PONTIFICIO CONSIGLIO
DELLA PASTORALE PER I MIGRANTI E GLI ITINERANTI
istruzione
(La carità di Cristo verso i migranti)
AA Apostolicam Actuositatem (Concilio Vaticano II)
PaG Pastores Gregis (Giovanni Paolo II)
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[1] Giovanni Paolo II, Messaggio per la Giornata mondiale della pace del 2001 Dialogo tra le culture per una civiltà dell’amore e della pace, 12: AAS XCIII (2001) 241; cfr. anche, di Giovanni Paolo II, Lettera Apostolica Novo millennio ineunte, 55: AAS XCIII (2001) 306.
[2] Pontificia Commissione per la pastorale delle Migrazioni e del Turismo, Lettera Circolare alle Conferenze Episcopali Chiesa e mobilità umana, 8: AAS LXX (1978) 362.
[3] Cfr. Giovanni Paolo II, Esortazione Apostolica postsinodale Ecclesia in Europa, 8: AAS XCV (2003) 655 e Esortazione Apostolica postsinodale Pastores Gregis, 69 e 72: OR 17 ottobre 2003, p. 12.
[4] Cfr. Giovanni Paolo II, Angelus Domini di domenica 6 luglio 2003: OR 7-8 luglio 2003, p. 1
[5] La Convenzione fa riferimento anche a quelle già esistenti, sempre in ambito internazionale, i cui principi e diritti possono coerentemente applicarsi alla persona dei migranti. Richiama ad esempio le Convenzioni sulla schiavitù, quelle contro la discriminazione nel campo dell’istruzione e ogni forma di discriminazione razziale, e altresì i Patti internazionali sui diritti civili e politici e quelli sui diritti economici, sociali e culturali, nonché la Convenzione contro la discriminazione nei confronti delle Donne, e quella contro la tortura e altro trattamento o punizioni crudeli, inumane o degradanti. Va menzionata inoltre la Convenzione sui diritti dell’Infanzia e la Dichiarazione di Manila del IV Congresso delle Nazioni Unite sulla prevenzione del crimine e il trattamento dei trasgressori. Di rilievo è dunque il fatto che anche i Paesi che non hanno ratificato la Convenzione circa la protezione dei diritti di tutti i lavoratori migranti e dei membri delle loro famiglie, sono tenuti ad osservare le Convenzioni sopra ricordate, naturalmente se le ratificarono o vi avessero successivamente aderito. Per i diritti dei migranti nella società civile vedasi, per esempio, da parte ecclesiale, Giovanni Paolo II, Lettera Enciclica Laborem Exercens, 23: AAS LXXIII (1981) 635-637.
[6] Cfr. Messaggio 2003: OR 2-3 dicembre 2002, p. 7.
[7] Cfr. Concilio Ecumenico Vaticano II, Costituzione Pastorale sulla Chiesa nel mondo contemporaneo Gaudium et Spes, Proemio, 22, 30-32: AAS LVIII (1966) 1025-1027, 1042-1044, 1049-1051; Costituzione dogmatica sulla Chiesa Lumen Gentium, 1, 7 e 13: AAS LVII (1965) 5, 9-11, 17-18; Decreto sull’Apostolato dei Laici Apostolicam Actuositatem, 14: AAS LVIII (1966) 850s.; Giovanni XXIII, Lettera Enciclica Pacem in Terris, Parte prima: AAS LV (1963) 259-269; Pontificio Consiglio Cor unum e Pontificio Consiglio della Pastorale per i Migranti e gli Itineranti, I rifugiati: una sfida alla solidarietà: EV 13 (1991-1993) 1019-1037; Pontificia Commissione della Giustizia e della Pace, Self‑Reliance: compter sur soi: EV 6 (1977-1979) 510-563 e Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace, La Chiesa di fronte al razzismo: EV 11 (1988-89) 906-943
[8] Messaggio 1999, 3: OR 21 febbraio 1999, p. 7.
[9] Cfr. Giovanni Paolo II, Lettera Enciclica Redemptoris Mater, 25: AAS LXXIX (1987) 394.
[10] Cfr. Lettera a Diogneto 5.1, citata in Messaggio 1999, 2: l.c., 7.
