4 febbraio 2021
Valgono 7,8 trilioni. La loro merce è la nostra mente. E’ il Dio di silicio che plasma il mondo a propria immagine. Mercato e politicamente corretto si sono saldati. L’oligopolio del “censore buono”
di Giulio Meotti
7,8 trilioni di dollari. Microsoft, Apple, Alphabet, Amazon e Facebook sono diventati la “terza potenza economica mondiale”, dopo Stati Uniti e Cina. La pandemia è stata una manna per queste aziende. Apple da sola vale come il Pil della Francia. E questo è un problema enorme per tutti.
Lo si è appena visto con Donald Trump. I social media hanno bandito il presidente degli Stati Uniti. E quando i conservatori hanno deciso di spostarsi su un’altra app, Parler, Amazon e Apple l’hanno distrutta, muovendosi in blocco assieme a Twitter e Facebook.
Hanno fondato Google con la missione di organizzare tutta la conoscenza. Amazon, oltre a mandarvi a casa qualsiasi cosa, ora produce programmi televisivi e possiede il Washington Post. Gestiscono i nostri calendari e contatti, le nostre foto e documenti. Aspirano a plasmare l’umanità a propria immagine e somiglianza. I loro motori di ricerca filtrano per noi le informazioni. E fanno sparire i risultati.
Monopolio e conformismo sono inseparabili. Le critiche arrivano anche da dentro. Jessica Powell, che ha diretto le relazioni pubbliche di Google, ha accusato i colossi di creare una “monocoltura”. La stessa accusa, “monocoltura”, è stata rivolta da Alex Karp, che ha fondato la società di big data Palantir. Il conformismo digitale come nuovo regime di massa.
Le grandi compagnie tecnologiche in passato si limitavano a eliminare contenuti terroristici o pedofili. Oggi sono impegnati a rimuovere tutto quello che disturba la loro visione del mondo. Google lo ha ammesso apertamente e ha elogiato “Il censore buono”. Significa che decine di migliaia di “moderatori” decidono ciò che potete e non potete vedere online. Questi colossi di silicio stanno usando il proprio dominio per schiacciare la diversità di opinioni e idee. La rivista americana Wired lo ha definito il “socialismo digitale”. Immaginate la terza economia mondiale che controlla la vostra vita e avrete compreso la minaccia.
La Cina non è poi così lontana come pensiamo.