Notiziario di un gruppo di volontari libanesi membri di “Oui pour la vie”, associazione di volontariato con sede a Damour in Libano, legalmente riconosciuta e operante in favore dei più poveri. http://www.ouipourlavielb.com/en/mission
padre Damiano Puccini
L’ondata di gelo abbattutasi nei giorni scorsi su ampie regioni del Medio Oriente ha provocato le prime vittime tra i profughi siriani rifugiati in Libano per assideramento. La preoccupazione cresce, poiché è annunciato un nuovo abbassamento delle temperature. Le situazioni più gravi si registrano nella valle della Bekaa, nel nord del Paese, dove gli accampamenti di rifugiati sono stati coperti dalla neve, le strade sono rimaste bloccate e la temperatura è scesa sotto lo zero.
La guerra in Siria ha costretto almeno tre milioni di profughi siriani a trovare rifugio fuori dal proprio Paese. In Libano le stime ufficiali parlano di un milione e 200mila profughi registrati presso gli organismi dell’Onu ma, secondo i calcoli locali, il dato reale arriva a un milione e 600mila. Oltre alle più di 700 famiglie di profughi iracheni, che portano con loro i segni della tragedia non solo per essere state sradicate e cacciate a mani vuote dalle loro case e villaggi in piena notte, spinte verso “un futuro incerto” in preda alla paura e al terrore, ma anche di assistere alla riduzione legalizzata delle donne in condizioni di prigionia. Esse sono vendute al mercato degli schiavi, diventando così “merce di scambio”, alla stregua di un “vecchio arnese”, oltre che alle violenze efferate e esecuzioni capitali, anche per i bambini.
I nostri volontari di Oui pour la Vie fanno tutto il possibile per distribuire cibo, coperte, stufe, carburante, vestiti pesanti, rimanendo sempre fedeli agli impegni di rinuncia personale di buona parte delle loro entrate, fino anche ad un terzo, per questo fine caritativo. Ma la situazione di emergenza si va ormai cronicizzando. La comunità internazionale ha ridotto gli aiuti.
In questa Quaresima, ci impegniamo a vivere la pratica del digiuno da cibo e bevande fino alle dodici di ogni giorno e l’astinenza fino a Pasqua da carne, latticini, dolci. E’ sempre toccante notare come anche i poveri che si aiutano, quelli cristiani, cercano di unirsi a questa pratica, grazie alla serenità in un cammino di perdono che i volontari condividono con loro.
Una vedova che ha perduto suo marito per ferite riportate nella guerra in Siria e non ha bambini, ha visto un giorno i volontari di Oui pour la Vie pulire il cimitero e mettere dei fiori dove lui è sepolto. Lei è stata molto toccata da questo gesto. Ha quindi venduto l’anello di matrimonio, il solo ricordo rimasto e ha donato il ricavato ai nostri volontari per aiutare i poveri e avere la forza interiore.
Un volontario di Oui pour la Vie ha trovato un cane in strada e l’ha reso ai suoi proprietari (2 sorelle e un fratello anziano di 60 anni circa da anni, chiusi nella loro casa molto fatiscente a causa di malformazioni che causano loro un grave pregiudizio) e non sono usciti per questo da diversi anni.
Loro, offrendo del denaro, volevano dire grazie ai volontari, che hanno insistito, però, che andassero incontro agli altri, lasciando da parte le loro paure. Dopo qualche giorno di contrattazione hanno accettato di andare anche in chiesa, visitare e anche invitare a casa i loro vecchi amici.
Chi è interessato a maggiori informazioni o a conoscere le modalità per una testimonianza in Italia o un contributo in favore della nostra opera può inviare un sms al 333/5473721 in Italia o al 0096171509475 (Libano) o scrivere un email a: info@ouipourlavielb.com