[11] Cfr. Clemente Romano, Lettera ai Corinzi, X-XII: PG 1, 228-233; Didaché, XI, 1; XII, 1-5, ed. F. X. FUNK, 1901, pp. 24, 30; Costituzione dei Santi Apostoli, VII, 29, 2, ed. F. X. FUNK, 1905, p. 418; Giustino, Apologia I, 67: PG 6, 429; Tertulliano, Apologeticum, 39: PL 1, 471; Tertulliano, De praescriptione haereticorum, 20: PL 2, 32; Agostino, Sermo 103, 1-2. 6: PL 38, 613-615.
[12] Cfr. Giovanni Paolo II, Lettera Enciclica Redemptoris Missio, 20: AAS LXXXIII (1991) 267.
[13] Ricordiamo, senza essere esaustivi, gli interventi della Società Salesiana di San Giovanni Bosco in Argentina, le iniziative di Santa Francesca Saverio Cabrini, specialmente nell’America del Nord, e quella delle due Congregazioni religiose fondate dal Vescovo Beato Giovanni Battista Scalabrini, dell’Opera Bonomelli in Italia, della St. Raphaels-Verein in Germania e della Società di Cristo per gli emigrati fondata dal Card. August Hlond, in Polonia.
[14] Cfr. Sacra Congregatio Consistorialis, Decretum de Sacerdotibus in certas quasdam regiones demigrantibus Ethnografica studia: AAS VI (1914) 182-186.
[15] Cfr. Sacra Congregatio Consistorialis, Decretum de Clericis in certas quasdam regiones demigrantibus Magni semper: AAS XI (1919) 39-43.
[16] AAS XLIV (1952) 649-704.
[17] L’Enciclica Pacem in Terris, nella Prima Parte, trattando il tema del diritto di emigrazione e immigrazione afferma: “Ogni essere umano ha diritto alla libertà di movimento e di dimora nell’interno della comunità politica di cui è cittadino; ed ha pure il diritto, quando legittimi interessi lo consiglino, di immigrare in altre comunità politiche e stabilirsi in esse”: l.c., 263.
[18] Concilio Ecumenico Vaticano II, Decreto sull’ufficio pastorale dei Vescovi nella Chiesa Christus Dominus, 18: AAS LVIII (1966) 682. Per quanto riguarda le “disposizioni date”, cfr. Pio X, Motu proprio Iam pridem: AAS VI (1914) 173ss; Pio XII, Costituzione Apostolica Exsul Familia, soprattutto la parte normativa: l.c., 692-704; Sacra Congregatio Consistorialis, Leges Operis Apostolatus Maris, auctoritate Pii Div. Prov. PP. XII conditae: AAS L (1958) 375-383.
[19] Cfr. Messaggio 1993, 6: OR 2 agosto 1992, p. 5.
[20] Paolo VI, Motu proprio Pastoralis migratorum cura: AAS LXI (1969) 601-603.
[21] Istruzione della Sacra Congregazione per i Vescovi De pastorali migratorum cura (Nemo est): AAS LXI (1969) 614-643.
[22] Cfr. Chiesa e mobilità umana, l.c., 357-378.
[23] Cfr. CIC can. 294 e Giovanni Paolo II, Esortazione Apostolica postsinodale Ecclesia in America, 65, nota 237: AAS XCI (1999) 800. Cfr. inoltre Giovanni Paolo II, Esortazione Apostolica postsinodale Ecclesia in Europa, 103, nota 166, l.c. 707.
[24] Cfr. Giovanni Paolo II Costituzione Apostolica Sacri Canones: AAS LXXXII (1990) 1037.
[25] Per particolari disposizioni normative riguardanti le Chiese Orientali Cattoliche nel nostro contesto, cfr. CCEO, can. 315 (che tratta degli Esarcati e degli Esarchi), i cann. 911 e 916 (circa lo statuto del forestiero e il Gerarca del luogo, il Gerarca proprio e il Parroco proprio), il can. 986 (sulla potestà di governo), il can. 1075 (sul foro competente) e il can. 1491 (circa leggi, consuetudini e atti amministrativi).
[26] Giovanni Paolo II, Esortazione Apostolica Familiaris Consortio, 77: AAS LXXIV (1982) 176.
