di Vittorio Messori
Uno dei dogmi portanti dell’ideologia egemone, cioè il politicamente corretto, afferma c’è una congiura degli uomini per tenere sottomesse le donne, per escluderle dai ruoli sociali importanti. E’ lo stesso dogma che ha portato a quell’aberrazione giuridica che sono le quote rosa, negazione dell’eguaglianza.
Analizzando le risposte, i sociologi hanno avuto la sorpresa di scoprire che il maggior numero di risposte positive – ovvero di inviti a svolgere un colloquio – era per uomini di bell’aspetto, mentre il maggior numero di risposte negative riguardava donne, esse pure di bell’aspetto.
Andando a fondo della cosa, i sociologi hanno rilevato che in Gran Bretagna la selezione del personale nelle grandi aziende è curata in massima parte da donne che facevano di tutto per non assumere altre donne, specie se carine. In altre parole, lo sbarramento al lavoro viene da femmine che non vogliono la concorrenza di altro personale femminile.
E’ una storia interessante, perché come sempre la realtà si preoccupa di smentire lo schema ideologico.
Tutto ciò mi ha fatto ricordare anche dell’esame di Comportamenti Elettorali che sostenni quando facevo Scienze Politiche a Torino. Uno degli aspetti interessanti era la constatazione che in tutto l’Occidente le elettrici sono in maggioranza rispetto agli elettori, il che vuole dire che, se volessero, le donne potrebbero tranquillamente dominare il mondo con gli strumenti democratici.
Ma il fatto è che le donne in maggioranza non votano per le donne. Queste sono elette in gran parte da elettori uomini. La stessa cancelliera tedesca Angela Merkel ebbe modo di dire che se fosse stato per le femmine non sarebbe mai arrivata alla guida della Germania. Quote rosa? Bisogna convincerne prima quelle che si vorrebbero difendere dalla “ prepotenza maschile “ .