L’estensione massima dell’anno raggiunta il 22 settembre, ma è la seconda più piccola degli ultimi 20 anni
Il buco dell’ozono sull’Antartide si è ridotto. Lo scorso 22 settembre è stata registrata infatti la seconda superficie meno estesa degli ultimi vent’anni, secondo i dati rilevati dai satelliti della Nasa e dell’Agenzia americana per l’atmosfera e gli oceani (Noaa). Secondo i ricercatori il motivo del cambiamento è nella temperatura più calda negli strati più bassi dell’atmosfera sul continente antartico.
Il buco dell’ozono ha raggiunto la massima estensione del 2012 il 22 settembre con un’estensione di 21,2 milioni di chilometri quadrati. In media nel corso dell’anno l’estensione è stata di 17,9 milioni di kmq. Il record massimo in assoluto risale al 6 settembre 2000, quando sfiorò 30 milioni di chilometri quadrati.
«Il buco dell’ozono è causato principalmente dal cloro prodotto dagli impianti industriali e i livelli di questa sostanza sono ancora rilevabili nella stratosfera antartica», osserva Paul Newman, del centro della Nasa. «Quest’anno le naturali fluttuazioni atmosferiche hanno portato a riscaldare la stratosfera. Queste temperature hanno portato a ridurre il buco dell’ozono».