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(per gentile concessione della casa editrice La casa di Matriona)
Vi sono al mondo cose che, evidentemente, non possono essere scoperte senza averne una vasta esperienza, propria o del proprio ambiente. Così quest’opera, pur utilizzando un’abbondante letteratura già nota agli specialisti, abbraccia con sguardo nuovo e penetrante il corso plurimillenario del socialismo mondiale e vede la luce, come è logico, in un paese che ha vissuto (e vive) l’esperienza socialista più brutale e duratura dell’Era moderna.
E, altrettanto logicamente alla luce della situazione di questo paese, il libro si deve non alla penna di un uomo di formazione umanistica (da noi, dopo l’Ottobre, proprio le discipline umani-stiche sono state le più colpite nei loro maggiori esponenti) ma alla penna di un matematico di fama mondiale: nel mondo comunista gli esponenti delle scienze esatte sono costretti a sostituirsi ai loro decimati fratelli umanisti.
In compenso questa circostanza ci offre la rara possibilità di avere un’analisi coerente della teoria e della pratica del socialismo mondiale ad opera di un eminente intelletto matematico, da sempre abituato alla rigorosa metodologia che comporta la sua scienza. Chi, se non lui, ha autorità per proferire un giudizio come questo: «Nel marxismo manca perfino il clima per un’analisi di tipo scientifico»?
(dalla Prefazione di Aleksandr Solzenicyn)