“cercate ogni giorno il volto dei santi e traete conforto dai loro discorsi”
[Didaché IV, 2; CN ed., Roma 1978, pag. 32].
di Rino Cammilleri
Nacque nel 1881 a Bovolone (Verona), primogenita di cinque figli. Prestissimo avvertì la vocazione al chiostro ma i genitori le consigliarono di pensarci sopra ancora un po’. Nel frattempo frequentasse le magistrali. Ma nel 1901 fu più forte di lei entrare tra le Sorelle della Misericordia di Verona col nome di suor Passitea Maria di Gesù Bambino.
I superiori le imposero di finire gli studi e prendere un paio di abilitazioni all’insegnamento, poi la mandarono nella nuova casa di Miane (Treviso) a fare la maestra di scuola fino al 1927. La Mastena, tuttavia, pensava alla clausura e il vescovo le concesse di farne prova per sette mesi nel monastero cistercense di Veglia.
Il nuovo vescovo, però, la rimandò a insegnare, perché in questa attività era particolarmente brava. Infatti, la Mastena creò un nuovo asilo e una mensa gratuita per bambini poveri a San Fior. Nel 1932 il vescovo le diede il permesso di inaugurare un nuovo istituto religioso, le Suore del Santo Volto, di cui ella fu superiora col nuovo nome religioso di madre Maria Pia.
Queste suore si prodigavano in una vasta gamma di attività, assistenza ai malati e agli anziani, a domicilio, negli ospedali, nelle case di riposo, cure gratuite ai malati poveri, servizio ai sacerdoti e nelle parrocchie, nei seminari, nelle scuole, nelle missioni. Intanto proseguiva, come d’uso, la lunga e complicata faccenda dei riconoscimenti ecclesiastici a ogni livello, conclusasi solo nel 1947 con l’erezione dell’istituto a congregazione di diritto pontificio. La fondatrice ne gioì, però, dal cielo, perché si spense a Roma nel 1951.
Il Giornale 28 giugno 2005