Il Timone n.145 luglio-agosto 2015
In Calìforna esiste un «centro educativo specializzato nell’esplorare e realizzare il potenziale umano mediante l’esperienza, l’educazione e la ricerca». Di fatto, è una pericolosissima centrale di diffusione mondiale del pensiero anticristiano
di Mario Iannaccone
Qualche mese fa, su queste pagine, abbiamo presentato una realtà importante ma forse ancora poco conosciuta: Eranos, ovvero l’istituzione che organizza da quasi un secolo le conferenze che si tengono ad Ascona, sul Lago Maggiore. Si tratta di una vera e propria centrale di pensiero di cui fu grande protettore Cari Gustav Jung; un istituto, insomma, fondato con lo scopo di studiare e diffondere idee e progetti che già un secolo fa venivano giudicati come necessari all’evoluzione della spiritualità dell’Occidente incrociando Oriente e Occidente. Eranos ha diffuso quei paradigmi di pensiero nei quali oggi ci troviamo immersi, ha avuto una determinante influenza su coloro che sentivano l’esigenza di «superare il cristianesimo». È utile sapere che essa è stata il modello più o meno esplicito di un’altra iniziativa, molto più nota, che si è sviluppata sulla costa occidentale degli Stati Uniti: l’Istituto Esalen di Big Sur, California.
Tutto tranne il cattolicesimo
Esalen sorge a due ore di macchina da San Francisco, sulla spettacolare litoranea che porta verso Nord. A prima vista appare come un villaggio turistico, ma da tanti particolari si comprende che è in realtà un centro New Age. A picco sull’oceano sorge un complesso di edifici che comprendono sale riunioni, camere, bagni termali, i “nidi” (ricoveri per meditare nella natura) e, ancora, giardini disseminati da strani idoli dipinti di blu. È difficile credere, a prima vista, che questo luogo dall’apparenza modesta e kitsch è divenuto nel tempo uno dei più influenti incubatori culturali del mondo, una fondazione nella quale studiosi residenti o invitati tengono seminari e conferenze tutto l’anno sulle nuove e antiche spiritualità e sulle pratiche ad esse associate come il tantra, lo yoga, il cabalismo o lo sciamanesimo. Non c’è dottrina o pratica tanto arcaica o tanto nuova e bizzarra che non trovi qui la sua accoglienza.
Unico assente, e non è un caso: il cristianesimo cattolico romano. Mentre non sono mancate né mancano oggi presenze assidue di teologi protestanti, come il teologo Paul Tillich. Ad Esalen si sono tramate connessioni fra Individui e accademie per elaborare concetti di trasformazione e rivoluzione che hanno pesato moltissimo sulla storia culturale dell’ultimo scorcio del Novecento e sul tradimento che le élite culturali hanno perpetrato nei confronti della storia dei Paesi europei e della loro cultura.
Ad esempio, il passaggio dal marxismo e dal freudismo all’attuale individualismo assoluto, senza luoghi come Esalen ed Eranos, risulterebbe indecifrabile. Esalen oggi è un «centro educativo specializzato nell’esplorare e realizzare il potenziale umano mediante l’esperienza, l’educazione e la ricerca» (così recita la brochure ufficiale).
Per una società post cristiana
All’inizio fu una stazione termale sorta su un terreno dove sgorgavano acque calde. Fu acquistato nel 1910 dal medico Henry Murphy con l’intenzione di farne una località turistica e luogo di cura. A partire dagli anni Cinquanta, però, il luogo divenne conosciuto soprattutto come ritrovo di libertari e di attivisti omosessuali che si raccoglievano attorno allo scrittore Henry Miller. Un membro della famiglia Murphy, Michael, dopo aver perso la fede ed essere passato attraverso una grave crisi psicologica, si convertì al panteismo che gli veniva insegnato da un guru allora molto seguito: Sri Aurobindo.
Murphy decise così di utilizzare quel terreno per fondare un centro di evangelizzazione del «nuovo modo di pensare» e del «pensiero futuro»; che favorisse insomma il cambio di mentalità in quella California già così colonizzata, allora, dal pensiero postcrlstiano e anticristiano. Assieme allo psicologo Dick Price elaborò così nel 1962 il primo nucleo di un’accademia di nuova concezione che aveva molti punti in comune con Eranos e una fondamentale differenza: trattare temi molto più popolari, pragmatici, alla portata di tutti; evitare il difficile, accademico, linguaggio in uso ad Eranos, rivolto da studiosi a studiosi; diffondere consigli per migliorare la propria vita spirituale da subito.
Fu prevista la presenza di studiosi residenti lì invitati con borse di studio e studiosi visitatori che venivano chiamati per cicli di lezioni e conferenze. Dal punto di vista geografico, Esalen era posta In un luogo strategico: non lontana da San Francisco e dalle varie località costiere della California del Nord ma raggiungibile in 7 ore di macchina anche dalla megalopoli Los Angeles. Uditori, docenti e clienti non sarebbero mancati.
