I poveri del Libano

Newsletter Novembre 2024 n. 12

Notiziario di un gruppo di volontari di “Oui pour la vie”, un’associazione di volontariato con sede a Damour in Libano, legalmente riconosciuta impegnata in favore dei più poveri di ogni appartenenza religiosa e provenienza www.ouipourlavielb.com Facebook: Damiano Puccini

di padre Damiano Puccini

I ripetuti attacchi al Libano hanno finora causato la morte di 2.255 persone e il ferimento di altre 10.524. Lo ha riferito nei giorni scorsi il ministero della Salute libanese, scrive il Guardian. Circa 1,2 milioni di persone sono costrette ad abbandonare le proprie case: alcuni restano per strada, altri all’interno delle scuole convertite in rifugi, altri ancora nelle chiese e moschee. Nel Paese c’è un urgente bisogno di beni di prima necessità, ma le risorse a disposizione non bastano per tutti.

L’aumento del numero delle vittime corre in parallelo con lo sfollamento forzato e senza meta di 1,2 milioni di persone dal Libano, oltre 22mila persone hanno attraversato il confine con la Siria e  hanno bisogno di tutto: acqua, cibo, vestiti, coperte, medicine.

“È gente terrorizzata che non sa se tornerà a casa, che non sa se esiste ancora la loro casa– dice p. Toufic Bou Mehri – mancano l’elettricità e l’acqua. Qui possono entrare tutti perchè il bisogno non ha né religione, né colore”. La nostra associazione “Oui pour la Vie” continua ancora con la “cucina” di Damour, l’ambulatorio e la casa a Beirut per i test sanitari e per AIDS, droga e alcool, il centro di ascolto per le medicine e la scuola. Tutto sempre per bisognosi di ogni appartenenza e così  evitare la guerra civile. 

Si chiedono sempre aiuti e pubblicità.  

Una donna di 78 anni, che già da dieci giorni ha lasciato la sua casa nel Sud del Paese, si rifiuta di andare in ospedale per la dialisi, perché il marito di 83 anni sarebbe potuto venire a trovarla, durante la sua fuga dalla loro cittadina.

Durante questo periodo a Damour ci sono ancora tante pianticelle di timo, insieme ad altre erbe per uso alimentare che nascono spontaneamente nei nostri prati. “Oui pour la Vie” ha coinvolto i giovani adolescenti delle famiglie dei rifugiati per andare a raccogliere questi grani e quindi venderli: ovviamente il denaro sarà per tutte le famiglie bisognose. 

Accogliere gli sfollati che cercano una casa, anche in affitto modico quando possono, è sicuramente un gesto che può far nascere tante perplessità anche tra i vicini e parenti, perché si rischia di essere coinvolti nei bombardamenti sui civili che ora sono quotidiani in Libano. Elia, proprietario di un appartamento, davanti a chi gli faceva notare queste controindicazioni rispondeva così: “Sono Libanesi come noi, sono nostri fratelli. Gesù dalla croce ci ha affidati gli uni altri”. E, sincerandosi soltanto che chi arrivava non avesse armi con sè o fosse un soggetto esposto politicamente, ha esortato anche i vicini e tutta la sua famiglia a mettere a loro disposizione i propri ambienti.

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Per testimonianze in Italia tel 333/5473721 pdamianolibano@gmail.com Per inviare offerte: Bonifico sul conto: Oui pour la Vie, presso Unicredit Cascina (PI). IBAN: IT94Q0200870951000105404518; (BIC- Swift: UNCRITM1G05 se richiesto). Indicate nella causale del bonifico il vostro email / telefono cell e avvisateci dell’offerta scrivendo a info@ouipourlavielb.com. Grazie. P. Damiano Puccini.

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