[27] Cfr. Istruzione della Congregazione per gli Istituti di vita consacrata e le Società di vita apostolica Ripartire da Cristo. Un rinnovato impegno della vita consacrata nel terzo millennio, 9, 35, 36, 37 e 44: OR 15 giugno 2002, Supplemento, pp. III, IX, X.
[28] Giovanni Paolo II, Lettera Enciclica Redemptor Hominis, 14: AAS LXXI (1979) 284-286.
[29] Cfr. in particolare Messaggio 1992: OR 11 settembre 1991, p. 5 e quelli del 1996: OR 6 settembre 1995, p. 6 e del 1998: OR 21 novembre 1997, p. 4.
[30] Cfr. Messaggio 1993: 2, l.c., 5.
[31] Cfr. Pontificio Consiglio della Pastorale per i Migranti e gli Itineranti, Discorso del Santo Padre, 2: Atti del IV Congresso Mondiale sulla Pastorale dei Migranti e dei Rifugiati (5-10 Ottobre 1998), Città del Vaticano 1999, p. 9.
[32] Cfr. Messaggio 1996: OR 6 settembre 1995, p. 6.
[33] Messaggio 1988, 3b: OR 4 settembre 1987, p. 5.
[34] Cfr. Messaggio 1990, 5: OR 22 settembre 1989, p. 5 e quelli del 1992, 3, 5-6: l.c., 5 e del 2003: OR 2-3 dicembre 2002, p. 7.
[35] Cfr. Messaggio 1987: OR 21 settembre 1986, p. 5 e quello del 1994: OR 17 settembre 1993, p. 4.
[36] Giovanni Battista Scalabrini, Memoriale per la costituzione di una commissione pontificia Pro emigratis catholicis (4 maggio 1905), in S. Tomasi e G. Rosoli, “Scalabrini e le migrazioni moderne. Scritti e carteggi”, Torino 1997, p. 233.
[37] Cfr. Giovanni Paolo II, Costituzione Apostolica sulla Curia Romana Pastor Bonus, 149-151: AAS LXXX (1988) 899-900.
[38] Giovanni Paolo II, Discorso ai membri dell’International Catholic Migration Commission, 4: OR 12-13 novembre 2001, p. 6.
[39] Ibidem.
[40] Di una tale necessità dell’evangelizzazione delle culture troviamo attestazione specialmente nella Esortazione Apostolica di Paolo VI Evangelii Nuntiandi (n. 20), in cui si afferma che “occorre evangelizzare … la cultura e le culture dell’uomo nel senso ricco ed esteso che questi termini hanno nella costituzione Gaudium et Spes (cfr. n. 53), partendo sempre dalla persona e tornando sempre ai rapporti delle persone tra loro e con Dio. Il vangelo, e quindi l’evangelizzazione, non si identificano certo con la cultura, e sono indipendenti rispetto a tutte le culture. Tuttavia il Regno, che il Vangelo annunzia, è vissuto da uomini profondamente legati a una cultura, e la costruzione del Regno non può non avvalersi degli elementi della cultura e delle culture umane”: AAS LXVIII (1976) 18-19.
[41] Cfr. pure Congregazione per la Dottrina della Fede, Lettera ai Vescovi su alcuni aspetti della Chiesa intesa come comunione, 8-9: AAS LXXXV (1993) 842-844.
[42] Cfr. pure Concilio Ecumenico Vaticano II, Decreto sull’attività missionaria della Chiesa Ad Gentes,11: AAS LVIII (1966) 959-960.
[43] Ibidem 38: l.c., 986.
[44] Cfr. Concilio Ecumenico Vaticano II, Decreto sul ministero e la vita dei Presbiteri Presbyterorum ordinis, 2 e 6: AAS LVIII (1966) 991‑993, 999-1001 e Costituzione sulla Sacra Liturgia Sacrosanctum Concilium, 47: AAS LVI (1964) 113, nonché GS 66.
[45] Cfr. Istruzione interdicasteriale su alcune questioni circa la collaborazione dei Laici al ministero dei Sacerdoti Ecclesiae de mysterio: AAS LXXXIX (1997) 852-877 e PaG 51 e 68.
