Fine dei tempi o fine di un’epoca? (note)

Fides Cattolica n.1 – 2010

di Guido Vignelli

NOTE

1) Cf. F. DOSTOEWSKIJ, Diario di uno scrittore.
2) G. PAPINI, Storia di Cristo, Vallecchi, Firenze 1921, cap. LXI, p. 406.
3) G. GUARESCHi, Don Camillo e i giovani d’oggi, Rizzoli, Milano 1968, cap. XIII.
4) SAN AGOSTINO D’IPPONA, Epistola 102, § 33.
5) SAN BONAVENTURA DA BAGNOREGIO, Collationes in Hexaemeron, XVI, 20.
6) L. Billot, SJ, La Parousie, Beauchesne, Paris 1920, pp. 233 e 120.
7) J. B. BOSSUET, De l’Apocalypse, cap. XX, § 14.
8) SANTA CATERINA DA SIENA, Lettera n. 343 a padre Raimondo da Capua.
9) Cf. A. SORBELLI, Il trattato di san Vincenzo Ferrer intorno al grande scisma d’Occidente, Bologna 1906, cap. V.
10) Precisiamo una volta per tutte che qui l’aggettivo “escatologico” viene inteso nel senso oggi comune, ossia riguardante la fine dei tempi. Bisogna però notare che, nel suo esatto senso teologico, I’ “escatologia” comprende l’intera storia della Chiesa, per cui i “tempi escatologici” sono quelli messianici, già iniziati con la Redenzione, che verranno solo conclusi dagli eventi profetizzati dall’Apocalisse: come già disse san Paolo, «a noi è toccato di vivere negli ultimi tempi» (1Cor 10,11), per cui «tutto il periodo dall’Incarnazione fino alla fine del mondo è “periodo finale”» (M. SCHMAUS, S J, I Novissimi, Marietti, Torino 1969, p. 107).
11) GIOVANNI XXIII, Discorso per la solenne apertura del Concilio Ecumenico Vaticano II, dell’11-10-1962, § 3. L’innegabile fatto che l’ottimismo di questo famoso discorso sia stato duramente smentito dalla storia immediatamente successiva, ci permette oggi di riabilitare quei “profeti di sventura” che all’epoca furono derisi, criticati e perseguitati… come spesso capita ai veri profeti!
12) «Le caratteristiche dell’individuo da giudicare si devono pensare “prolungate” fin nella corrispettiva forma morbosa (le malattie dello spirito sono in un certo senso “esagerazioni” di strutture normali) e si deve poi, da questa immagine e-stremamente marcata, ritornare a considerare quella normale, imparando a comprenderla più profondamente in sé stessa, nella sua natura nascosta ma reale» (J. PIEPER, Sulla fine del tempo, Morcelliana, Brescia 1959, p. 48).
13) M. CORDOVANI O.P., 11 Regno di Dio, Studium, Roma 1944, p. 207.
14) SANT’AGOSTINO D’IPPONA, Epistola 199 (ad Hesychium), § 3.
15) Catechismo del Concilio di Trento, § 88.
16) U. VANNI, SJ, Intervista sull’Apocalisse, Ed. Dehoniane, Bologna 2009.
17) C. POZO, SJ, Teologia dell’aldilà, Ed. Paoline, Cinisello Balsamo 1994, pp. 119-120.
18) ILARINO DA MILANO O.F.M., L’incentivo escatologico nel riformismo dell’ordine francescano, in Centro di Studi sulla Spiritualità Medioevale, L’attesa dell’età nuova nella spiritualità della fine del medioevo, Accademia Tudertina, Spoleto 1962, p. 337.
19) M. SCHMAUS, SJ, I Novissimi, cit., pp. 184-185.
20) R. T. CALMEL O.P., Per una teologia della storia, Boria, Torino 1967, p. 104.
21) Cf. SAN PIO X, Enciclica Supremi apostolatus cathedra, del 4-10-1903.
