Radici Cristiane n.84 Maggio 2013
Uccidere un bimbo nel grembo materno elimina l’uomo odiato dal diavolo in quanto creatura amata da Dio, danna l’umanità rendendola assassina di se stessa, nega Dio in quanto figlio e reintroduce il sacrificio umano di esseri innocenti. Ci sono tutti gli ingredienti per ripensare la pratica abortiva anche in termini demonologici…
Roberto Dalbosco
L’aborto è da considerarsi un peccato estremo, poiché commesso su una creatura innocente e indifesa, ancora nel grembo materno. Una vasta letteratura affronta l’argomento dal punto di vista giuridico, politico, sociologico, psicologico, morale, storico, culturale. Ovunque, in Italia come negli USA o in Francia o in Nigeria, si ritiene sia una tematica afferente alla sfera religiosa, tanto che i fautori dell’aborto sono per lo più nemici della religione in generale e di quella cristiana in particolare.
Ma manca del tutto una trattazione completa ed esaustiva dell’aborto dal punto di vista preternaturale: nessun saggio affronta, infatti, frontalmente la questione del suo rapporto con la demonologia, ossia con lo studio teologico delle entità, che la cristianità chiama “diavoli”, “spiriti maligni””demòni”, “angeli caduti”, eccetera. Il Nuovo testamento li chiama “potenze dell’aria”
La cosa desta una certa sorpresa, poiché in nessun altro ambito come in questo il cristiano – sia egli intellettuale, sacerdote o uomo della strada – dovrebbe vedere più presente l’azione del demonio. Per lo strano pudore che avvolge le comunità cristiane degli anni recenti – anche di alcune, che magari vogliono pur richiamarsi alle liturgie antiche -, sull’argomento cala un assordante silenzio. C’è da capire come il processo di Entzauberung, il “disincantamento del mondo”, di cui parlava il sociologo Max Weber, investa i fedeli più di quanto non si creda.
I richiami di Papa Francesco all’azione del demonio
I primi giorni di Pontificato di Papa Francesco I danno a pensare che invece Egli ora voglia combattere il demonio, chiamandolo col suo nome. Nella sua prima messa da Pontefice, Sua Santità ha detto, suscitando grande scalpore, che «chi non prega il Signore prega il diavolo, quando non si confessa Gesù si confessa la mondanità del demonio».
In tema di demonologia e bioetica prima ancora dell’elezione al Soglio di Pietro, l’allora Arcivescovo di Buenos Aires ebbe a esprime modo molto netto, scontrandosi con la Presidentessa argentina Kirchner sui temi delle famiglie e sessuali: «Qui pure c’è l’invidia del demonio, attraverso la quale il peccato entrò nel mondo: un’invidia che cerca astutamente di distruggere l’immagine di Dio, cioè l’uomo e la donna che ricevono il comando di crescere, moltiplicarsi e dominare la terra» (Lettera ai monasteri carmelitani di Buenos Aires, 22 giugno 2010). Vale dunque la pena tentare di iniziare a parlarne.
L’aborto nell'”agenda politica e bioetica”di Satana
Satana ha una sua agenda politica e bioetica ben precisa. L’esorcista Padre Domenico Mondrone SJ. (1897-1985) rivela che, durante un esorcismo, il demonio ebbe a dichiarare: «Vi ho portati a praticare l’aborto con cui fate stragi di uomini prima che nascano. Tutto quello che può rovinarvi non lascio intentato e ottengo ciò e voglio» (D. Mondrone, A tu per tu con il maligno, Ed. Roccia).
Quindi, come primo punto, va detto che l’aborto può esser considerato atto diabolico per antonomasia. Esso infatti, elimina il nemico del demonio alla radice: l’uomo, l’oggetto del suo odio e de sua invidia, la creatura che il Creatore ha amato sino al punto sacrificare Suo Figlio. Sterminare l’umanità è il sogno finale dei demoni; l’umiliazione della Creazione è il fine della sua lotta con Santissima Trinità.
Secondo punto: bisogna considerare, per quanto incredibile, che la prospettiva dello sterminio dell’umanità può non essere sufficiente per il maligno. Egli infatti desidera sì uccidere l’uomo, ma ancora meglio è riuscire a dannarlo. Satana vuole pervertire l’uomo e la donna, al fine di portarli all’inferno. Con l’aborto, il diavolo rende l’umanità assassina di se stessa. È una vecchia tattica, ben conosciuta anche da Sun-Tzu: la guerra migliore è quella che nemmeno si combatte, la si vince perché il nemico implode da sé.
Sempre nel libro di Padre Mondrone si spiega che il diavolo ebbe a vantarsi di come con l’aborto stesse di fatto disumanizzando l’umanità: «ammazzare i proprì figli, ciò che le bestie non fanno!». L’umanità disumanizzata finisce per autodivorarsi; l’umanità senza amore per se stessa – quindi per la vita – finisce preda di turbinose pulsioni di morte. La civiltà infanticida di fatto prepara da sola il suo cappio…
Terzo punto: vi è un motivo simbolico per cui il diavolo spinge all’aborto ed è un motivo simbolico e personale. Distruggendo il feto, egli nega Dio in quanto Figlio. È proprio attraverso un concepimento ed una gravidanza che Iddio si è manifestato sulla sfera terrena. Distruggere un bambino è negare l’incarnazione e ribadire ancora una volta il non serviam con il quale Satana e i suoi demoni hanno tradito il paradiso. Nella disintegrazione della vita concepita, vi è quindi, oltre che un atto omicida, anche un atto rabbioso e vendicativo, vandalico – come nella psicologia luciferina – di vera iconoclastia: la distruzione dell’uomo fatto ad immagine della Divinità.
L’aborto, le “streghe ostetriche” ed il femminismo contemporaneo
Vi è infine un motivo più tecnico, “materiale”- vorremo dire “magico”-, per il quale gli spiriti immondi promuovono l’aborto: di fatto, l’uccisione di milioni di feti ha reintrodotto nella modernità qualcosa che la venuta di Cristo aveva per sempre bandito, il sacrificio umano.
I demòni, che infestavano la Terra prima dell’incarnazione, potevano godere delle offerte di sangue da parte degli uomini… Con l’arrivo di Dio in Terra, tutto questo è cambiato. Ciò può farci pensare che per questo la loro azione sia, come dire, indebolita. Che sia necessario lo spargimento di sangue innocente per rafforzare l’azione degli spiriti del male sulla Terra?
Già in età cristiana l’aborto era una pratica propria del culto – assolutamente anticristiano e diabolico – delle streghe. Come ricordato nella Questionen XI del Malleus Maleficarum, «le streghe ostetriche in diversi modi uccidono nell’utero i concepiti, provocano l’aborto, e se non fanno questo, offrono ai diavoli i bambini appena nati». Il fatto che il femminismo si richiami alle streghe ed abbia come massima rivendicazione il figlicidio staglia anche sul piano politico l’ombra di Satana nel nostro secolo.