22 Dicembre 2021
Consumatrice di porno da quando aveva 11 anni, si pente. Questa è trasgressione sana
di Damian Goddard
Alla tenera età di 13 anni Billie Eilish ha catturato l’attenzione internazionale con l’uscita del suo primo singolo e la scorsa settimana si è appreso che la cantautrice statunitense ne aveva solo 11 quando è stata avviata alla pornografia: una pratica, dice, che le ha «distrutto il cervello».
Eilish, che compie adesso 20 anni, ha esternato questa riflessione coraggiosa intervenendo a un programma radiofonico, The Howard Stern Show, trasmesso dall’emittente Sirius/XM. L’ironia della cosa è che il conduttore, Howard Stern, è un sostenitore convinto del porno e di tutto quanto sia sessualmente esplicito.
Ai microfoni di Sirius/XM la giovane artista non si è però censurata, affermando che il porno «è una vergogna» e che le immagini «violente» e «aggressive» che ha visto da bambina le hanno persino causato «incubi».
«Da donna dico che il porno è una vergogna. Davvero, guardavo tantissima pornografia», ha ammeso. Lo ha fatto cedendo alla pressione dei coetanei, perché guardare quelle immagini lascive e violente la faceva sentire “una di loro”.
Adesso però ripete che la pornografia «ha davvero distrutto il mio cervello e mi sento incredibilmente devastata per esservi stata esposta così a lungo».
La cantante californiana ‒ figlia di una madre musicista ‒ aggiunge: «Non capivo perché fosse una cosa brutta. Pensavo insegnasse a fare sesso…», «credevo sul serio di essere cool perché non avevo problemi» con il porno e non capivo «perché fosse sbagliato».
Durante i suoi primi rapporti sessuali, ha ricordato, «non dicevo no a cose brutte» perché «pensavo che quello fosse ciò che doveva attrarmi».
Ora invece dice: «Sono arrabbiatissima per il fatto che la gente ami tanto il porno e sono arrabbiatissima con me stessa per avere pensato che la cosa fosse giusta». Nel mondo di oggi questa è trasgressione vera, sana.
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