In Terris Lunedì 30 Dicembre 2019
Aumentano gli italiani che ricorrono ai maghi. Nel Belpaese il business dell’occulto è in crescita
Marco Grieco
Come sempre accade, a una manciata di ore dalla fine dell’anno si è sempre in vena di bilanci. Eppure spesso, non accontentandosi, vi si proietta sempre verso il futuro. Perlomeno, lo fanno 9 italiani su 10 che, nell’era dell’intelligenza artificiale, “credono” all’oroscopo.
Stando ad Adnkronos, lo scorso anno il numero di “compulsivi” che ha fatto affidamento agli oroscopi ha rasentato il 3%: una cifra considerevole di persone che si lasciano influenzare in ogni aspetto della loro vita, come ha documentato Tonino Cantelmi, professore di cyberpsicologia all’Università europea di Roma (Uer).
Nel complesso, 4 italiani su 10 sono profondamente convinti della veridicità dei responsi di presunti “indovini” su temi sui quali si è particolarmente suggestionabili, come denaro, salute e lavoro. Italiani fragili Colpa della precarietà? Sicuramente, il disagio sociale non aiuta.
Per l’Osservatorio anti-plagio sono circa 13 milioni gli italiani che si rivolgono ai maghi: nel Belpaese gli “specialisti” dell’occulto sono circa 150.000 e contribuiscono ad un giro di affari annuo che pesa oltre 4 miliardi di euro. È il Codacons a fornire i numeri: due anni fa, l’associazione dei consumatori ha registrato un aumento di tre milioni di italiani che ne facevano ricorso rispetto al 2001.
Per un paradosso, spesso che si rivolge ai maghi spera in un futuro di prosperità, ma lo fa a caro prezzo: un consulto può variare dai 50 ai mille euro per attività che registrano un picco di evasione delle tasse. “Sono i familiari di chi si rivolge a santoni e guru per motivi di salute a denunciare alle autorità competenti le truffe” sottolinea don Aldo Buonaiuto, sacerdote della Comunità Papa Giovanni XXIII e responsabile del servizio Antisette.
Il 17 dicembre scorso, il sacerdote è anche intervenuto nella Sala conferenze del Comune di Firenze in piazza Stazione al convegno “Le vittime di plagio e i minori in bilico: riflessioni sull’intervento di polizia”, organizzato dalla segreteria provinciale Sap di Firenze, sottolineando il pericolo di metodi coercitivi che si avvalgono della manipolazione mentale, approfittando della difficoltà psicologica o della fragilità anche momentanea delle persone (dovuta ad un lutto, a difficoltà economiche, ad un dolore sentimentale), per affermare una posizione di potere e perseguire illeciti vantaggi economici o sessuali.
Una “battaglia” ultracentenaria Fin dai tempi antichi, la Chiesa ha condannato l’astrologia. Il Concilio di Toledo si scagliò contro la mentalità che imputava gli accadimenti esterni a una presunta coincidenza astrale. In sostanza, la Chiesa ammonisce contro una mentalità che nega la libertà dell’uomo.
A tal proposito, anche Sant’Agostino nelle Confessioni osservava: “Gli astrologi pretendono che vi sia nel cielo la causa inevitabile del peccato: sono Venere o Saturno o Marte che ci hanno fatto compiere questa o quella azione, volendo che sia senza colpa l’uomo, che è carne e sangue e verminosa superbia, e la colpa ricada su colui che ha creato e regge il cielo e le stelle” condannando che “quando gli astrologi dicono il vero, ciò avviene sotto un’ispirazione occultissima che le anime umane subiscono senza saperlo.
E siccome ciò avviene allo scopo d’ingannare gli uomini, è opera di spiriti immondi e seduttori, ai quali è permesso di conoscere alcuni dati veri sulle cose temporali. Per questo il buon cristiano deve guardarsi dagli astrologi e da tutti coloro che esercitano l’arte divinatoria, specialmente se predicono il vero; affinché la sua anima non venga irretita da essi mediante il commercio con i demoni, in un’intesa con questi”.
