E’ vero che la CEI ha consigliato di prendere l’Ostia sulla mano? No

comunione_manoTratto dal sito tutelaeucaristica.org

Nella sincera speranza che cessi questa brutta consuetudine. Se la particola consacrata è realmente il Sangue e il Corpo di Cristo, come possiamo pensare di non tributarLe il nostro massimo rispetto e riguardo ed esporla addirittura al rischio di profanazione? [il commento è della redazione di Rassegna Stampa]

La Conferenza Episcopale Italiana (C.E.I.) in data 19 luglio 1989, ha stabilito:

a nelle diocesi si può distribuire la Comunione ANCHE deponendola sulla mano dei fedeli.

b «IL MODO CONSUETO di ricevere la Comunione deponendo la particola sulla lingua RIMANE DEL TUTTO CONVENIENTE e i fedeli potranno scegliere tra l’uno e l’altro modo».

c Prima d’introdurre la possibilità di ricevere la Comunione sulla mano, dovrà essere fatta una congrua catechesi che illustri i vari punti dell’istruzione e in particolare il significato della nuova prassi.

d Il fedele che desidera ricevere la Comunione sulla mano, presenta al Ministro entrambe le mani, una sull’altra (la sinistra sopra la destra) e mentre riceve con rispetto e devozione il Corpo di Cristo risponde «Amen», FACENDO UN LEGGERO INCHINO. Quindi davanti al Ministro, o appena spostato di lato per consentire a colui che segue di avanzare, porta alla bocca l’Ostia consacrata prendendola con le dita dal palmo della mano. Ciascuno faccia attenzione di non lasciare cadere nessun frammento. Le ostie siano confezionate in maniera tale da facilitare questa precauzione.

e Si raccomanda a tutti, in particolare ai bambini e agli adolescenti, la pulizia delle mani e la compostezza dei gesti, anch’essi segno esterno della fede e della venerazione interiore verso l’Eucarestia.

f DOPO L’INTRODUZIONE DELLA NUOVA FORMA, per qualche domenica, laici preparati, sotto la guida del Sacerdote, VIGILINO CON DELICATEZZA E DISCREZIONE PERCHE’ LA DISTRIBUZIONE AVVENGA IN MODO CORRETTO E DEGNO.

g La possibilità della Comunione sulla mano sarà introdotta nelle nostre Chiese a partire dalla Domenica prima di Avvento, 3 dicembre 1989, al fine di consentire la summenzionata previa catechesi.

(…) Vigilino con delicatezza e discrezione perchè la distribuzione avvenga in modo corretto e degno. Questo punto è stato disatteso.

A parte il fatto che prevedeva solo «per qualche domenica» la vigilanza necessaria affinché non avvenissero delle profanazioni o «imperfezioni» nella distribuzione della Sacra Particola, è evidente che un dubbio o preoccupazione i legislatori che hanno deliberato, l’avevano.In tutto il mondo l’Ostia viene distribuita sulla mano.

Alzi la mano chi crede che in Africa o in Asia o in qualche parte degli USA, o da noi in Italia, vi sia nella distribuzione l’accortezza necessaria. Basta vedere ciò che si verifica in tante chiese nella distribuzione dell’Eucrarestia. Noi abbiamo constatato che anche con la presenza di una persona accanto al sacerdote, qualche volta l’Ostia viene trafugata.

Pertanto devono esserci due persone motivate (come chiediamo nella Confederazione del Corpo di Cristo, che siano laici appartenenti ad associazioni aderenti alla CCC),a controllare. Un Cardinale ci ha detto: «E’ impossibile per un prete controllare che l’Ostia venga deglutita».