Dopo aver costruito edifici ecologici e accoglienti, salette adatte a conferenze, e contando, come attrazione, sulla bellezza della natura, Murphy cominciò a invitare intellettuali, scienziati e scrittori che si agitavano nel clima ribollente degli anni Sessanta americani. Sin dai suoi primordi, il centro fu benedetto da Aldous Huxley, interessato allo sviluppo individuale di capacità naturali, che lui chiamava «potenzialità umane». E così per decenni, fra gli sbuffi di nebbia e il vento oceanico, hanno continuato a darsi appuntamento centinaia di filosofi e psichiatri, intellettuali e guru, politici e sociologi, tutti uniti dall’interesse per lo studio di modelli non religiosi di trasformazione della società, «non violenti» (ovvero culturali) e non politici.
Il principale storico e studioso di Esalen, Jeffrey Kripal, ha precisato in un suo libro dal titolo significativo: Esalen: l’America e la religione della non religione, che le varie forme di neospiritualismo coltivate ad Esalen possono avere qualsiasi origine, ma ciò che le accomuna è la «necessità» di immaginare una società post-cristiana. Di fatto, questo è il vero scopo di Esalen: immaginare la società post-cristiana.
Dall’LSD a Shiva…
Nel 1967 alcuni articoli laudativi sulle riviste più lette degli Stati Uniti, The New York Times Magazine e Life Magazine, diedero un’improvvisa fama a questo luogo attirando, da allora, centinaia e centinaia di pellegrini all’anno. Qui, chini sui tavoli delle terrazze con vista sul Pacifico o a mollo nei bagni termali, scrittori influenti hanno buttato giù la prima idea o scritto per intero centinaia di opere dedicate alle nascoste potenzialità della mente umana o al modelli da mettere in atto per abbattere la «mente patriarcale» cristiana: da Fritz Perls ad Abraham Maslow, da Stanislav Grof a Gregory Bateson, da Alan Watts all’influentissimo James Hillman sino a Claudio Naranjo.
Sarebbe troppo lungo elencarli, quasi tutti i pensatori post-cristiani sono arrivati in questo luogo per insegnare o per imparare dagli altri. Qui si sono conosciuti i fautori dell’«illuminazione psichedelica» (era di casa Timothy Leary, il guru dell’LSD) o del kallshlvaismo, del tantrismo, del taoismo occidentalizzato, delle tante forme di sciamanesimo che hanno conquistato anche ex teologi ed ex cristiani. Qui sono state diffuse molte tecniche per svegliare la potenzialità della mente o psicologie applicate come la programmazione neuro-linguistica (PNL) e soprattutto la Gestalt di Fritz Perls.
Nei quasi cinquantanni della sua storia, con migliaia di seminari e studi residenziali (500 all’anno in questi anni), Esalen ha incoraggiato la proliferazione di proposte che rientrano in quello che si definisce Movimento del Potenziale Umano o anche di ciò che ancora possiamo chiamare New Age, favorendo l’incrocio fra scienze e pseudoscienze, psicologie transpersonali e neopaganesimi e rafforzando il fiume limaccioso del post-cristianesimo con le sue conseguenze: radicalismo di massa, laicismo, relativismo culturale e religioso, rifiuto del messaggio cristiano di salvezza e tendenza all’uso di tecniche magiche e rituali.
Anche se non possiamo considerarlo un marchio indelebile, possiamo dirci quasi sicuri che, se un certo pensatore o filosofo vanta nel suo curriculum una presenza assidua ad Esalen, il suo pensiero sarà quasi sicuramente nocivo e anticristiano. Magari carezzevole, magari una promessa «per vivere meglio»: si uccide anche con veleni dal gusto dolce.
Ricorda
«Fino a Ieri la Rivoluzione ha aggredito gli ordini politici e sociali In cui si rifletteva un barlume della perfezione divina; da ora In poi l’aggressione ò volta all’essere “creato a immagine e somiglianza di Dio”. E nell’uomo Interiore e nelle sue gerarchle – l’Intelligenza, la volontà, Il sentimento – che bisogna portare la sovversione. A questo scopo si suscitano gli antichi dèi distruttivi. Shiva, Kall, Dioniso esistono: sono numlna, forze che dormono nella psiche, nel sesso, nel corpo. Il loro silenzio secolare – mal completo del resto – non inganni: come sapeva Plutarco, desinunt Isti, non pereunt. Vanno risvegliati e torneranno a compiere stragi».
(Maurizio Blondel, Gli «Adelphi» della Dissoluzione, Ares, 1994, p. 19).