22) Cf. PIO XI, Enciclica Miserentissimus Redemptor, dell’8-5-1928.
23) Catechismo della Chiesa Cattolica, §§ 672-674.
24) I pericoli di questa “scelta religiosa” furono denunciati da Pio XII nel suo memorabile radiomessaggio natalizio del 22-12-1957, dedicato a Cristo restauratore dell’armonia del mondo. Ma purtroppo questa denuncia restò inascoltata, perché proprio negli anni successivi gran parte del mondo cattolico, in nome dio un malinteso “primato dello spirituale”, abbandonò il campo alle forze “emergenti della Storia”… con i gravi risultati che oggi costatiamo.
25) Concilio Vaticano II Gaudium et spes § 39.
26) BENEDETTO XVI, Discorso del 12-11-2008
27) V. POSSENTI, Essere e libertà, Rubbettino, Soveria Mannelli 2004, p. 301. Possenti fa notare che «il silenzio calato sull’apocalittica e sulle “cose ultime” è connesso ad una sottovalutazione della lotta contro il male nella prassi religiosa attuale» (ivi, p. 315).
28) Cf. C. POZO, Teologia dell’aldilà, pp. 133-165.
29) R. AMERIO, Iota unum, Ricciardi, Milano-Napoli 1986, p. 558.
30) Cf. SINODO DEI VESCOVI dell’anno 1985, Relazione finale, II, D, 6; COMMISSIONE TEOLOGICA INTERNAZIONALE, Alcune questioni attuali riguardanti l’escatologia, Libreria Ed. Vaticana, Città del Vaticano 1990, Introduzione.
31) A. PIOLANTI, Cristo nel destino oltremondano dell’uomo, in Aa. Vv., L’aldilà, Marietti, Torino 1957, p. 250.
32) E. GARIN, L’attesa dell’età nuova e la “renovatio”, in: Centro Studi sulla Spiritualità Medioevale, L’attesa dell’età nuova nella spiritualità della fine del medioevo, Accademia Tudertina, Iodi 1962, p. 12.
33) D. GIULIOTTI, L’ora di Barabba, Vallecchi, Firenze 1923, p. 111.
34) P. CORREA DE OLIVEIRA, lettera del 1930; cf. R. DE MATTEI, Il crociato del secolo XX: Plinio Corréa de Oliveira, Piemme, Casale Monferrato 1996, p. 106.
35) Concorda con questa valutazione A. PODDIGHE, L’Anticristo: profezìe, Fede & Cultura, Verona 2008, Conclusione.
36) SANTA MARGHERITA M. ALACOQUE, Vie et oeuvres, Paris-Fribourg 1990, vol. Il, p. 327.
37) A. BORELLI MACHADO, Fatima: messaggio di tragedia o di speranza?, Luci sull’Est, Roma 2000, p. 44.
38) cf. U. LATTANZI, La visione biblica della storia, in: R. SPIAZZI O.P. (a cura di), Somma del Cristianesimo, Ed. Paoline, Roma 1958, voi. I, pp. 782-797. Tuttavia la conversione del popolo ebraico è difficile da posizionare in questa successione storica.
39) G. FORLAI O.F.M., Maria e il regno che verrà, Messaggero, Padova 2005, p.128.
40) C. ARMINJON, Fin du monde présent et mystères de la vie future, Office Central de Lisieux, Lisieux 1881, pp. 59-60.
41) CONCILIO VATICANO II, Christus Dominus, § 3
42) GIOVANNI PAOLO II Terbio millennio adveniente, del 190-11-1994, §18
43) IDEM Discorso ai presuli della Conferenza Episcopale Ungherese, del 20-8-1991, §8
44) BENEDETTO XVI, Omelia a Randwick Racecourse (Australia), del 20-7-2008
45) C. DAWSON, La realtà storica della cultura cristiana, Ed. Paoline, Alba 1962, cap. I.
