“cercate ogni giorno il volto dei santi e traete conforto dai loro discorsi”
[Didaché IV, 2; CN ed., Roma 1978, pag. 32].
di Rino Cammilleri
Si chiamava Manuel Legua Martí ed era nato ad Alacuás, dalle parti di Valencia, nel 1875. Suo padre era solito beneficare i terziari cappuccini del convento di Torrente e il piccolo Manuel crebbe praticamente a contatto con i frati. A quindici anni maturò la sua vocazione al chiostro e fu del tutto naturale per lui chiedere l’abito cappuccino. Nel 1892 ebbe il privilegio di ricevere il saio direttamente dalle mani del fondatore della congregazione, il b. Luís Amigó.
Prese il nome di fray León María da Alacuás ma subito una grave malattia sembrò dover far cambiare direzione alla sua vita. Guarito, volle tornare al suo posto e proseguire gli studi. Nel 1906 venne ordinato sacerdote. Gli fu subito assegnato un compito tra i più difficili: seguire i ragazzi dei riformatori. Svolse la sua attività in diversi centri correzionali, sempre con notevoli successi. Nel 1936 era direttore della Scuola Correzionale di Santa Rita in Madrid quando scoppiò la guerra civile.
Uno dei primissimi atti dei miliziani fu quello di assaltare la Scuola per «liberare» i ragazzi dai frati (e reclutarli loro). I miliziani si limitarono a cacciare i cappuccini, anche perché mancavano precise direttive. Ma poi queste arrivarono. Il padre León aveva trovato rifugio in casa del padre di uno dei ragazzi ospitati nella Scuola, che gli era rimasto grato per l’amore con cui aveva seguito il figlio. Durò poco perché, scoperto, venne arrestato insieme al suo ospite. I due vennero caricati su un camion e portati fuori città, sulla strada per la Francia. A un certo punto furono fatti scendere e freddati.
Il Giornale 2 luglio 2005