Dal filosofo Lukacs alle agenzie ONU, ecco chi ha “inventato” l’educazione sessuale, con lo scopo dichiarato di rimuovere l’etica cattolica. Tenendo alla larga i genitori dai loro figli
di Roberto Marchesini
L’educazione sessuale è un tema controverso per almeno due i motivi. Il primo è che, mediante l’educazione sessuale, si trasmettono messaggi (quantomeno) ambigui dal punto di vista morale e sui quali le famiglieTimone non hanno alcun controllo. Si vedano, ad esempio, i recenti Standard per l’educazione sessuale in Europa, che si fregiano del logo dell’Organizzazione Mondiale per la Sanità (OMS).
Questi Standard prevedono che i bambini sperimentino «gioia e piacere nel toccare il proprio corpo, masturbazione infantile precoce» dagli 0 ai 4 anni; «amicizia e amore verso le persone dello stesso sesso» dai 4 ai 6 anni; e «i diversi metodi contraccettivi» dai 6 ai 9 anni. Il secondo è che la quasi totalità dei corsi di educazione sessuale si basa sull’uso del preservativo come prevenzione di gravidanze precoci, aborti e malattie sessualmente trasmissibili; ed è ormai ampiamente dimostrato che tali corsi aumentano, anziché diminuire, la frequenza di gravidanze indesiderate, aborti e malattie sessualmente trasmissibili.
Più condom = più infezioni
Ad esempio, l’Annual Epidemiological Report del 2013, pubblicato dal Centro Europeo per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie, dimostra l’aumento vertiginoso di malattie sessualmente trasmissibili nei paesi nei quali viene praticata a tappeto l’educazione sessuale fondata sul preservativo; al contrario, nei paesi nei quali non esiste alcuna disposizione di legge in tal senso, le malattie sessualmente trasmissibili sono meno diffuse. Come è possibile questo paradosso? Il punto è che il preservativo viene spacciato come una protezione totale, che invece non sussiste, e viene vissuto come la possibilità di avere comportamenti sessuali spensierati, cioè de-responsabilizzati, esponendo le persone a situazioni più rischiose.
Inoltre l’uso del preservativo disabitua le persone a sapersi padroneggiare rispetto all’impulso sessuale: così, incapaci, o quasi, di frenarsi, quando si trovano in situazioni di promiscuità esse non riescono a trattenersi dall’avere rapporti sessuali anche quando non dispongono del preservativo e finiscono per essere spesso contagiate. Dal che si evince che una sessualità responsabile è più efficace, al fine di tutelare la salute delle persone, del preservativo.
L’inventore? Lukacs
Nonostante questi problemi, c’è un consenso – che forse è meglio definire accettazione – pressoché unanime nei confronti dell’educazione sessuale. Pare che non se ne possa fare a meno, nemmeno discuterne l’opportunità. Eppure l’educazione sessuale non è sempre esistita. Quando è stata inventata, e perché? Le origini dell’educazione sessuale risalgono all’inizio del secolo scorso. L’inventore è l’intellettuale comunista ungherese Gyorgy Lukacs (1885-1971). Egli fu commissario per l’istruzione nella Repubblica Sovietica d’Ungheria di Bela Kuhn.
Questo governo durò solo cinque mesi, durante i quali Lukacs si adoperò per sradicare dall’Ungheria la morale tradizionale europea (cioè quella cattolica) attraverso il progetto denominato significativamente «terrore culturale». Lo strumento principale del terrore culturale fu proprio l’istituzione di corsi di “educazione sessuale” per tutte le scuole della repubblica: sradicando la morale tradizionale nei bambini, nel corso di pochi anni essa sarebbe scomparsa definitivamente dall’Ungheria. Questi “corsi” consistevano nell’esposizione di materiale pornografico esplicito e nell’invito ai bambini di fare ogni tipo di esperienza sessuale.
Margaret Sanger e Planned Parenthood
I corsi di Lukacs durarono quanto il suo governo, cioè pochi mesi; ma l’educazione sessuale sopravvisse. A rianimarla, e a proporla sul suolo statunitense, fu Margaret Sanger (1879-1966), militante eugenetista ed abortista, fondatrice nel 1946 della nota associazione Planned Parenthood Federation, autrice del Negro Project (volto a ridurre eugeneticamente la popolazione afro-americana), promotrice della pillola anticoncezionale. L’educazione sessuale, per la Sanger, era un ottimo strumento per la limitazione delle nascite, accanto ovviamente alla contraccezione e all’aborto.
Nel 1953 lo staff scientifico del Planned Parenthood si arricchì della presenza di Mary Calderone (1904-1998) che, convinta che «la distribuzione di contraccettivi non è sufficiente» a limitare le nascite, nel 1964 fondò il SIECUS (Sex Information and Education Council of the United States), associazione votata esclusivamente all’educazione sessuale attiva ancora oggi.
Chisholm, l’OMS, Kinsey
Come abbiamo visto in apertura, l’educazione sessuale è fortemente promossa dagli organismi internazionali. La Planned Parenthood, ad esempio, collabora attivamente con le Nazioni Unite. L’OMS promuove attivamente programmi di educazione sessuale con contenuti discutibili. Bene, proprio il primo direttore dell’OMS, il dottor Brock Chisholm (1896-1971), fu un convinto sostenitore dell’educazione sessuale. Chisholm era un medico militare canadese aderente all’Associazione Umanista (alla quale appartennero anche la Sanger e la Calderone) cooptato come primo direttore dell’OMS nel 1946. In quell’anno Chisholm tenne un discorso intitolato “La psichiatria della pace duratura e del progresso sociale” che ricordiamo perché particolarmente significativo.
In questo discorso Chisholm analizza il problema di come prevenire ulteriori guerre mondiali come quella appena conclusa. Secondo il medico canadese, ci sono diversi modi per evitare guerre future, ma il più efficace è eliminare dalla testa dei bambini il concetto «di bene e di male», ossia l’educazione morale, che è alla base di quella «personalità autoritaria» che, secondo la Scuola filosofica di Francoforte, era responsabile del «fascismo» (termine per designare ogni totalitarismo). Per sradicare dai bambini ogni norma morale il metodo più indicato è l’educazione sessuale, ossia il presentare ogni comportamento sessuale come ugualmente buono.
Riconosciamo qui lo stesso ragionamento di Lukacs: usare il sesso come strumento per sradicare la morale. Ovviamente, sottolineava Chisholm, l’educazione sessuale dev’essere impartita tenendo alla larga i genitori dai bambini, poiché sono proprio i genitori i primi educatori morali dei fanciulli. In questa carrellata non può mancare il famoso Alfred Charles Kinsey (1894-1956), entomologo statunitense che cominciò ad occuparsi della sessualità umana tenendo corsi di educazione sessuale agli studenti dell’Università dell’Indiana. Ecco, dunque, le radici dell’educazione sessuale: sradicamento della morale, eugenetica, contraccezione, aborto. Se l’albero è questo, possiamo aspettarci dei frutti buoni?