46) L’esegesi tradizionale infatti distingue ben tre casi dell’ “abominio della desolazione” cui allusero Daniele e Gesù Cristo: il primo fu la profanazione del Tempio giudaico ad opera di Antioco Epifane, il secondo fu la distruzione dello stesso Tempio ad opera degli antichi Romani, il terzo sarà appunto la profanazione del Tempio cristiano – ossia della Chiesa – ad opera dell’Anticristo che vi s’insedierà spacciandosi per Dio (cf. L. BILLOT, SJ, La Parousie, cap. XIV).
47) Tuttavia alcuni ritengono che la costituzione dello Stato d’Israele in terra palestinese (1948), nella prospettiva di ricostruire l’antico Tempio gerosolimitano e realizzare il regno messianico secondo il Talmud, vada considerata come un preoccupante fattore escatologico, sia esso inteso in senso negativo (come “sfida a Dio” e avvio di una catastrofe globale) o in senso positivo (come premessa alla conversione del popolo israelita al Cristo: cf. L. BILLOT, La Parousie, Appendice, pp. 345-350); ma questo “segno dei tempi” è difficile da valutare, anche perché è tuttora in fieri.
48) Cf. SAN TOMMASO D’AQUINO, Summa theologica, I-lI, q. 106, a. 4, ad 4.
49) A. PIOLANTI, La comunione dei santi e la vita eterna, Libreria Editrice Vaticana, Città del Vaticano 1990, pp. 661 e 665.
50) Cf. J. HUBY, SJ, La prima Lettera ai Corinti, Studium, Roma 1963, pp. 302-304.
51) T. DE MALDONADO, SJ, Comentarios a los cuatros Evangelios, vol. I (Evangelio de san Mateo), B.A.C., Madrid 1950, pp. 809-810.
52) CARD. L. BILLOT, SJ, La parousie, p. 93.
53) A. PIOLANTI, La comunione dei santi e la vita eterna, p. 546.
54) «E la terra venne in soccorso della Donna» (Ap 12,16) minacciata dalla inondazione sollevatale contro da Satana.
55) J. DE MONLEON, Le sens mystique de l’Apocalypse, Nouvelles Editions Latines, Paris 1984, p. 352.
56) Cf. G. K. CHESTERTON, Tommaso d’Aquino, Guida, Napoli 1992, p. 54.
57) H. RAMIERE, SJ, Le Souverain Pontile et l’union de tous les peuples, in Le Messager du Coeurde Jésus, 7 (1865), p. 547.
58) C. DAWSON, La religione e lo Stato moderno, D’Ettoris, Crotone 2007, p. 46.
59) P. CORREA DE OLIVEIRA, A grande experienga de 10 anos de luta, p. 16.
60) PIO XI I, Discorso del 16-5-1947 per la canonizzazione di san Nicola de la Flue.
61) idem, Enciclica Haurietis aquas, del 15-5-1956, § 79.
62) Dati ufficiali dell’Annuario Statistico della Chiesa Cattolica 2008, cf. Zenit, 27-4-
2010.
63) V. POSSENTI, Essere e libertà, p. 318. L’aver dimenticato questa dimensione sociale della Regalità di Cristo, postponendola alle mondane esigenze della “promozione umana”, è la causa principale dell’attuale decadenza della dottrina sociale cristiana.
64) GIOVANNI PAOLO II, discorso ai partecipanti al Congresso nazionale del MEIC, del 16-1-1982.
65) T. TASSO, Gerusalemme liberata, canto I, str. 23.
66) Te saeculorum Principem, inno per la festa liturgica di Cristo Re, vv. 21-28. Purtroppo la riforma liturgica di Paolo VI ha modificato questo inno offuscandone la professione di fede nella Regalità sociale di Cristo.
67) Cf. A. PIOLANTI, La comunione dei santi e la vita eterna, p. 653.
68) Catechismo del Concilio di Trento, §§ 383 e 385.
69) SAN GIOVANNI CRISOSTOMO, In Matthaei Evangelii homiliae, Homilia XIX, § 5. 70) SAN CIPRIANO DI CARTAGINE, Commento al “Paternoster“, §§ 13 e 16.
