recensione di Gaia Bandini
Il 12 Novembre scorso, correva il primo anniversario della scomparsa di Franco Bandini, giornalista e storico di lunghissima data, noto nome dei maggiori quotidiani e testate del Paese dal ’45 in poi (il Corriere della Sera, il Giornale, il Sabato, l’Europeo, il Tempo, Storia Illustrata, la Nazione) ma soprattutto professionista e uomo di grandissimo spessore, dotato com’era di quell’incredibile e rarissima capacità di coniugare l’intuizione storica con l’onestà del vero giornalista, creando un “unicum” distintivo del suo scrivere, frutto di un carattere e di una natura tesi ed orientati alla ricerca della Verità, sempre e comunque.
Nato a Siena nel Novembre del 1921, visse quasi tutta la prima parte della sua vita a Milano, per scegliere come sua Patria le campagne di Colle Val d’Elsa, sui dolci colli del Chianti senese, dove è scomparso nel Novembre dello scorso anno, non senza prima lasciarci però, il suo ultimo lavoro.
Fedele fino in fondo a se stesso ed al suo “dovere” di professionista nei confronti della Storia, Franco Bandini terminò – poco prima di scomparire – un libro imperniato su quell’anno tragico e dirimente che fu il 1943 per il Secondo Conflitto, in particolare su quell’estate in cui i fili della Storia si intrecciarono tanto saldamente da non essere – ancor oggi – del tutto dipanati. Un libro svelto e snello, di grande impatto ma anche di facile lettura, che pone l’accento su molti dei “misteri” del II° conflitto e cerca di dare risposta a quegli interrogativi che le sorti di quella Guerra non hanno saputo o voluto risolvere.
Ricco di importanti e documentatissime novità, nell’ultimo capitolo il libro tocca tracce e fili nascosti che Franco Bandini ha ricostruito con pazienza ed estrema precisione in tanti anni di indagini storiche e giornalistiche, con quella sua tipica determinazione ad andare in fondo alle questioni che spesso, nella sua carriera, gli costò allontanamenti e pesanti silenzi della stampa riguardo ad alcune sue pubblicazioni.
Il libro si intitola “1943 l’estate delle Tre Tavolette”, richiamandosi a quel gioco degli “inganni” che fu appunto quello tre tavolette, ed è stato pubblicato postumo con l’aiuto della famiglia e di cari amici, presso l’Editore Gianni Iuculano di Pavia; proprio in questi giorni è in uscita in tutte le principali librerie d’Italia o altrimenti reperibile direttamente presso l’Editore. (Per info: http://www.iuculanoeditore.it/).
“1943-L’ESTATE DELLE TRE TAVOLETTE” – Franco Bandini – Pagg.222 Ed. Gianni Iuculano Pavia – Settembre 2005 leggi il primo capitolo