Tradizione Famiglia Proprietà Newsletter 8 Luglio 2021
[Nota dell’editore: il seguente articolo è stato pubblicato il 27 giugno 2011 nel periodo degli eventi riportati di seguito. Sebbene gli incidenti descritti siano di dieci anni fa, il suo messaggio centrale rimane rilevante più che mai].
di Luiz Sérgio Solimeo
L’11 giugno 2011 ha visto un’altra parata per glorificare il vizio dell’omosessualità. Soprannominata Europride o Eurogaypride, si è tenuta a Roma, la Città Eterna, centro del cattolicesimo. L’espressione “orgoglio (pride) omosessuale” riassume l’essenza dell’ideologia omosessuale. Vediamo come.
Orgoglio e rivolta contro Dio
Il peccato è una rivolta contro l’ordine stabilito da Dio e, quindi, una rivolta contro il Creatore stesso. Quanto più questa rivolta si manifesta, tanto più grave è il peccato. L’uomo può peccare per debolezza e provare vergogna per il suo peccato e desiderare di fare ammenda; oppure può peccare con speciale malizia e essere orgoglioso del suo peccato. In questo caso, la sua rivolta contro il Creatore diventa più manifesta; poiché, come dice san Tommaso, «[è] caratteristico dell’orgoglio il non volersi sottomettere a nessun superiore, e specialmente a Dio»(1). Per questo, il santo Dottore presenta «l’orgoglio o amor proprio come principio di ogni male»”(2). Secondo la Scrittura, «Principio di ogni peccato è la superbia» (3) .
L’orgoglio, il peccato di Lucifero
I teologi credono comunemente che il peccato di Lucifero e degli angeli caduti sia stato quello di superbia. Infatti, non avendo corpo fisico, non potevano essere trascinati dalla concupiscenza come per l’uomo. Pertanto, il loro peccato doveva essere spirituale. Di solito vengono menzionati due passaggi della Scrittura per descrivere questo peccato degli angeli. Il primo è di Isaia: “Come mai sei caduto dal cielo, astro mattutino4, figlio dell’aurora? Come mai sei atterrato, tu che calpestavi le nazioni? Tu dicevi in cuor tuo: «Io salirò in cielo, innalzerò il mio trono al di sopra delle stelle di Dio; mi siederò sul monte dell’assemblea, nella parte estrema del settentrione; salirò sulle sommità delle nubi, sarò simile all’Altissimo»(5). Il secondo è del profeta Geremia: “Molto tempo fa hai spezzato il tuo giogo, hai strappato i tuoi legami e hai detto: Io non servirò”(6).
L’orgoglio luciferino dell’ideologia omosessuale
Essere orgogliosi di praticare il vizio omosessuale e proclamarlo pubblicamente nelle strade e nelle piazze delle principali città del mondo è un peccato dello spirito, una sfida alla Legge di Dio. È negazione della realtà in quanto tale e adesione a un’utopia e a una fantasia patologica. È una manifestazione dell’orgoglio di Lucifero e una ripetizione del suo disperato grido di rivolta: “Io Non servirò”.
Odio alla Chiesa Cattolica
Torniamo all'”Europride” di Roma. Giornali italiani e blog del web hanno pubblicato centinaia di foto della marcia. Ciò che spicca di più – persino più della sfrenata esibizione di lussuria, dei corpi seminudi e di posture e gesti osceni – è l’odio mostrato contro la Chiesa cattolica. Un omosessuale con gli occhiali scuri si è presentato sacrilegamente atteggiandosi a Gesù Cristo. Le offese al Sommo Pontefice non potrebbero essere più vili: un grande striscione nella parte anteriore del corteo mostrava un fotomontaggio raffigurante il Papa con i capelli di donna, con indosso calze e biancheria succinta.
Sotto, le parole: “[Lei] veste Prada ma è amica di Satana”(7). Un altro striscione mostrava una vignetta di Benedetto XVI decorato con una medaglia nazista, con in mano un pastorale recante il simbolo nazista e sotto le parole “Nazinger [Nazi+Ratzinger] attacca i gay”. Un altro striscione diceva: “Ratzinger, ama il tuo prossimo ma non come Hitler”. E ancora un altro, “Vero inferno: il Vaticano, Guantanamo mentale”. Si vedevano molti omosessuali travestiti da vescovi o preti in modo ridicolo e dissoluto.
Distruzione delle nozioni di bene e male
Durante la sfilata, la negazione di ogni moralità si è manifestata non solo attraverso la sfacciata licenza sessuale, ma anche in scene come quella riportata dall’ANSA con il titolo “Europride di Roma tra angeli, diavoli e coniugi” in cui si vedeva l’immagine di due uomini che si baciavano, uno vestito da diavolo, con le corna e un tridente e l’altro come un angelo buono, con ali bianche e aureola(8). Il bacio del “diavolo” all’ “angelo” rappresenta giustamente l’obiettivo finale dell’ideologia omosessuale: la completa negazione della differenza tra bene e male, giusto e sbagliato. Liberata dalla morale e dalla ragione, la volontà dell’uomo diventerà l’unica regola: buono significa semplicemente ciò che dà piacere ai nostri istinti e sensi; male, tutto ciò che pone degli ostacoli.
Guai a coloro che chiamano bene il male e male il bene
Non ci ricorda proprio questo il profeta Sofonia quando rimprovera coloro «che dicono in cuor loro: “Il Signore non fa né bene né male”(9)? È per loro anche l’avvertimento del profeta Isaia: «Guai a coloro che chiamano bene il male e male il bene, che mutano le tenebre in luce e la luce in tenebre»(10). Ecco dove ci conduce l’orgoglio satanico dell’ideologia omosessuale: essa trasforma la luce in tenebre e le tenebre in luce e vuole imporre questa oscurità al mondo, attraverso la dittatura del diritto e la propaganda proveniente dai media liberal.
Note
1). Summa Theologica, I-II, q. 84, a. 2, ad 2. Vedere anche: Plinio Corrêa de Oliveira, Rivoluzione e Controrivoluzione, cap. VII, 3.
2). Ibid., ad 3.
3). Sir 10, 15
4). San Girolamo tradusse “stella del mattino” nel latino “lucifero”, seguendo la traduzione greca dall’ebreo fatta dai Settanta: “phophorós”, portatore di luce.
5). 14, 12-14
6). 2, 20
7). Usiamo il “lei” perché l’originale italiano parla di “amica” e non di “amico”. “Il fotomontaggio del Papa in mutande e reggicalze. E, sotto, la scritta: ‘Veste Prada ma è amica di Satana.’” Grazia Maria Coletti, “Lady Gaga lo ringrazia. Alemanno fischiato Europride, comizio della popstar al circo Massimo. Al corteo fotomontaggi del Papa in reggicalze” in Il Tempo, 12 giugno 2011, 05:30
8). ANSA,“Europride a Roma tra Angeli, diavoli e spose”, aggiornato l’11 giugno 2011 22:16:00 GMT.
9). 1, 12 10). 5, 20