[Didaché IV, 2; CN ed., Roma 1978, pag. 32].
Era figlia di Manfredi, re di Sicilia, e nipote dell’imperatore Federico Il di Svevia. Costanza nacque nel 1247 e nel 1262 andò in sposa, a Montpellier, al re d’Aragona Pietro III il Grande. La nuova regina diede al marito sei figli. Tra questi, s. Elisabetta, poi regina del Portogallo. Costanza era molto devota all’ordine francescano, per il quale edificò il monastero di Santa Chiara a Huesca. La solenne incoronazione, di lei e del marito, avvenne a Saragozza nel 1276.
Subito si trovò coinvolta nella grande politica del tempo, le guerre nazionali e la contesa per il regno angioino di Sicilia.
Pietro III era, per questo, in grave contrasto col papa Martino IV, che appoggiava Carlo d’Angiò. Quando Pietro III organizzò le spedizioni d’Africa e Sicilia nel 1282, a Costanza toccò reggere il regno. Dopo la celebre rivolta dei Vespri Siciliani, l’isola passò agli aragonesi e Costanza dovette trasferirvisi con i figli. Nel 1285 morì Pietro III, e Costanza resse il trono di Sicilia in nome del figlio Giacomo.
Nel 1294 fondò un convento di clarisse a Messina. Quando prese il potere l’altro suo figlio, Federico, il papa Bonifacio VIII le ordinò di lasciare l’isola (il Papa aveva scomunicato Federico e riconosciuto i diritti degli angioini). Costanza obbedì e si trasferì a Roma.
Per amor di pace, nel 1296 permise il matrimonio di sua figlia Jolanda con Roberto, duca di Calabria e figlio di Carlo Il d’Angiò (quest’ultimo era stato fatto prigioniero da Pietro III e solo l’intercessione di Costanza gli aveva salvato la vita). Nel 1299 Costanza si portò a Barcellona, dove morì l’anno seguente.
il Giornale 17 luglio 2000