Le apparizioni di Maria nella storia della Salvezza

Il Corriere del Sud n.5 1 Maggio 2024

Come e perché la Madre di Dio sta apparendo da due millenni guidando i fedeli con la sua presenza ed i suoi messaggi

di suor Daniela del Gaudio

La Vergine Maria sta apparendo da oltre due millenni, cioè fin dall’inizio dell’era cristiana, suscitando in ogni parte del mondo conversioni, nuovo fervore di vita cristiana e veri e propri movimenti di promozione umana. In quanto religiosa e componente del consiglio direttivo della Pontificia Accademia Mariana Internazionale nonché direttrice dell’Osservatorio Internazionale per le Apparizioni e i fenomeni mistici legati a Maria proverò a spiegare sinteticamente le origini e le finalità dei vari casi delle mariofanie finora verificatesi, ovvero apparizioni, lacrimazioni, ma anche locuzioni interiori, stigmate e altri fenomeni mistici.

In tal modo intenderei fornire un concreto sostegno allo studio, all’autenticazione e alla corretta divulgazione di tali eventi, sempre in sintonia con il Magistero ecclesiastico, le autorità competenti e le norme vigenti da parte della Santa Sede in materia.

Venendo al “cuore” dell’argomento, inizierò preliminarmente a illustrare in poche parole la prima e l’ultima delle apparizioni mariane approvate ufficialmente dalla Chiesa.

La prima apparizione approvata è quella a Saragozza in Spagna nel 42 d.C. Si tratta probabilmente di una bilocazione ed è molto interessante perché la Vergine Maria va ad aiutare l’apostolo Giacomo Della Spagna. L’ultima apparizione è quella di scempio nel Wisconsin (Stati Uniti) ed è stata approvata nel 2010, anche se l’apparizione è avvenuta nell’ 1859, ad Adele Brise ed è molto interessante perché ha uno sfondo educativo Maria raccomanda proprio l’educazione dei giovani indigeni. Ma si presenta come la Regina del cielo che chiede preghiere per i peccatori.

Perché e quando di solito la Madonna appare?

La Madonna appare come inviata di Dio nel mondo per ricordarci un brano del Vangelo o in particolari circostanze dove viene a consolare, per esempio in tempi di guerra o di carestia o viene ad avvisare rivelando anche cosa succederà nel futuro per dire che il signore è veramente padrone della storia è che tutto avviene per un senso che sicuramente orientato alla nostra salvezza. Alcuni studiosi hanno evidenziato che la Madonna appare specialmente in tempi di crisi, comunque, la sua presenza è sempre pedagogica ed inserita nel suo ufficio di mediatrice delle grazie.

Leggendo delle apparizioni mariane di questi due millenni qualsiasi osservatore non prevenuto non può non rimanere affascinato nel vedere come la Madonna entri in dialogo con tutti i popoli e le loro specifiche culture, adottando non di rado nel parlato e negli abiti le lingue, culture e tradizioni locali, Come spiegare tutto ciò?

Anzitutto diciamo che questa è una caratteristica peculiare delle apparizioni che ci spiega un particolare stile di evangelizzazione Mariano, almeno io così lo definisco, in quanto veramente Maria che non dimentichiamo ha un corpo glorioso perché ormai lei è assunta in cielo può entrare in ogni cultura e quindi assumere anche le fattezze di ogni popolo per manifestarsi come segno di sicura speranza e consolazione in quanto lei ha già raggiunto alla gloria del cielo ci indica la via per arrivarci punto la sua capacità di entrare in dialogo con le culture parlando appunto il dialetto ove agendo come i locali o addirittura apparendo nelle sembianze non nelle fattezze di ogni popolo ci fa capire la prossimità di Dio e Maria come sua messaggera come madre di ogni popolo si mostra vicina ad ognuno di noi alla nostra storia ai nostri costumi anche ai simboli che possono farci capire meglio il messaggio evangelico.