71) CARD. E. PIE, Oeuvres, Ledaris, Paris 1894, vol. Ill, p. 498.
72) G.THILS, SJ, Teologia della storia, Ed. Paoline, Alba 1967, pp. 148-149 e 119.
73) LEONE XIII, Enciclica Exeuntejam anno, del 25-12-1888.
74) L TAPARELLI D’AZEGLIO, SJ, Della nazionalità, Ducci, Firenze 1849, § 90.
75) Questa mentalità “escatologista” si è manifestata perfino in alcune recenti improvvide riforme ecclesiastiche. In quella del calendario liturgico, ad esempio, la festa di Cristo Re è stata rinviata alla fine dell’anno, insinuando quindi che il Regno del Redentore debba essere escluso dalla storia e rinviato alla fine dei tempi o addirittura nell’aldilà. In questo modo, è stato vanificato uno degli scopi che spinsero Pio XI a istituire quella festa, come noteremo fra poco.
76) Cf. Catechismo della Chiesa Cattolica (1997), § 303, che riporta i fondamenti scritturistici.
77) Cf. R. AUBERT, L’insegnamento dottrinale di Pio XI, in Aa. Vv., Pio XI nel trentesimo della morte, Opera Diocesana per la Preservazione e Diffusione della Fede, Milano 1969, p. 217.
78) I sostenitori di tale tesi cercano di fondarla sull’autorità di sant’Agostino; ma erroneamente, perché il sommo Dottore giustamente delinea l’opera della Salvezza come ecclesiale, ossia sociale, storica e terrena; cf. G. LETTIERI, Il senso della storia di Agostino d’Ippona, Boria, Torino 1988, cap. XI.
79) M. CORDOVANI, II Regno di Dio, p. 88
80) Cf. SAN TOMMASO D’AQUINO, Commento alla II Lettera di san Paolo ai Tessalonicesi, II, 1-3.
81) Missale Romanum, liturgia della Domenica delle Palme, alla processione, antifona IV.
82) L. C. FILLION, Vie de Notre Seigneur Jésus-Christ, Letouzay & Ané, Paris 1922, vol. Ill, pp. 208-222.
83) D. BARSOTTI, Meditazione sull’Apocalisse, Ed. San Paolo, Cinisello Balsamo 2006, p. 69.
84) J. Ratzinger, San Bonaventura: la teologia della storia, Nardini, Firenze 1991, a 71.
85) Si noti che il termine greco di parousìa indicava in origine l’ingresso trionfale del Re vincitore nella città conquistata; analogamente, il termine evangelo (euanghelìon) indicava non la banale “buona notizia”, come oggi si dice, bensì il “lieto annuncio” per eccellenza, ossia quello della vittoria militare del comandante sui nemici della polis; in senso cristiano, esso indica il trionfo del Redentore sui nemici della Città di Dio (Satana, il mondo e la carne).
86) U LATTANZI, La visione biblica della storia, cit., pp. 802-804, con le citazioni evangeliche che supportano questa tesi.
87) CARD. C. JOURNET, L’Eglise du Verbe incarna, Desclée, Paris 1969, vol. Il, p.
91.
88) R. PLUS, SJ, Come pregare sempre, Sugarco, Milano 2009, p. 94
89) Cf. N. CAVEDINI, Teologia della restaurazione, in Civitas Christiana (Verona), settembre 1999, pp. 3-17.
90) SAN BONAVENTURA DA BAGNOREGIO O.F.M., Collationes in Hexaemeron, XVI, §§ 6, 9, 30. Nella citata profezia di Ezechiele, il futuro Regno messianico (ossia la Chiesa) è descritto con la trionfale immagine della “città sul monte” costruita come un tempio.
91) J. RATZINGER, San Bonaventura: la teologia della storia, pp. 121 e 302.