[46] Nel cap. 15 della Lettera ai Romani il dovere dell’accoglienza ci viene presentato nei suoi tratti più salienti, che qui si ricorda aggettivandola. Sia dunque essa “cristiana” e profonda, che parte dal cuore (“Dio … vi conceda di avere gli uni verso gli altri gli stessi sentimenti ad esempio di Cristo”: v. 5); sia generosa e gratuita, non interessata e possessiva (“Cristo infatti non cercò di piacere a se stesso … si è fatto servitore”: v. 3 e 8); sia benefica e edificante (“Ciascuno di noi cerchi di compiacere il prossimo nel bene, per edificarlo”: v. 2) e attenta ai più deboli (“Noi che siamo i forti abbiamo il dovere di sopportare l’infermità dei deboli, senza compiacere noi stessi”: v. 1).
[47] Cfr. Messaggio 1992, 3-4: l.c., 5 e PaG 65
[48] Cfr. Giovanni Paolo II, Esortazione Apostolica Christifideles Laici, 23: AAS LXXXI (1989) 429-433, RMi 71 e PaG 40.
[49] Giovanni Paolo II, Lettera Apostolica sulla santificazione della domenica Dies Domini, 53: AAS XC (1998) 747; cfr. Congregazione per il Culto Divino, Direttorio per le celebrazioni domenicali in assenza del Sacerdote Christi Ecclesia, 18-50: EV XI (1988-1989) 452‑468, e Istruzione interdicasteriale Ecclesiae de mysterio, 4 e art. 7: l.c., 860, 869-870.
[50] Cfr. Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, Direttorio su Pietà popolare e Liturgia. Principi e orientamenti, Città del Vaticano 2002 e Commissione Teologica Internazionale, Fede e inculturazione, Parte terza, Problemi attuali di inculturazione, 2-7: EV 11 (1988-1989) 876-878.
[51] Cfr. Concilio Ecumenico Vaticano II, Decreto sulle Chiese Orientali Cattoliche Orientalium Ecclesiarum, 4 e 6: AAS LVII (1965) 77-78.
[52] Cfr. Congregatio de Cultu Divino et Disciplina Sacramentorum, De Benedictionibus, Città del Vaticano 1985.
[53] Cfr. Messaggio 1991: OR 15 agosto 1990, p. 5; Segretariati per l’Unione dei Cristiani, per i non Cristiani e per i non Credenti e Pontificio Consiglio della Cultura (a cura di), Il fenomeno delle sette o Nuovi Movimenti Religiosi: sfida pastorale, Città del Vaticano 1986 e Sette e Nuovi Movimenti Religiosi: Testi della Chiesa Cattolica (1986-1994), (a cura del Gruppo di Lavoro sui Nuovi Movimenti Religiosi), Città del Vaticano 1995. Per quanto riguarda il “New Age”, cfr. Pontifici Consigli della Cultura e per il Dialogo inter-religioso, Gesù Cristo portatore dell’acqua viva. Una riflessione cristiana sul “New Age”, Città del Vaticano 2003.
[54] Per quanto riguarda le disposizioni circa il coordinamento di diversi riti in un medesimo territorio, cfr. CCEO cann. 202, 207 e 322.
[55] Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani, Direttorio per l’applicazione dei principi e norme sull’ecumenismo, 137: AAS LXXXV (1993) 1090.
[56] Giovanni Paolo II, Lettera Enciclica Ecclesia de Eucharistia, 45: AAS XCV (2003) 462s. Per i cattolici il Santo Padre così attesta, richiamandosi all’Enciclica Un unum sint: “Reciprocamente, in determinati casi e per particolari circostanze, anche i cattolici possono fare ricorso per gli stessi Sacramenti ai ministri di quelle Chiese in cui essi sono validi” (n. 46: AAS LXXXVII [1995] 948). “Occorre badare bene a queste condizioni, che sono inderogabili, pur trattandosi di casi particolari determinati, poiché [per] il rifiuto di una o più verità di fede su questi Sacramenti e, tra esse, di quella concernente la necessità del Sacerdozio ministeriale, … un fedele cattolico non potrà ricevere la comunione presso una comunità mancante del valido sacramento dell’Ordine” (EE 46).
[57] Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani, Direttorio per l’applicazione dei principi e norme sull’ecumenismo, 107: l.c., 1083.
[58] Cfr. RMi 37b, 52, 53, 55-57: l.c., 283, 299, 300, 302-305.
