Il Borghese anno XX n. 11 Roma novembre 2020
Storie di esorcismi dal Vaticano a Medjugorje
di Giuseppe Brienza
Quello di Fabio Marchese Ragona, vaticanista del gruppoMediaset, è un libro inchiesta, con interviste e documenti inediti su esorcismi praticati negli ultimi anni in Vaticano dai Papi o da alcuni cardinali. I racconti di possessione e di esorcismi narrati sono accaduti realmente, sebbene i nomi dei soggetti interessati siano di pura fantasia per evidenti esigenze di riservatezza.
Giornalisticamente, siamo di fronte ad un libro ben documentato, che suscita un notevole interesse, di facile lettura e di grande utilità anzitutto a coloro che credono all’esistenza del diavolo e alla possibilità delle possessioni e vessazioni diaboliche.
Per esempio, Marchese Ragona ci informa su di un caso di possessione diabolica che Papa Francesco ha accettato di seguire a distanza, oppure quello affrontato senza paura da un cardinale tra le guardie svizzere. E poi le tentazioni del demonio ad alcuni dei veggenti di Medjugorje,un paesino dell’Erzegovina che, luogo di apparizioni mariane dal 1981, è divenuto ormai meta di pellegrinaggio per milioni di persone.
In pratica la tesi de Il mio nome è Satana è che in corso una battaglia senza precedenti tra Dio e Satana, in un secolo tormentato e con un Pontefice che sempre più spesso mette in guardia i fedeli dall’azione malefica del demonio. In questa società in cui il diavolo è sempre più considerato un’invenzione pubblicitaria di stampo medievale,
il “re della menzogna”, forte di questa incredulità, è riuscito a farsi strada,conquistando anime e potere, arrivando a un livello di forza senza precedenti. L’autore, nel presente volume, per dimostrare l’esistenza del diavolo ha cercato prove, ha interrogato testimoni, ha sentito i racconti mai svelati di numerosi sacerdoti, ha spulciato faldoni alla ricerca di documenti, riuscendo ad accedere ad archivi top secret contenenti appunti inediti dei più grandi esorcisti al mondo.
Un viaggio-inchiesta a due passi dall’Inferno, insomma, valido per scoprire la verità su una delle pratiche più antiche della storia, l’esorcismo, con il contributo dei massimi esperti. Fino all’incontro finale, faccia a faccia col demonio. Il libro è arricchito da una lunga Prefazione (pp. 9-22) di Fra Benigno, al secolo Calogero Palilla, frate francescano che attualmente è esorcista dell’Arcidiocesi di Palermo, il quale mette in relazione quanto descritto da Marchese Ragona con la crisi epocale da coronavirus che ha creato e sta ancora creando a livello mondiale problemi molto gravi non solo sul piano economico ma, prima e soprattutto, su quello della salute psico-fisica-spirituale di milioni di persone.
Da questo punto di vista Fra Benigno si chiede giustamente se non sia in atto un’azione straordinaria del diavolo all’origine di questo flagello. «C’è da rispondere – conclude nella sua Prefazione – che non è la prima volta che si verificano epidemie del genere, che hanno afflitto, in passato come oggi, larghi strati della società. Ma la Chiesa non ha visto in esse un’azione straordinaria del diavolo e quindi non si è impegnata con preghiere esorcistiche, ma – come leggiamo in un Comunicato dell’Associazione Internazionale Esorcisti del 9 aprile 2020 -“insieme alla carità fattiva nei confronti delle persone bisognose, ha sempre ritenuto necessaria la preghiera di riparazione dei peccati, l’impegno per la conversione personale e comunitaria, la manifestazione pubblica del pentimento, la richiesta di perdono a Dio, la supplica per la fine delle epidemie, le preci per i medici, gli ammalati e i moribondi e il suffragio per i defunti”.
C’è comunque da pensare che il diavolo, avendo in odio l’uomo, creato, redento e amato da Dio, gioisca di questo male del Covid-19, che affligge oggi l’umanità. Soprattutto gioisce nel constatare che i fedeli, per evitare il contagio, sono stati impossibilitati a partecipare ai Sacramenti, soprattutto alla Celebrazione eucaristica e allaComunione. Noi, tuttavia, sappiamo che “tutto concorre al bene di quelli che amano Dio” (Rm 8,28).
Pertanto, se Dio, che poteva evitare questo male, l’ha permesso, vuol dire che ha un progetto di amore nei nostri riguardi, anche se noi non riusciamo a comprenderlo, e che da questo male saprà ricavarne un gran bene, così come ha ricavato il gran bene della nostra salvezza da quel grande male che fu la morte in croce del proprio Figlio» (p. 22).
In pratica, come affermava un altro grande esorcista come Don Gabriele Amorth (1925-2016): «Il demonio può vincere delle battaglie. Anche importanti. Ma mai la guerra».
Fabio Marchese Ragona (Milano, 1982), oltre che giornalista professionista è anche conduttore televisivo. Ogni domenica conduce su Tgcom24 la rubrica “Stanze Vaticane”(in onda alle ore 17) e cura l’omonimo blog. Dal 2013 segue le vicende d’Oltretevere anche per il quotidiano Il Giornale. È autore del documentario su Giovanni Paolo II, Il sorriso di Karol, vincitore di premi e riconoscimenti. Ha scritto: Potere Vaticano (Edizioni Il Giornale, 2016), Il Caso Marcinkus – Il banchiere di Dio e la lotta di Papa Francesco alle finanze maledette (Chiarelettere, 2018) e Con Edizioni San Paolo ha pubblicato: Tutti gli uomini di Francesco (2018) e I nuovi cardinali di Francesco (2019).
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Fabio Marchese Ragona Il mio nome è Satana. Storie di esorcismi dal Vaticano a Medjugorje Edizioni San Paolo Cinisello Balsamo (Milano) 2020 pp. 256 €16