92) Cf. BEATO RAIMONDO DA CAPUA O.P., Vita di Santa Caterina da Siena, Cantagalli, Siena 1978, p. 298
93) VEN. B. HOLZHAUSER, Interpretation de l’Apocalypse, Groupe Saint Rèmi, Cadillac 2000, vol. Il, pp. 150, 3, 18, 136.
94) VEN. A. C. EMMERICH, visione dell’agosto 1820.
95) P. PICOTDE CLORIVIERE, SJ, Etudes sur la Révolution, Fideliter, Escurolles 1988, p.52.
96) H. D. LACORDAIRE O.P., Conferenze, All’Insegna del Salvator Rosa, Napoli 1853, vol. I, p. 353 e pp. 102-103; si tratta della conferenza XXXII (1845) e della conferenza X (1836). Un secolo dopo, il noto storico protestante Arnold Toynbee sostenne una tesi molto simile nel suo libro Civiltà al paragone (Garzanti, Milano 1949, pp. 331 ss).
97) H. RAMIERE, SJ, Le Royaume de Jésus Christ dans l’histoire, Paris-Lyon 1870, cap. XIII, parr. 1 e 2; cap. XV, par. 5.
98) CARD. A. CACEPELATRO, La vita di Gesù Cristo, Desclée, Roma-Tournai 1887, vol. I, p. 32.
99) H. DELASSUS, SJ, II problema dell’ora presente, Cristianità, Piacenza 1978, vol. I, pp. 59-60.
100) D. RUOTOLO, L’Apocalisse, Apostolato Stampa, Napoli 1983, pp. 516ss.
101) G. RAPINI, Storia di Cristo, pp. 164-5 e 167 (cap. XXVI).
102 J. MARITAIN, L’umanesimo di san Tommaso, in Id., Da Bergson a Tommaso d’Aquino, Mondadori, Milano 1947, pp. 291-293. Va tuttavia notato che Maritain erroneamente immagina che questa “nuova cristianità” non sarà teocentrica e sacrale bensì antropocentrica e profana, poiché la Chiesa potrà formarne solo la cultura e i costumi ma non la politica e il diritto, che in era democratica debbono restare “adulti” e quindi “laici”. Questa grave restrizione costituisce una implicita negazione della Regalità sociale di Cristo e dei diritti della Chiesa sulla società.
103) Al riguardo, si possono consultare alcuni libri recenti che hanno raccolto profezie di Santi, teologi e dottori della Chiesa: cf. ad esempio VICTOR, La profezia nei secoli, Roma 1974, vol III (II gran monarca); Y. DUPONT, Propheties catoliques, Paris 1970; E. CONNOR, Prophecy for today, Tan Books, Rockford (USA) 1984; R. G. CULLETON, The prophets and our time, Tan Books, Rockford (USA) 1941 ; D. A. BIRCH, Trial, tribulation and triumph, Queenship Publishing, Santa Barbara (USA) 1996.
104) Cf. A. LEMANN, L’Antechrist, Vitte, Paris 1905, capp. I e II.
105) SAN CIRILLO DI GERUSALEMME, Catechesi battesimali, Catechesi XV; SAN GIROLAMO, Commentarii al profeta Daniele; SAN GIOVANNI CRISOSTOMO, Omelie sulla lettera di san Paolo ai Tessalonicesi, omelia II.
106) Cf. ad es. SANT’ANSELMO D’AOSTA, Liber de Antichristo; SAN R. BELLARMINO, De summo Pontifice, lib. IlI, cap. V
107) SAN METODIO DI OLIMPO, in Maxima bibliotheca Patrum veterum, Lugduni 1677, vol. Ill, p. 727.
108) Cf. VICTOR, La profezia nei secoli, cit., vol III, pp. 121.
109) SAN BEDA IL VENERABILE, in J. P. MIGNE ( a cura di), Patrologia Latina, vol. XC, p. 1183.
110) SAN BONAVENTURA DA BAGNOREGIO, Collationes in Hexaemeron, XVI, 29.
111) SAN FRANCESCO DA PAOLA, Lettera n. 53, del 7 marzo 1495.
