Il dodicesimo anniversario del pontificato di Papa Francesco

Korazim.org 13 marzo 2025

di Giuseppe Brienza

Oggi Papa Francesco celebrerà il dodicesimo anniversario della sua elezione al soglio pontificio nel suo letto dell’ospedale romano nel quale è ricoverato da quasi un mese. Il Santo Padre, infatti, è come noto ricoverato dal 14 febbraio scorso al Policlinico “Agostino Gemelli” di Roma per una grave infezione delle vie respiratorie.

Diciamo innanzitutto che non ci pare senza significato che Bergoglio trascorra nella malattia il tredicesimo “compleanno” del suo Pontificato. Come quello di San Pietro Apostolo, infatti, il cammino del Vicario di Cristo è da sempre accompagnato dalla sofferenza e dalla Croce. Pregare quindi per la sua guarigione e per la sua capacità di continuare ad offrire le prove e le sofferenze (anche morali) che sta subendo per il bene della Chiesa e del mondo è l’unica manifestazione a nostro avviso di amore concreto alla sua persona ed alla sua missione universale.

Per ripercorrere l’ultimo anno di pontificato di Papa Francesco, forse il più intenso vissuto fino adesso tra Giubileo, Sinodo, Concistoro, viaggi all’estero e visite in Italia e nelle parrocchie di Roma, partiremo dalla sua quarta enciclica, la “Dilexit nos” pubblicata il 24 ottobre 2024 e dedicata alla devozione al Cuore di Gesù.

Come sappiamo, la prima enciclica di Bergoglio è stata la “Lumen fidei” (2013), la seconda la “Laudato si’” (2015) e la terza la “Fratelli tutti” (2020) ma, com’è stato rilevato, fra tutte la Dilexit nos è stata l’unica ignorata dai grandi media e dagli ambienti cattolici culturalmente “elevati”. Ciò perché si tratta di un documento che «evidentemente non si presta a polemiche particolari» (Marco Invernizzi, L’enciclica dimenticata, in Alleanza Cattolica.org, 2 dicembre 2024). Se ci pensiamo questa circostanza spiega molto della sofferenza e della Croce che, non solo nel corpo, sta portando il Santo Padre…

Venendo invece al suo Magistero, sappiamo che fin dall’inizio del Pontificato Bergoglio ha sempre attribuita una grande importanza al tema della famiglia e della fertilità, come ha ribadito straordinariamente il 10 maggio 2024 agli Stati Generali sulla Natalità, un convegno annuale che si tiene a Roma, a poca distanza dal Vaticano.

Anche durante il viaggio apostolico in Lussemburgo e Belgio (26-29 settembre 2024), Papa Francesco ha elogiato il coraggio di un re come Baldovino che, nel 1990, abdicò per 36 ore per non firmare la legge sulla legalizzazione dell’aborto. Dopo un incontro nella Basilica di Koekelberg, il Pontefice si è quindi recato nella Chiesa di Nostra Signora di Laeken accolto dal re Philippe e dalla regina Mathilde, fermandosi davanti alla tomba di Re Baldovino in preghiera, del quale ha poi avviato l’iter della causa di beatificazione e canonizzazione.

Il Santo Padre con questi suoi gesti e insegnamenti ci sta avvertendo che, nonostante si parli di sovrappopolazione e di “diritto di scelta” in materia di vita nascente, il calo delle nascite e la paura del futuro a livello globale è un fenomeno in crescita. Ne è un esempio l’Italia dove, come riportano i dati dell’Istituto Nazionale di Statistica (ISTAT), nel 2022 il tasso di fertilità è sceso da 1,24 a 1,20 figli per donna, ben al di sotto del tasso di 2,1 necessario per conservare un livello di popolazione stabile.

Ma nel giorno che segna il dodicesimo anniversario del pontificato di Bergoglio, vogliamo condividere le sue più recenti e chiare parole su un tema che spesso viene utilizzato contro di lui da chi lo giudica come “complice” dell’ideologia gender o dell’agenda politica delle lobby LGTBQ+.

«Oggi il pericolo più brutto è l’ideologia del gender, che annulla le differenze», ha affermato infatti rivolgendosi ai partecipanti al Convegno Internazionale “Uomo-Donna immagine di Dio. Per una antropologia delle vocazioni”, il primo marzo 2024.

Proprio nel segno dell’amore umano e divino del Cuore di Gesù Cristo insegnato nel solco della Tradizione dalla Dilexit nos vorremmo quindi commemorare l’anniversario dei dodici anni di Pontificato. L’amore voluto da Dio fra un uomo e una donna nel matrimonio e votato da questi ultimi ai figli trovi nel culto del Sacro Cuore, attraverso la pratica dei Primi nove venerdì del mese, la forza per ricevere per sé e per le persone care il dono della Redenzione.