[59] Cfr. Pontificio Consiglio per il Dialogo interreligioso e Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli, Istruzione Dialogo e Annuncio, 42-50: AAS LXXXIV (1992) 428-431.
[60] Nelle scuole in cui è offerta anche la refezione, occorrerà tenere conto delle regole alimentari degli alunni, a meno che i genitori non dichiarino di rinunciarvi. La scuola dovrà favorire inoltre momenti di dialogo, sull’attività comune, fra genitori, compresi anche quelli appartenenti ad altre religioni.
[61] Giovanni Paolo II, Esortazione Apostolica postsinodale Ecclesia in Oceania, 45: AAS XCIV (2002) 417-418.
[62] Cfr. Concilio Ecumenico Vaticano II, Dichiarazione sulle relazioni della Chiesa con le religioni non cristiane Nostra Aetate, 1-3, 5: AAS LVIII (1966) 740-744 e anche EEu 57.
[63] Cfr. pure Segretariato per i non Cristiani, L’atteggiamento della Chiesa di fronte ai seguaci di altre religioni, 32: OR 11-12 giugno 1984, p. 4.
[64] Cfr. Messaggio 2002, 3: OR 19 ottobre 2001, p. 5.
[65] Congregazione per l’Educazione Cattolica, Lettera circolare, Il fenomeno della mobilità, agli Ordinari diocesani e ai Rettori dei loro seminari sulla pastorale della mobilità umana nella formazione dei futuri sacerdoti (1986), Annesso, 3: EV 10 (1986-87) 14.
[66] Ibidem 4.
[67] Cfr. Giovanni Paolo II, Esortazione Apostolica postsinodale Pastores dabo vobis, 58: AAS LXXXIV (1992) 760.
[68] Per la definizione di “Missionario” o “Cappellano”, cfr. DPMC 35. Il nuovo CIC usa semplicemente la parola Cappellanus (cfr. i cann. 564-572). Per quanto concerne il fine specifico di questa attività missionaria cfr. AG 6; per la necessità di un mandato da parte della Chiesa cfr. DPMC 36; per i destinatari, cioè i migranti, cfr. DPMC 15 e la già ricordata Lettera circolare Chiesa e mobilità umana, 2: l.c., 358. Per quel che riguarda il concetto di pastorale dei migranti cfr. DPMC 15.
[69] Cfr. DPMC 37 e 42-43.
[70] Cfr. Congregazione per i Religiosi e gli Istituti secolari e Congregazione per i Vescovi, Note direttive circa le mutue relazioni tra i Vescovi e i Religiosi nella Chiesa, Mutuae Relationes, 11 e 12: AAS LXX (1978) 480-481.
[71] Cfr. nota 13.
[72] Giovanni Paolo II, Esortazione Apostolica postsinodale Vita consecrata, 58: AAS LXXXVIII (1996) 430; cfr. EEu 42-43.
[73] Cfr. Congregazione per i Religiosi e gli Istituti secolari e Pontificia Commissione per la Pastorale delle Migrazioni e del Turismo, Lettera congiunta, A tutti i Religiosi e le Religiose del mondo: People on the move 48 (1987) 163-166.
[74] Cfr. Congregazione per i Religiosi e gli Istituti secolari e Pontificia Commissione per la Pastorale delle Migrazioni e del Turismo, Invito all’impegno pastorale per i Migranti e Rifugiati, Istruzione congiunta, 11: SCRIS Informationes 15 (1989) 183-184; cfr. AG 20 e DPMC 52, 53 e 54.
[75] Cfr. Messaggio 1988: l.c., 5; Istruzione Ecclesiae de mysterio, 4: l.c., 860-861, ed EEu 41.
[76] Sono costituite, in genere, da più parrocchie, chiamate dal Vescovo a costruire insieme un’efficace “comunità missionaria”, che opera in un dato territorio, in armonia con il piano pastorale diocesano. E’, insomma, una forma di collaborazione, di coordinamento interparrocchiale (fra due o più parrocchie limitrofe)
[77] Cfr. Messaggio 1996: OR 6 settembre 1995, p. 6.
[78] Cfr. PT, Parte prima: l.c., 265-266.
[79] Cfr. ibidem 266.
[80] Messaggio 1988, 3c: OR 4 settembre 1987, p. 5.
[81] cfr. Messaggio 2004: OR 24 dicembre 2003, p. 5.