Razzismo ed eugenetica: dietro la rete abortista più grande del mondo

Aleteia Francia 01 febbraio 2018

La propaganda abortista parla di “diritti umani”, ma la verità soggiacente è di un tremendo cinismo

di Arthur Herlin

Planned Parenthood è la più grande rete di cliniche abortiste degli Stati Uniti e la più influente del mondo. È coinvolta in scandali giganteschi che includono addirittura il traffico di organi e tessuti fetali a scopo di lucro.

La fondatrice di Planned Parenthood è stata Margaret Sanger, che ironicamente era la sesta di 11 figli di una famiglia operaia di origine irlandese. La Sanger sosteneva che la sua organizzazione voleva aiutare le famiglie a pianificare la nascita dei figli, quando in realtà altre sue dichiarazioni mostravano la sua decisa difesa di un’eugenetica “negativa”.

Si tratta di una dottrina che consiste nell’indebolire il concetto e la pratica del matrimonio e nel promuovere la sterilizzazione e l’eliminazione fisica di alcuni gruppi di individui portatori di geni “indesiderabili” per “migliorare l’essere umano”.

Ecco 5 citazioni che smascherano le vere convinzioni di Margaret Sanger:

1. “Non è necessario che circoli l’idea che vogliamo sterminare la popolazione nera”

Come rivela una delle sue lettere al dottor Clarence Gambler datata 19 dicembre 1939, la Sanger incentivò la sterilizzazione di persone ritenute “inadatte”, come i neri, le minoranze etniche, i malati e i disabili. Secondo l’organizzazione statunitense Live Action, l’Istituto Guttmacher (antica divisione di ricerca pro-aborto della pianificazione familiare) ha stimato che gli afroamericani erano cinque volte più propensi a ricorrere all’aborto rispetto ai bianchi. Le cliniche di “pianificazione familiare” furono quindi impiantate strategicamente nelle comunità di neri e di minoranze etniche. Ancora oggi, il 37% degli aborti è effettuato da membri della comunità di colore, che rappresenta tuttavia solo il 13% della popolazione degli Stati Uniti.

2. “Ho accettato l’invito a entrare in contatto con il ramo femminile del Ku Klux Klan”

Questa citazione è tratta da un discorso di Margaret Sanger nel 1926, durante una riunione del Ku Klux Klan a Silver Lake, nel New Jersey, trascritto nella sua autobiografia. “Sono stata scortata fino alla tribuna, sono stata presentata e poi ho iniziato il mio discorso… Penso di aver raggiunto alla fin fine il mio obiettivo attraverso semplici illustrazioni”.

3. “Sono (…) le erbacce dell’umanità”, “riproduttori irresponsabili”, “generano (…) esseri umani che non avrebbero mai dovuto venire al mondo”

Nel libro Pivot of Civilization, la Sanger si riferisce ai poveri e agli immigrati spiegando che nel loro caso la “carità” si basa su un errore ideologico.

4. “Il controllo delle nascite consiste, né più né meno, nell’eliminazione delle persone inadeguate”

In scritti come L’etica e il controllo delle nascite e Il controllo delle nascite e la nuova razza, la Sanger afferma che il controllo della natalità cerca soprattutto di produrre una “razza più propria”, eliminando chi viene considerato “inadeguato”.

5. “Penso che il peccato più grande di tutti sia mettere al mondo i figli”

Questa citazione è tratta da un’intervista del 1957 rilasciata al giornalista Mike Wallace: “Penso che il peccato più grande di tutti sia mettere al mondo i figli – che hanno malattie a causa dei genitori e non avranno la possibilità di diventare esseri umani degni di questo nome. Delinquenti, prigionieri, ogni tipo di cosa che è già inscritta nella nascita. Questo, per me, è il peccato più grande che si possa commettere”.

Come soluzione, Margaret Sanger preconizzò che ogni famiglia americana dovesse chiedere il permesso al Governo per avere un figlio. Nel 1934 aveva già dichiarato alla rivista America Weekly: “È diventato necessario stabilire un sistema di permesso delle nascite”.

[Traduzione dal portoghese a cura di Roberta Sciamplicotti]

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