L’iconoclasta e la sopravvivenza del più falso

CID Centro italiano intelligent design Ottobre 2024

Giovedì 19 settembre 2024 è scomparso il Dott. Jonathan Wells, uno dei primi Senior Fellow del Discovery Institute e del Center for Science and Culture.

Jonathan Wells ha conseguito due dottorati di ricerca, uno in biologia molecolare e cellulare presso l’Università della California a Berkeley e uno in studi religiosi presso l’Università di Yale. Ha lavorato in precedenza come biologo ricercatore post-dottorato presso l’Università della California a Berkeley e come supervisore di un laboratorio medico a Fairfield, in California. Ha anche insegnato biologia alla California State University di Hayward e tenuto innumerevoli conferenze sull’argomento.

Negli ultimi anni stava conducendo ricerche e scrivendo sulle informazioni biologiche necessarie allo sviluppo negli embrioni che sono al di fuori del loro DNA e che vengono ereditate indipendentemente da esso.

Oltre ad aver pubblicato articoli scientifici su Development, Proceedings of the National Academy of Sciences USA, BioSystems, The Scientist e The American Biology Teacher, Wells era estremamente famoso soprattutto per le sue opere, in particolare per “Icons of Evolution: Why much of what we teach about evolution is wrong” (Regnery Publishing, 2000), oltre a “The Politically Incorrect Guide to Darwinism and Intelligent Design” (Regnery, 2006), “The Myth of Junk DNA” (Discovery Institute Press, 2011), “The Design of Life” (coautore con William Dembski, FTE, 2008) e il suo ultimo libro, “Zombie Science” (Discovery Institute Press, 2017), sequel di “Icons of Evolution”.

Wells era fermamente convinto che la teoria evolutiva, «sebbene empiricamente morta», continui a perseguitare le nostre istituzioni scientifiche ed educative proponendo disinformazione attraverso celebrate “icone” prive di un reale valore scientifico e di un potere esplicativo sufficiente, se non addirittura ingannevoli, in certi casi.

Nel 2000, infatti, proprio nel suo libro “Icons of Evolution”, ha smascherato una serie di falsità presenti nei libri di testo di biologia più diffusi, tra cui i disegni fraudolenti degli embrioni di Haeckel, i famosi fringuelli di Darwin, le favolose falene pezzate e altro ancora.

Questo “terremoto”, oltre a smascherare uno scenario da molti inaspettato, permette che si venga a creare un affascinante parallelismo con quanto stava succedendo in Italia e che vale la bene che venga brevemente accennato.

Nel 1999, infatti, Emilio Brogi, Presidente dell’Associazione Gymnasium, costituita nel 1997 a Milano durante un convegno di due giorni sul tema della libertà di educazione, ha l’idea di analizzare i contenuti dei manuali scolastici di scienze relativamente ad alcuni argomenti, tra i quali l’origine della vita e l’evoluzione degli esseri viventi, suscettibili di una descrizione orientata a seconda della visione ideologica di chi li affronta.

Ed ecco che il Dott. Andrea Bartelloni, medico chirurgo nonché segretario del CIID – curatore di pubblicazioni storiche e scientifiche, come la nuova edizione italiana di «La scienza & il mondo invisibile» (A. S. Eddington) – pubblica qualche anno dopo una sintesi di uno studio sui manuali italiani, che verrà successivamente presentato, sempre da Bartelloni, all’edizione del 2000 del Meeting di Rimini con il titolo “Le scienze naturali e la scuola: informazione e disinformazione nei libri di testo” (un importante incontro promosso dall’Associazione Gymnasium e introdotto dal suo Presidente, Emilio Brogi e con la partecipazione dello stesso Giuseppe Sermonti).

L’approfondito studio di Bartelloni, unico nel suo genere e dai contenuti qualitativi eccezionali, viene corredato da una traduzione di un lavoro di Jonathan Wells del 2001 che lo ricalca (fatto che dice molto sul modus operandi a livello globale di chi redige i testi scolastici) e che desideriamo condividervi in un momento così triste, ma nel quale il ricordo di uno scrupoloso scienziato, studioso, e scrittore scientifico, nonché coraggioso iconoclasta e uomo umile e buono, potrà forse aiutare a colmare, almeno parzialmente, l’enorme vuoto lasciato dalla sua scomparsa.

Leggi: La sopravvivenza del più falso di Jonathan Wells