Nella Somma Teologica, San Tommaso d’Aquino ammetteva che i corpi celesti “non possono esercitare un influsso diretto sull’intelletto e la volontà […]. L’uomo infatti ha la facoltà di giudicare e di riflettere su tutto quanto può operare, sia nell’uso delle cose esteriori, come nel secondare e respingere le passioni interne; e ciò sarebbe inutile se il nostro volere fosse causato dagli astri e non fosse in nostra facoltà. Non è quindi possibile che gli astri siano causa della nostra elezione volontaria”.
La posizione dei Papi Quando, agli albori del Barocco, era usanza fra i devoti romani ricorrere a cartomanti e indovini, papa Urbano VIII emanò la bolla “Inscrutabilis iudiciorum Dei altitudo” per arginare il fenomeno: era il 1 aprile 1631 e, meno di un secolo prima, papa Sisto V aveva licenziato una bolla contro l’astrologia giudiziaria: “Coeli et terrae Creator”.
All’epoca, il Pontefice metteva in guardia da coloro che utilizzavano pratiche divinatorie occulte per attentare alla sua vita.
A distanza di secoli, la posizione della Chiesa non è mutata. In questi anni di Pontificato, Francesco non ha fatto a meno di avvertire sui pericoli delle pratiche divinatorie, arrivando a sostenere senza tentennamenti che “chi ricorre ai maghi non può dirsi cristiano”: “Solo Gesù ci può salvare e nessun altro, tanto meno i maghi con le improbabili profezie dei tarocchi che ammaliano e illudono l’uomo moderno” ha ricordato nell’udienza del 30 ottobre scorso citando l’episodio della “pagana” Lidia, che praticava le arti divinatorie a vantaggio dei suoi “padroni”.
Già nella Messa celebrata a Casa Santa Marta il 26 aprile 2016, il Pontefice ha ricalcato l’incompatibilità della fede cristiana con il ricorso a pratiche magiche. Lo ha ricordato nell’Avvento sempre in udienza generale, commentando il brano degli Atti degli Apostoli dove si ricorda l’evangelizzazione di Paolo a Efeso, la città greca delle arti magiche per eccellenza: “La potenza di Dio che irrompe ad Efeso smaschera chi vuole usare il nome di Gesù per compiere esorcismi ma senza avere l’autorità spirituale per farlo, e rivela la debolezza delle arti magiche, che vengono abbandonate da un gran numero di persone che scelgono Cristo”.
Papa Francesco si sofferma sull’ambiguità delle arti magiche e sulla forza dello Spirito Santo a smascherare l’occulto che confonde una condotta cristiana da un’altra lontana a Dio. Per questo – sottolinea: “ogni evangelizzatore è consapevole di essere, con la sua persona e la sua azione, una missione su questa terra, e di essere ‘marchiato a fuoco’ dalla missione di ‘illuminare, benedire, vivificare, sollevare, guarire, liberare’. Paolo è consapevole di questo ‘marchio‘ e perciò non si risparmia nell’opera di evangelizzazione”.
Diffusione fra i giovani C’è, dunque, un’incompatibilità di fondo tra fede cristiana e magia. Don Aldo Buonaiuto avverte sul fatto che “si finisce nel mondo dell’occulto anche attraverso canali apparentemente innocui come le tendenze New Age, i culti ‘fai da te’. I potenziali adepti sono contesi in Rete dalle mille sigle delle false credenze religiose” ricorda il sacerdote, che sul tema ha scritto anche il libro Gli artigiani del diavolo(edito da Rubbettino)
Come ricorda Simonetta Sciandivasci sul Foglio, la scorsa primavera l’applicazione di oroscopo in auge fra i millennial statunitensi Co-Star ha ricevuto 5,2 milioni di dollari da società della Silicon Valley: un fenomeno in netta crescita nonostante la crisi economica, che fa riflettere su quei comportamenti che avvalorano, in modo illogico, pratiche lontane dalla condotta cristiana.