112) SAN VINCENZO FERRER O.P., Lettera del 5 febbraio 1482.
113) VEN. B. HOLZHAUSER, Interpretation de l’Apocalypse, Editions Saint Rèmi, Cadillac 2000, vol. Il, pp. 6-7 e 153-154.
114) L. CADENA Y ALMEIDA, Madera para esculpir la imagen de una santa, Quito 1987.
115) Cf. R. LAURENTIN, Maria chiave del mistero cristiano, Ed. San Paolo, Cinisello Balsamo 1996, pp. 137-147
116) BEATO PIO XI, Bolla Ineffabilis Deus, dell’8-12-1854
117) LEONE XIII, lettera apostolica Parta humnano generi, dell’8-9-1901.
118) IDEM, Enciclica Preclara, del 20-6-1894
119) SAN PIO X, Orazione per il 50 anniversario della definizione dell’immacolata Concezione (8-9-1903)
120) PIO XI, Enciclica Quas primas, dell’11-12-1925.
121) PIOXII, Discorso del 1-11-1954.
122) IDEM, Messaggio del 7-9-1954 al Congresso mariano del Brasile.
123) IDEM, Discorso del 18-2-1958.
124) SAN L. GRIGNION DI MONTFORT, Trattato della vera devozione alla Santa Vergi-ne,§§ 1,47-48 e 58.
125) Cf. H. DELASSUS, SJ, II problema dell’ora presente, cit., vol. Il, p. 153.
126) CF. H. DELASSUS, SJ, La mission posthume de sainte Jeanne d’Are, Ed. Sainte Jeanne d’Are, Villegenon 1980, pp. 503-504.
127) SAN L. ORIONE, Lettera del 3 luglio 1936.
128) Cf. A. RICCIARDI, San Massimiliano Maria Kolbe, Postulazione dell’Ordine dei Frati Minori Conventuali, Roma 1984, p. 288. Si noti che Kolbe operò dichiaratamente per «l’avvento del Regno sociale dell’Immacolata» (ivi, p. 408).
129) P. CORRÉA DE OLIVEIRA, La devozione mariana e l’apostolato controrivoluzionario, in Cristianità, (8), nov-dic. 1974, p. 6.
130) IDEM, Hodie in terra canunt angeli, in Catolicismo, (84), dicembre 1957.
131) IDEM, La crociata del secolo XX, in Cristianità, (7), sett.-ott. 1974, p. 4.
11?
132) Cf. ad es. G. FORLAI, Maria e il regno che verrà, cit., pp. 43-45; A. GARUTI. Il mistero della Chiesa, Antonianum, Roma 2004, pp. 363-372. Questa posizione è tipica della citata mentalità “escatologistica”.
133) Catechismo della Chiesa Cattolica, §§ 676-677. L’espressione «intrinsecamente perverso», che cita esplicitamente la frase di condanna del comunismo usata da Pio XI nella sua Enciclica Divini Redemptoris, ci conferma che il nuovo Catechismo rifiuta solo il regno messianico secolarizzato.
134) Essa fu condannata fin dal Concilio di Efeso (431 d. C.) e da molti Padri della Chiesa, come sant’Agostino nella sua Città di Dio (lib. XX, specie al cap. IX).
135) Cf. commissione teologica internazionale, Alcune questioni attuali riguardanti l’escatologia, cit., Prefazione; cf. anche GIOVANNI PAOLO II, Centesimus annus, enciclica del 1-5-1991. Questo moderno millenarismo, forma d’immanentizzazione dell’esortato cristiano, è stato analizzato da molti studiosi di vaglia, come Thomas Molnar nel suo saggio L’utopia eresia perenne (Boria, Torino 1968), ma soprattutto da Eric Voegelin in numerosi saggi come Il mito del mondo nuovo (Rusconi, Milano 1976).
136) Cf. centro di studi della spiritualità medioevale, L’attesa dell’età nuova nella spiritualità della fine del medioevo, Accademia Tudertina, Iodi 1962 (specie i saggi di Manselli, Helbling e Garin).
