Notiziario di un gruppo di volontari libanesi membri di “Oui pour la vie”, associazione di volontariato con sede a Damour in Libano, legalmente riconosciuta e operante in favore dei più poveri.
di padre Damiano Puccini
http://www.ouipourlavielb.com/en/mission
In Libano attualmente vi sono almeno 1,6 milioni di profughi siriani. L’Onu, che conta solo quelli registrati, dice che ve ne sono 1,2 milioni. A questi vanno però aggiunte almeno 700 famiglie di cristiani irakeni da Baghdad, Mosul e da Erbil e decine di migliaia di palestinesi dalla Siria. Tenendo conto che in Libano la popolazione è di 4,4 milioni, è come se in Italia arrivassero 20-30 milioni di profughi a cui provvedere per i loro bisogni essenziali.
In più, le avverse condizioni meteo determinate dalla tempesta denominata “Zena” degli ultimi giorni, che fa scendere ghiaccio e neve fino a poche centinaia di metri di altezza, rendono impossibile la vita a questi esiliati, costretti a pagare alti affitti per bivaccare in rifugi di fortuna; talvolta veramente malridotti, tanto da poter dire che chi li abita vive praticamente all’aperto.
Le sfide da affrontare sono enormi perché è enorme il numero di profughi e per loro occorre garantire le cose essenziali: acqua, luce, gas, bisogni per la vita ordinaria.
I volontari di Oui pour la Vie, con grande serenità interiore, proseguono nelle loro visite a questi bisognosi, condividendo con loro il necessario.
Un pescatore musulmano che possiede un grande battello e si procura così una grande quantità di pesce, si comportava in maniera molto dura nei riguardi di sua moglie. Questa signora ha visto i volontari di Oui pour la Vie distribuire aiuti alimentari nel suo quartiere ad alcuni profughi da poco arrivati e anche lei si è sentita invitata a donare qualcosa per aiutarli, nonostante la grande paura che suo marito potesse rimproverarla aspramente.
Questa signora allora ha cominciato a distribuire del pesce ai suoi vicini poveri, senza che suo marito lo sapesse, pregando che lui potesse avere un altro comportamento nei riguardi suoi e dei bambini, soprattutto. In questi ultimi tre anni suo marito in effetti è molto cambiato ed è diventato più tenero nei riguardi di tutta la famiglia. Questa signora ringrazia continuamente Dio per averci visto vicino alla sua casa ad aiutare i bisognosi, perché questo l’ha aiutata ad avere l’idea di compiere anche lei questi medesimi gesti, ai quali prima non pensava minimamente, poichè stava tutto il giorno chiusa in casa, nella sua tristezza. Lei continua a sostenerci e talvolta anche ci accompagna nelle visite.
Durante lo scorso Natale, oltre che per il cibo, ci siamo impegnati a distribuire anche dei regali semplicissimi ai bambini, per far loro sentire il clima della festa. Una delle famiglie della periferia più abbandonata che abbiamo visitato diceva che quando ci ha visto arrivare ha ringraziato Dio, perché ai suoi bambini era stato impedito di avvicinarsi a ricevere regali come tutti gli altri del quartiere, in quanto stranieri e loro erano rimasti molto male.
Anche quest’anno i nostri volontari hanno chiesto ai loro amici e parenti di non ricevere regali, ma di devolvere invece l’equivalente in carità per i più poveri. Ci siamo ispirati a Madre Teresa secondo la quale: “I veri ricchi sono coloro che pur non avendo niente si permettono il lusso di dare tutto”.
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Chi è interessato a maggiori informazioni o a conoscere le modalità per una testimonianza in Italia o un contributo in favore della nostra opera può inviare un sms al 333/5473721 in Italia o al 0096171509475 (Libano) o scrivere un email a: info@ouipourlavielb.com