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Il corposo testo del padre Welty O.P., è occasione per riflettere sulle vicissitudini patite dalla Dottrina Sociale naturale e cristiana.
La tesi è: quando la Chiesa è viva, in espansione e combatte il mondo, la dottrina sociale viene diffusa. Al contrario, quando la Chiesa è in difficoltà e declino, si assiste sempre a una eclissi della Dottrina Sociale.
Questo Catechismo Sociale in tre volumi è la quarta edizione del 1963 ed è un testo rivisitato rispetto a quello originale. Infatti, mentre l’inizio degli anni Quaranta del XX secolo vedono una Chiesa viva e in espansione, gli anni Sessanta sono quelli permeati da un irrazionale ottimismo, secondo il quale “è il momento di andare incontro e abbracciare il mondo moderno” (C. Carretto): una tendenza psico-spirituale che darà origine al c.d. post-concilio.
In questo clima la Dottrina Sociale quasi scompare per “riemergere” col pontificato di Giovanni Paolo II, la cui Enciclica Laborem Exercens (1981), suscita un nuovo interesse per essa. Inoltre viene diffusa la “Nota dottrinale circa alcune questioni riguardanti l’impegno e il comportamento dei cattolici nella vita politica”, con l’elencazione dei valori non negoziabili e con essi, l’implicita condanna degli uomini di partito che si definiscono cattolici ma son pronti a “negoziare”, e questo segna l’apogeo di questa piccola rinascita.
Il Compendio del Pontificio Consiglio Justitia et Pax (2004) precede di un anno la morte Giovanni Paolo II, poi cala di nuovo la notte.
Il corposo lavoro di padre Welty O.P. è nato in un tempo connotato da un irrazionale ottimismo postconciliare pertanto è non privo di difetti. Ne segnaliamo alcuni:
- l’eccessiva importanza data ai “Diritti dell’Uomo” e alle “Costituzioni”, sempre soggette alle voglie delle “maggioranze”, a scapito dei diritti di Dio sulla società;
- l’indicazione della “democrazia” come forma la più “adatta alla nostra epoca”, ignorandone la deriva totalitaria (Centesimus Annus, 46) presente in ogni democrazia del Terzo Millennio;
- l’attribuzione al “partito moderno” della qualifica di “espressione del popolo”, mentre è sempre espressione di una minoranza ideologicizzata;
- la confusione tra Stato totalitario e Stato autoritario, per cui non si capisce bene che uno non è mai legittimo, l’altro può invece esserlo;
- la condanna del colonialismo, che ignora come i paesi del c.d. Terzo Mondo, non avrebbero avuto milioni morti, guerre permanente e rovine da quando i paesi europei han dismesso le colonie.
Pur con questi ed altri difetti, riteniamo utile diffondere il testo del Padre Welty: poiché, tra gli altri libri scaricabili troverete anche il Catechismo dei diritti divini sull’ordine sociale del Padre Philippe Cssr. Si tratta di un testo ben più importante del Catechismo oggi diffuso, che va tenuto come “faro” durante la lettura di quello del Padre Welty.