Newsletteri Giulio Meotti 26 Febbraio 2021
Ne traduco l’intervista più importante. Il suo nome era nella lista di persone da eliminare del regime marxista in Guinea. “Se l’Occidente continua così finirà come Roma invasa dai barbari”
di Giulio Meotti
“All’età di 75 anni e in buona salute, il cardinale Robert Sarah ha probabilmente molti anni fruttuosi davanti a sé, ma il suo ritiro da prefetto della Congregazione per il culto divino conclude una delle serie più notevoli di incarichi di qualsiasi prelato nella chiesa”. Così scrive il National Catholic Register nel tracciare il più bel profilo del cardinale conservatore più importante a Roma e considerato inviso a Papa Francesco.
Il cardinale Sarah, ordinato sacerdote nel 1969, appartiene alla prima generazione, frutto delle prime attività missionarie in Africa. E’ stato tra i primi sacerdoti della sua nativa Guinea. Fu nominato arcivescovo di Conakry, capitale della Guinea, a soli 34 anni, il più giovane al mondo. Prese il posto dell’arcivescovo Raymond-Marie Tchidimbo, imprigionato dal regime marxista di Sékou Touré nel 1971 in una campagna di oppressione religiosa.
Fu internato nel famigerato campo di concentramento di Camp Boiro per otto anni, prima di essere liberato ed esiliato a Roma. La Santa Sede scelse il giovane padre Sarah, che non si faceva illusioni sulla prospettiva del martirio che lo attendeva. Sarah sfidò la dittatura marxista di Sékou Touré.
Nel 1984, Sékou Touré ebbe problemi cardiaci improvvisi durante un viaggio in Arabia Saudita e fu portato d’urgenza negli Stati Uniti per cure mediche, dove morì inaspettatamente. Sulla sua scrivania a Conakry c’era un elenco di coloro che sarebbero stati assassinati. Sarah era in cima alla lista. “Al momento del pensionamento, molti commenti hanno presentato il cardinale Sarah come l’erede di Benedetto XVI” scrive il National Catholic Register.
“C’è della verità in questo. Il cardinale Sarah è stato l’erede di Benedetto nel diventare una voce profetica e una guida spirituale attraverso i suoi tre libri di interviste”. La sua intervista più drammatica è stata nel 2019 al settimanale francese Valeurs Actuelles. Questi i due passaggi più importanti di Sarah che traduco:
Scrivi che i paesi del Patto di Visegrad o l’Italia stanno andando nella giusta direzione, quando tante voci nella Chiesa li condannano.
Oggi i leader che parlano come me sono in minoranza? Non la penso così. Ci sono molti paesi che si stanno muovendo in questa direzione e questo dovrebbe farci riflettere! Tutti i migranti che arrivano in Europa sono parcheggiati, senza lavoro, senza dignità … È questo che vuole la Chiesa? La Chiesa non può cooperare con questa nuova forma di schiavitù che è diventata l’immigrazione di massa. Se l’Occidente continua su questa via fatale, c’è il grande rischio che, per mancanza di natalità, scompaia, invasa dagli stranieri, come Roma è stata invasa dai barbari. Parlo da africano. Il mio paese è prevalentemente musulmano. Penso di sapere di che realtà sto parlando.
Alcuni nella Chiesa sembrano accomodanti nel mettere una croce sull’Europa, nel darla per persa. Al contrario, scrivi che la paganizzazione dell’Europa porterebbe alla paganizzazione del mondo …
Dio non cambia idea. Dio ha dato una missione all’Europa che ha accolto il cristianesimo. Se mettiamo fine a tutto ciò sprofondando nel materialismo, dimenticando Dio e l’apostasia, le conseguenze saranno gravi. Se l’Europa scompare, e con essa i valori inestimabili del vecchio continente, l’Islam invaderà il mondo e cambieremo totalmente cultura, antropologia e visione morale.