Considerando che Papa Francesco ritorna spesso sulla necessità di farsi piccoli e poveri di spirito, vale la pena richiamare anche l’apparizione del 15 gennaio 1933 a Banneux, in Belgio, della Madonna dei Poveri, quale ne è il valore per la Chiesa e la comunità cristiana di oggi?

La Madonna appare a Banneux, un paesino non molto distante da Beauraing, ad una bambina di 11 anni di nome Mariette Beco. Si tratta di otto apparizioni che durano dal gennaio al marzo del 1933. Maria si definisce la “Vergine dei poveri” ricordando la beatitudine che forma il cuore del messaggio evangelico: «Beati i poveri in spirito perché di essi è il regno dei cieli» (Mt 5, 3).

Con questo messaggio si proclama protettrice e consolatrice dei poveri e degli ammalati. Per loro riserva una fonte che si rivela subito miracolosa e chiede una cappella, perché si «preghi molto», come ripete spesso alla veggente. Solo la preghiera può, infatti, condurre alla povertà interiore, che è atteggiamento di fede e di fiducia nel Padre celeste.

Ed è proprio sulla fiducia che la Vergine dei poveri insiste quando dice: «Credete in me, io crederò in voi». Così facendo interpella la nostra fede perché sia un rapporto vivo con Dio, un affidarsi amoroso che diventa fruttuoso perché Dio ci prende in parola, come Maria, sua madre, ci assicura.

Per quanto riguarda aggiornamenti o novità su apparizioni mariane non ancora riconosciute ma in procinto di essere approvate ufficialmente da parte della Chiesa, diciamo che il fenomeno delle apparizioni è sempre stato molto vivo nella chiesa e oggi particolarmente viene vissuto perché le persone forse desiderano maggiormente dei segni.

Per questo motivo ritengo essenziale sensibilizzare la comunità cristiana ad un giusto approccio alle apparizioni. Per quanto riguarda poi l’iter dell’approvazione quello dipende dal vescovo del luogo che è chiamato a nominare una commissione a seguire le indicazioni che la chiesa e quindi il magistero ha ben definito per il procedimento sul discernimento delle apparizioni.

Naturalmente occorrerà tenere conto d’ora in poi delle norme che la Santa Sede ha emanato su tutti i presunti fenomeni soprannaturali. La novità più eclatante del documento pubblicato in merito, previa approvazione di Papa Francesco, il 17 maggio 2024 dal Dicastero per la Dottrina della Fede, è che né il vescovo locale né il Vaticano si pronunceranno più per definire la natura soprannaturale del fenomeno, limitandosi ad autorizzare e promuovere devozione e pellegrinaggi. Salvo che il Santo Padre decida altrimenti.

È inoltre esplicitato il ruolo centrale del Dicastero per la Dottrina della Fede nell’affrontare questi casi. Invece viene ribadito, secondo tradizione, che i fedeli non sono obbligati a credere a questi fenomeni, seppure “approvati”.

Rimangono quelli di sempre i criteri che il Dicastero ha emanato in passato e che sono molto chiari facendoci capire che innanzitutto non dobbiamo cercare ansiosamente dei messaggi ma piuttosto riferirci a quello che già conosciamo della Tradizione e quindi della rivelazione pubblica.

Mi riferisco anzitutto alla Parola di Dio al Magistero della Chiesa secondo le apparizioni come anche alle vite dei santi che sono un grande aiuto.

Poi per quanto riguarda specificamente le Apparizioni Mariane conviene approfondire quelle che già sono state approvate in attesa che poi la chiesa con i suoi tempi ma anche con le sue procedure possa arrivare a un discernimento più sicuro per quelle che ancora non sono state approvate.

Questo per evitare i pericoli di una deriva spiritualistica o anche di seguire dei messaggi che poi si rivelano essere contrari alla Rivelazione pubblica e quindi delle apparizioni o pseudo tali o pseudo veggenti che in realtà poi possono portarci lontano da quello che è invece il l’autentico cammino cristiano.

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