137) Cf. P. ARCIPRETE, Apocalittica, terrorismo e rivoluzione. Radici religiose della violenza politica, Città Nuova, Roma 2009.
138) «L’uomo si pone nella prospettiva di un messianismo temporale, che è una delle più radicali espressioni della secolarizzazione del Regno di Dio e del suo assorbimento nella immanenza della storia umana» (congregazione per la dottrina della fede, Libertatis nuntius, Istruzione del 6-8-1984, X, 6).
139) M. SCHMAUS I Novissimi, pp. 84 e 91.
140) Ivi, p. 74.
141) J. MARITAIN, Le paysan de la Garonne, Desclée de Brouwer, Paris 1966, pp. 294 e 296. Qui Maritain intende criticare soprattutto il millenarismo cosmico-storico del padre Teilhard de Chardin, allora di moda negli ambienti ecclesiastici.
142) U. VANNI, SJ, Intervista sull’Apocalisse, cit.
143) Cf. A. DURAND, SJ, Vangelo secondo san Matteo, Studium, Roma 1961, pp. 117-120.
144) P. PASQUALUCCI, Politica e religione. Saggio di teologia della storia, Pellicani, Roma 2001, p. 82
145) cf. C. DAWSON, La religione e lo Stato moderno, D’Ettoris, Crotone 2007, p.176.
146) Sull’origine settaria di questa mentalità, si veda l’analisi del padre Julio Meinvielle, Influsso dello gnosticismo ebraico in ambiente cristiano, Sacra Fraternitas Aurigarum, Roma 1988, capp. IV e V.
147) Qui si allude all’epoca che va dalla creazione dell’uomo alla sua caduta, ossia all’epoca del Paradiso terrestre.
148) A. PIOLANTI, Cristo nel destino oltremondano dell’uomo, in Aa. Vv., L’aldilà, Ma-netti, Torino 1957, p. 238; cf. anche p. 242.
149) Cf. J. BONSIRVEN, SJ, Le Rógne de Dieu, Aubier, Paris 1957, cap. IV; E. B. ALLO O.P., Le Royaume de Dieu, Paris 1937.
150) J. PIEPER, Sulla fine del tempo, p. 84.
151) G. K. CHESTERTON, L’uomo eterno, Rubbettino, Soveria Mannelli 2008, p. 205.
152) C. DAWSON, La realtà storica della cultura cristiana, cap. IV.
153) Cf. BENEDETTO XVI, Spe salvi, enciclica del 30-11-2007.
154) Similmente, nel V secolo la società era angosciata per la definitiva rovina dell’impero romano occidentale, rappresentata dal sacco di Roma; sant’Agostino rispose da una parte ammonendo che quella rovina era una punizione delle falsità e dei crimini del paganesimo, ma dall’altra profetizzando ch’essa avrebbe preparato la costruzione di quella che noi oggi chiamiamo “Cristianità medioevale” (cf. G. LETTIERI, II senso della storia in Agostino d’Ippona, pp. 278-280).
155) G. K. CHESTERTON, L’uomo eterno, pp. 320 e 318.
156) D. BARSOTTI, Meditazione sull’Apocalisse, p. 33.
157) R. H. BENSON, SJ, II padrone del mondo (1907), Jaca Book, Milano 1999; IDEM, L’alba di tutto (1911), Fede & Cultura, Verona 2010.
158) J. DE MONLEON, Le sens mystique de l’Apocalypse, pp. 322-323.
159) SANT’AGOSTINO D’IPPONA, Enarrationes in Psalmos, 142, § 14.
160) Ivi, 101, §12.
161) j. pieper, Speranza e storia, Morcelliana, Brescia 1960, pp. 41 e 111.
162) Cf. J. R. TOLKIEN, Sulle fiabe, Bompiani, Milano 2004; il termine “eu-catastrofe” è di suo conio.
163) SAN CIRILLO DI GERUSALEMME, catechesi mistagogiche, V, § 13