Arcipelago Laogai 30 Aprile 2021
Arcipelago laogai ha intervistato una monaca buddista che come laica ha avuto una esperienza di persecuzione, maltrattamenti, violenze psichiche e fisiche di ogni tipo durante un suo viaggio in Turchia. Per ovvie ragioni di sicurezza il nome è stato inventato.
Venerabile Naira quando sei andata in Turchia, ci racconti della tua terribile esperienza ?
Erano i tempi in cui è stato eletto sindaco di Istanbul il Sultano Erdogan, era il natale-capodanno 2005/2006. Stavo li in un hotel a Sultanahamet dove ho assistito ad una esibizione di una danzatrice del ventre. Ho fatto l’elemosina per strada a dei bambini bulgari erano stati rapiti dalla famiglia, gambizzati, torturati e costretti a prostituirsi. Li facevano vivere in uno sgabuzzino sotto un chiosco.
Le loro condizioni di vita erano delle più terribili, come animali. Mentre cercavo di aiutarli sono stata assalita da una banda internazionale guidata da un certo Paschamet Mustafà che ha minacciato di morte me e i bambini dicendomi di non continuare ad aiutarli. Ero ancora laica. Sono andata alla polizia, mi hanno assegnato un avvocato di ufficio che ha messo quanto era accaduto in un data base.
Successivamente a Goreme mi hanno rinchiusa in una prigione per tre giorni e li ho iniziato a sentirmi male. Hanno contattato l’ambasciata italiana cercando di capire chi ero. Mi hanno liberata e rimpatriata in Italia tramite l’ambasciata italiana. Sono venuta a conoscenza che la danzatrice del ventre si è interessata al mio caso contattando segretamente l’avvocato, nutro dei sospetti che la danzatrice fosse coinvolta in questa banda internazionale e ne fosse il capo.
Se per te non è un problema, ci puoi dire di quali maltrattamenti sei stata vittima?
La prima cosa che mi ha preoccupato è il furto del mio account email. Mi hanno aperto in segreto il sito mail copiandone il contenuto con tutti i miei contatti buddisti, poi cancellando l’account in modo che non potessi più accedervi.
Ho notato che uno della banda apriva i siti dei centri buddisti prendendo informazioni. Era un inglese che viveva con la famiglia a Istanbul. In me si è inculcato il terrore di assalti internazionali nei centri buddisti. Sono stata sotto stress e pressione per anni. Un centro buddista in Turchia ha chiuso. Ora c’è un centro buddista simpatizzante della Cina la cui divinità principale è uno idolo scomunicato dal Tibet ufficialmente nel 1996.
Hai subito delle violenze sessuali? Si, ma preferisco non parlarne…
Sai se questa terrificante situazione è ancora presente in Turchia?
Si, come tu senz’altro sai, recentemente Draghi ha detto pubblicamente che Erdogan è un dittatore. Sono in contatto con una persona la cui mamma ha frequentazioni in ambienti turchi, mi dice che la situazione è ancora cosi. Per le strade ci sono degli episodi di violenza e criminalità organizzata inenarrabili. Lo Xinjiang o Turkistan di etnia turca in Cina si trova tra due fuochi: la dittatura di Erdogan e la dittatura del regime cinese.
Come tu dici è lecito pensare che il Dragone Cinese ha i suoi artigli in Turchia e Erdogan ne è compiacente?
Si, penso che la dittatura in Turchia è un (*) gioco della Cina, un suo sottoprodotto per incastrare il Turkistan cinese…tutto questo per lo sfruttamento delle risorse del territorio e per eliminare le religioni.
Si sospetta che il Sultano Erdogan vuole eliminare le religioni infatti Fethullah Gulen un imam (guida spirituale e morale) è dovuto fuggire dalla Turchia ed è protetto segretamente dagli Stati Uniti perchè è stato perseguitato. E’ risaputo che il Sultano Erdogan sta inculcando attraverso una falsa istruzione ai giovani il suo modo di vedere le religioni introducendo tra di loro l’ateismo. In questo momento l’ateismo sta prendendo piede in Turchia.