Il Borghese anno XXVI n. 4 aprile 2024
di Giuseppe Brienza
Con i cambiamenti introdotti nei processi di beatificazione e canonizzazione da Papa Giovanni Paolo II si sono moltiplicati negli ultimi anni le cause di santi sempre più giovani. In totale, nel XX secolo sono stati oltre 150 i bambini che hanno raggiunto lo status di Servo di Dio e, fra questi, i più conosciuti ascesi nel secolo scorso all’onore degli Altari possiamo menzionare Maria Goretti e Domenico Savio. Dei bambini santi del Novecento, 83 sono martiri, di cui 12 morti per preservare la loro purezza, cioè in defensum castitatis (in difesa della castità).
Siccome la lista è probabilmente destinata ad allungarsi, pensiamo sia utile segnalare il libro che una giornalista seria come Costanza Signorelli, da anni curatrice di preziose biografie di bambini che hanno vissuto esperienze straordinarie di Fede e/o miracoli, ha da poco pubblicato per le Edizioni Ares dirette da Alessandro Rivali. In Davide. Il bambino che parlava con gli angeli racconta l’esistenza, breve ma intensissima, di Davide Fiorillo, nato a Piscopio, frazione di Vibo Valentia, da genitori lontani dalla pratica religiosa che, di fronte alla sua vicenda soprannaturale, si sono convertiti e stanno testimoniando le esperienze edificanti personalmente vissute.
Costanza Signorelli, milanese, è giornalista pubblicista. Sulla santità contemporanea dei piccoli ha scritto numerosi servizi e articoli per giornali e riviste. Oltre al libro appena citato ne ha recentemente pubblicati due per le Edizioni La Nuova Bussola Quotidiana, Il Chicco di grano. Storie di santi giovani in mezzo a noi (2018) e Nata per il cielo. La straordinaria vita di Laura Degan (2020).
La vita di Davide Fiorillo (2012-2021), prima che la leucemia l’ha strappato all’affetto dei genitori a soli 8 anni, era scorsa tranquillamente fra scuola, famiglia, giochi e bagni al mare. Ma la storia di questo bambino diviene straordinaria proprio negli anni della malattia nei quali comincia a maturare una fede quasi sproporzionata per la sua età. Una fede che finisce per coinvolgere intensamente sia la mamma Elisa sia il papà Salvatore che, d’allora, riescono ad affrontare il dolore più grande, quello di sopravvivere ad un figlio. Il loro piccolo passa dalla vita di tutti i giorni alle corsie d’ospedale dove presto scoprono che poco o nulla è possibile fare per la sua grave malattia. Ma Davide cambia atteggiamento grazie a degli amici speciali, tre angeli che lui descrive nei dettagli, a partire dall’abito che vuole anche cucito per lui dalla madre.
Le visioni di cui Davide parla ai genitori e familiari diventano man mano che si avvicina il momento della sua morte sempre più frequenti e il bambino racconterà anche di avere visto alla fine la Madonna e Gesù. Il piccolo racconta anche del Paradiso, lo descrive, e si dice contento di poterlo raggiungere presto. I racconti sono stati raccolti dai genitori e sugli stessi sarà la Chiesa a doversi pronunciare ma, come scrive nella Prefazione suor Daniela Del Gaudio, direttrice dell’Osservatorio sulle apparizioni mariane e i fenomeni mistici della Pontificia Accademia Mariana Internazionale, quella di Davide è una storia «eccezionale non tanto per i fenomeni straordinari che la contraddistinguono, ma per gli effetti che la presenza degli angeli, della Madonna e di Gesù hanno provocato nell’animo del bambino morente e dei suoi genitori».
Anche il parroco di San Michele Arcangelo a Piscopio, don Pietro Carnovale, nell’omelia dei funerali del bambino, ha sottolineato la straordinarietà, sotto il profilo cristiano, della sua esperienza, definendolo «un piccolo grande uomo dalla fede matura»
Costanza Signorelli Davide. Il bambino che parlava con gli angeli Edizioni Ares Milano 2024npp. 184, € 15.
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