Tempi n°13 – 24 Marzo 2005 Accusati di cospirare contro il regime perché ubbidienti al papa, perseguitati per la loro fede, imprigionati nelle carceri. I cristiani del paese di Mao non si arrendono, ogni anno si battezzano 150 mila adulti. Bernardo Cervellera
Categoria: Comunismo
Ago 31
Per il quarantesimo anniversario della rivolta ungherese
Articolo pubblicato su Cristianità Traduzione della relazione di Pierre Faillant de Villemarest, direttore del Centre Européen d’Information
Ago 31
La vera storia della tragedia cilena scritta da chi c’era e ha capito
Articolo pubblicato su Il Foglio 9 settembre 2003 La leggenda del golpe imperialista (e un paragone odioso di Ken Loach) stroncati da un articolo coraggioso
Ago 23
Martiri spagnoli del secolo XX
Articolo pubblicato su Il Timone di Mauro Ronco 1. La proclamazione pontificia dei martiri La storia del popolo spagnolo dalla proclamazione della II Repubblica, il 14 aprile 1931, al 1° aprile 1939, quando il capo delle forze nazionali, generale Francisco Franco Bahamonde (1892-1975) dichiara la fine della guerra, è stata per lunghi anni censurata, nell’intento …
Ago 07
La verità su Katyn alla luce di un documento
Articolo pubblicato su Cristianità n. 175 Come si è giunti all’identificazione dei colpevoli dell’eccidio di diecimila ufficiali polacchi – internati nell’Unione Sovietica e liquidati nel 1940 ad opera dei socialcomunisti russi – in una ricostruzione comparsa con lo stesso titolo in Tygodnik Powszechny, “Rivista Universale”, anno LIII, n. 27 (2088), 2-7-1989, una pubblicazione socioculturale cattolica …
Ago 07
La liberazione tradita
Pubblicato su Avvenire del 17 febbraio 2005 Dall’Ungheria alla Lettonia, la fine del Terzo Reich portò all’avvento dell’impero sovietico. E sul ruolo svolto dall’Armata rossa ora piovono critiche e contestazioni di Giovanni Bensi
Ago 03
DOSSIER/ Genocidio nazista e terrore stalinista si possono paragonare?
Pubblicato su Panorama del 8 marzo 1987 Un lager vale l’altro L’unicità dello sterminio degli ebrei non esclude il confronto. Con che cosa? Con l’eliminazione, nella Russia di Stalin, di 20 milioni di nemici di classe. Una tesi provocatoria? O il riesame spregiudicato di un dilemma politico e morale? di Ernesto Galli della Loggia