di Fausto Carioti
Se ne parla poco o niente, perché non è carino andare a raccontare in giro certe cose. Ma Parigi e Marsiglia non sono le sole città europee ad avere le loro “zone urbane sensibili”, interi quartieri nei quali le forze dell’ordine non hanno il coraggio di entrare perché il controllo del territorio è in mano agli immigrati, che applicano le leggi dei loro Paesi. Succede anche altrove, sempre più spesso. Ultima arrivata è Amsterdam.
L’uccisione di un giovane musulmano da parte di una donna “infedele” ha provocato l’inizio dei disordini nel quartiere, abitato soprattutto da immigrati. Bajaka era amico di Mohammed Bouyeri, il mujaheddin marocchino-olandese che assassinò Theo Van Gogh nel 2004 e, con un biglietto affisso sul corpo del regista, minacciò di morte Ayaan Hirsi Ali. Il fratello di Bilal, Abdullah, fu arrestato due anni fa con l’accusa di aver pianificato un attentato a un aereo della compagnia israeliana El-Al all’aeroporto di Schiphol.
Anche in questo caso, la favola del mujaheddin che ha abbracciato l’estremismo islamico perché emarginato dalla società occidentale non funziona. Delle sorelle di Bilal, una lavora come medico, l’altra è un magistrato.
(A.C. Valdera)