Osservatorio Internazionale Cardinale Van Thuâ sulla Dottrina sociale della Chiesa
Newsletter n.903 dell’8 Luglio 2018
È in libreria il nuovo libro di Stefano Fontana “Chiesa gnostica e secolarizzazione. L’antica eresia e la disgregazione della fede”, Fede & Cultura, Verona 2018. Anticipiamo, per gentile concessione dell’Editore, un ampio brano della Introduzione dal titolo “La Gnosi, lacerazione di Cristo, lacerazione dell’uomo”. Il libro può essere acquistato anche on line: https://shop.fedecultura.com/Chiesa-gnostica-e-secolarizzazione-p108675443
di Stefano Fontana
“La Gnosi è un’eresia e le eresie sono sempre una lacerazione della realtà e della verità di Cristo. L’eresia è un fatto drammatico. Preoccupa che oggi essa venga intesa come un contributo al dibattito teologico o, addirittura, come lo stimolo dialettico utile a far procedere la vita della Chiesa. Questa concezione dell’eresia come polo dialettico di un processo di sviluppo positivo – e quindi positiva essa stessa pur nella sua negatività dialettica – è una visione gnostica. Preoccupa anche che oggi la riflessione sull’eresia venga spostata dai contenuti erronei della dottrina eretica alle “intenzioni” dell’eresiarca. Anche questa separazione tra il contenuto e la forma, la realtà e la coscienza, l’oggetto e il soggetto deriva dalla Gnosi.
La Gnosi è un’eresia che confonde le idee sull’eresia, è un’eresia ingannevole che influenza negativamente l’intero processo di distinzione/separazione tra verità ed errore. Per questo la Gnosi è “l’eresia di tutte le eresie”, come ebbe a dire Pio X a proposito del modernismo, che era ed è eresia gnostica. La Gnosi è camaleontica e sfaccettata, si presenta in modi diversi e così penetra più a fondo, spesso inavvertita. Dissimulando la sua pericolosità, viene accolta per quello che non è. E’ riuscita anche a fare in modo che di eresia nella Chiesa non si parli più.
La Gnosi cercò di colpire fin da subito la fede cristiana. É di origine orientale e sincretistica, ma con Marcione e Pelagio divenne un’eresia cristiana Essa nega la creazione, l’incarnazione, la salvezza come opera della grazia che purifica la natura. Contro la Gnosi manichea combatterono Sant’Ireneo e Sant’Agostino, contro la Gnosi catara lottarono i Domenicani con la santità e la predicazione e i Crociati di Simone de Montfort con la spada, contro la Gnosi dell’aristotelismo eterodosso combatté San Tommaso d’Aquino con la retta filosofia e la retta teologia, contro quella degli Spirituali e di Gioacchino da Fiore combatté San Bonaventura, contro quella modernista Pio X e il cardinale Merry del Val. Oggi chi combatte contro di essa?
La Gnosi pone la salvezza dell’uomo nelle mani dell’uomo, che si salverebbe conoscendo qualcosa o facendo qualcosa. Il peccato originale è l’archetipo di ogni Gnosticismo. Il progressismo, il positivismo, il socialismo e il marxismo sono forme di Gnosi, come anche la teoria del gender e il trans-umanesimo. Laddove l’uomo pretende di darsi la salvezza lì si esprime lo Gnosticismo. E’ il peccato originale che si rinnova.
Secondo la Gnosi esistono due divinità, del bene e del male. Marcione contrapponeva il Dio del Vecchio Testamento al Dio del Nuovo, il primo legislatore e vendicatore e il secondo clemente e misericordioso. Quando si contrappone la Legge antica alla Legge nuova, il Decalogo alle Beatitudini, è alla Gnosi che ci si riferisce. Così quando si contrappone il Cristo della storia al Cristo della fede. Il protestantesimo contiene questa dilacerazione nel proprio cuore. Sono aspetti gnostici sia la demitizzazione che la de-ellenizzazione del cristianesimo, ambedue di origine protestante.
Demitizzazione significa negare il Cristo della storia, considerando i racconti evangelici come dei miti, fino a non ritenere necessaria per la fede nemmeno l’esistenza di Gesù. De-ellenizzazione significa la separazione del cristianesimo dalla filosofia greca, ossia dalla ragione che conosce il reale per via naturale. Anche questo è un effetto della dottrina delle due divinità, il Dio del male parlerebbe alla ragione, il Dio buono parlerebbe al cuore, il primo sarebbe il Logos e il secondo la Caritas. Tra i due ci sarebbe incompatibilità e bisognerebbe liberare la fede dalla ragione e la carità dalla verità.
Quando sentiamo parlare di misericordia senza giustizia o di amore senza verità, notiamo gli echi di queste visioni gnostiche. Quando qualche vescovo afferma che sullo statuto dell’embrione e del feto la fede non ha niente da dire perché si tratterebbe di una questione filosofica, o quando qualche altro afferma che un giudizio sulla pillola (abortiva) dei cinque giorni dopo deve pronunciarsi la scienza e non la fede, siamo chiaramente in ambito gnostico di lacerazione della verità e della realtà.
Secondo la Gnosi la materia è male. Anche la creazione e la procreazione umana sono quindi dei mali. La Gnosi – soprattutto nella forma del Catarismo – celebra la sessualità sterile e quindi il rapporto omosessuale. Anche oggi si celebra la sessualità sterile, in ossequio alla Gnosi perenne, mente si penalizza e si denigra la sessualità fertile.
La contraccezione, l’aborto, la fecondazione artificiale e l’utero in affitto dipendono da questa concezione della materia, e quindi della natura creata e del corpo, come cose strumentali prive di un messaggio per noi. Per lo gnostico è possibile gestire il corpo come uno strumento di un piacere dissoluto e nello stesso tempo salvarsi perché la materia è altra cosa dallo spirito e questo può rimanere puro anche nella sozzura.
La denatalità programmata politicamente, l’impegno concorde degli organismi internazionali per la crescita zero o sotto zero; la convergenza dei grandi centri di capitale, delle Corti internazionali di giustizia e dei poteri politici transnazionali nell’imporre l’aborto come diritto, la sterilizzazione, la distruzione degli embrioni umani; la programmazione della sostituzione di interi popoli mediante l’immigrazione; il proposito di superare le religioni confessionali per approdare ad un’unica religione mondiale di tipo sincretistico o genericamente umanistico secondo il progetto massonico; la persecuzione del cristianesimo e specialmente del cattolicesimo stretto nell’angolo tra rivendicazione della propria identità e sottomissione al mondo … sono aspetti macroscopici e planetari della Gnosi contemporanea che osservatori come Michel Schooyans, Marguerite Peeters, Gabriele Kuby, Riccardo Cascioli ci hanno bene illustrato e come i Rapporti annuali sulla Dottrina sociale della Chiesa nel mondo dell’Osservatorio Cardinale Van Thuân altrettanto bene documentano. Si tratta del “nuovo disordine mondiale” o, come anche viene chiamato, “la società aperta”.
Lo sdoganamento dell’omosessualità anche in ambito cattolico, il fatto che l’esercizio della sessualità fuori del matrimonio non faccia più specie o che per oltre il 70 per cento dei cattolici la masturbazione non sia più da considerarsi un peccato, sono effetti della lunga influenza dello Gnosticismo. Quando si pensa di poter essere spiritualmente salvi pur contribuendo a leggi e politiche contro la legge di natura si dissocia Cristo creatore da Cristo redentore come vuole lo Gnosticismo”.