Asia News 8 febbraio 2006
“Avvistato un sacerdote”, scrisse un giornale quando don Andrea andò in visita nella zona. In un reportage per AsiaNews, la denuncia del clima anticristiano nel quale è maturato l’assassinio di don Andrea Santoro.
di Mavi Zambak
Can Dundar – giornalista del Milliyet – così inizia il suo pezzo del 6 febbraio su questo quotidiano nazionale turco, di destra. E prosegue: «le persone con le quali ho poi parlato mi hanno fatto vedere il luogo dove è stato avvistato il sacerdote dicendo: “scappato verso la montagna, i giovani gli sono corsi dietro per prenderlo”. Da parte sua il capo religioso di Rize non ha esitato a dichiarare “sono in aumento i religiosi cristiani che vengono a visitare la nostra città, hanno un intento diverso, contro di loro dobbiamo mantenere la nostra unità nazionale”.
E il capo del partito rappresentante i Lupi Grigi (MHP) ha commentato: “I sacerdoti che vengono nella nostra regione vogliono rifondare lo Stato cristiano greco-ortodosso che c’era prima, tra i sacerdoti ci sono delle spie che lavorano per i paesi occidentali, stanno rovinando la nostra pace, l’uomo del Mar Nero è un conservatore”.
Non erano forse queste dichiarazioni – continua il giornalista di Milliyet – segnali del pericolo che si stava avvicinando? E alla fine l’uccisione del sacerdote». Can Dundar così conclude: «Se la Turchia laica chiede al mondo il rispetto di tutte le religioni, è lei per prima che deve proteggere gli appartenenti a tutte le religioni che si trovano nel suo territorio».
Allora non è più tempo di tacere.
Ora la polizia ha acciuffato il sedicenne che ha ammazzato don Andrea e si è schierata a difendere chiese e sinagoghe. Ma la vera protezione è porre fine a tutta la propaganda anti-cristiana diffusa attraverso i mass-media. Per non fomentare altri assassini.
Inutile celare ancora i sentimenti anti-occidentale e anti-cristiani diffusi nelle regioni del mar Nero e non soltanto. Sentimenti incoraggiati anche da diverse autorità dello Stato.
Ultimamente è stato girato un film intitolato “La Valle dei Lupi – Iraq”, un film volutamente anti-americano e anti-cristiano, proiettato in tutte le sale cinematografiche della Turchia e pubblicizzato al massimo. Tutte le bruttezze che vediamo nel mondo arabo fatte a nome della religione e di Allah sono riflesse sugli Americani cristiani. Cristiani che massacrano bambini musulmani in Iraq, distruggono tutto, fanno saltare in aria moschee e musulmani in preghiera che muoiono dentro le moschee, religiosi musulmani che perdonano e liberano gli ostaggi cristiani dai guerrieri… Un eroe turco combatte contro l’esercito americano e la religione che rappresentano e fa vedere la sublimità della fede islamica.
Come se non bastasse da mesi sui canali televisivi e sui giornali assistiamo a programmi e discussioni contro i cristiani. Talk show e articoli che mettono in ridicolo la religione cristiana e il credo cristiano. Fanno vedere come il cristianesimo e l’ebraismo unito cercano di distruggere la religione islamica e per questo motivo attaccano l’Afghanistan, l’Iraq, la Palestina…
E questo accanimento è aumentato dopo che Rahsan Ecevit, la moglie del ex primo ministro Bulent Ecevit (socialista e difensore dello stato laico!), ha dichiarato in televisione che «la religione islamica sta scivolando dalle nostre mani, l’islam sta perdendo vitalità e ci sono molti musulmani che si convertono al cristianesimo».
Che dire dei testi scolastici che presentano un cristianesimo falsato e ridicolo?
Ai bambini e ai giovani viene insegnato che il Vangelo dei cristiani non è quello vero, perché è stato cambiato e manomesso dai papi… e che prima della fine del mondo tornerà Gesù sulla terra a riportare i cristiani sulla retta via dell’Islam…
Perchè nessuno cerca di arginare questi fenomeni sovversivi e di dire la verità? Un vero incontro tra le civiltà, tanto auspicato dalle stesse autorità civili turche, non può più rimanere un monologo.