da Il Corriere del Sud 17 Aprile 2019
di Andrea Bartelloni
La chimica è una materia molto legata a chi la insegna. È esperienza di molti, ti appassiona o ti annoia. Gianni Fochi ne fu appassionato tanto da farne il lavoro della sua vita e diventare insegnante alla Scuola Normale Superiore di Pisa.
Tanta la passione per questa materia che è diventato giornalista scientifico e un acuto divulgatore con al suo attivo diverse pubblicazioni. Ultima fatica il suo L’avventura periodica. Il puzzle risolto degli elementi chimici (Bietti, pagg. 140, € 14,00) che prende spunto dal centocinquantesimo anniversario della redazione della Tavola periodica degli elementi da parte del chimico russo Dmitrij Ivanovic Mendeleev (1834-1907).
Ma il volume nelle prime cinquanta pagine si spende a parlare della nascita della chimica e del suo diventare scienza con la descrizione di un mondo fatto di scoperte, di delusioni e di uomini normali con le loro debolezze e contraddizioni.
E Mendeleev rientrava perfettamente in questa categoria con, in aggiunta, una grande intuizione che lui stesso, pare, riferì di aver avuto in sogno: «Vidi in sogno una tabella dove ogni elemento trovava il suo posto. Appena fui sveglio, fissai il sogno su un pezzo di carta».
E riuscì proprio bene nel suo intento inquadrando gli elementi chimici noti fino ad allora in modo razionale, elegante riuscendo anche a prevedere elementi che sarebbero stati scoperti in seguito.
Nel mondo scientifico era forte la necessità di un inquadramento degli elementi chimici e Mendeleev ci riuscì costruendo un sistema ordinato in cui ogni elemento avesse un suo posto, secondo le proprietà fisiche e chimiche che gli erano state riconosciute sperimentalmente.
Grazie alla sua tabella del 1869, da allora in poi qualunque scienziato fu in grado di passarli in rassegna e quindi scegliere assai meglio come studiarli e impiegarli. Ma perché è così importante la Tavola periodica?
Abbiamo fatto la domanda al prof. Fochi. “Non voglio rispondere con argomenti da scienziato, cui forse, così a bruciapelo, parte dei lettori non presterebbe grande attenzione. Nel libro ovviamente ci sono, ma qui, in breve, preferisco ricorrere all’aiuto di due testimonial molto popolari nel mondo della cultura in generale. Nel 1990 il film Risvegli fu candidato all’Oscar; vi primeggiavano Robert De Niro e Robin Williams ed era tratto dal libro omonimo del neurologo scrittore anglo-statunitense Oliver Sacks. Ebbene, quando alle soglie del 2000 un intervistatore gli chiese quale fosse secondo lui la maggiore conquista del millennio che stava finendo, Sacks — un neurologo, non un chimico o un fisico — rispose senza esitazione: “La tavola periodica degli elementi”. E poi non dimentichiamo che il nostro Primo Levi ha intitolato “Il sistema periodico” uno dei suoi libri più belli. Fino a un po’ di tempo fa sistema periodico era il nome usato comunemente in italiano per la tavola degli elementi. Si badi che quel titolo di Levi non è una pura coincidenza: l’autore — lui sì era chimico — in quelle pagine crea una metafora continua tra la vita degli uomini e il comportamento (potremmo dire il carattere) degli elementi”.
Mendeleev fu uno scienziato completo che non limitò la sua ricerca ad incasellare elementi in una Tabella, lasciò un’eredità teorico-pratica molto estesa: fu tra i fondatori dell’industria petrolifera russa, introdusse il sistema metrico decimale, redasse uno studio di novecento pagine sull’industria carbonifera mineraria e siderurgica.
Si occupò anche della produzione della polvere da sparo. Il volume ha anche l’intento di aiutare i giovani che studiano la chimica insegnando qualche trucco semplice per “afferrare le regolette che governano la reattività, cioè per intuire come si formano i composti chimici, per non dover imparare a memoria un sacco di formule astruse, per sbalordire al liceo i professori dimostrando che avete capito anche quello che alcuni di loro non spiegano”.
E attenzione, la Tavola periodica potrebbe diventare in mano vostra uno strumento pericoloso, nel senso che potrebbe perfino farvi appassionare a una scienza che considerate noiosa e pesante. Un libro, questo scritto dal prof. Gianni Fochi, utile per lo studente e ricco di aneddoti, curiosità, divagazioni che lo rendono una piacevole lettura per tutti.
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Altre pubblicazioni del prof. Gianni Fochi
-“La chimica ragionata”, manuale per le scuole medie superiori, Istituto Geografico De Agostini, 1990 (fuori commercio).
– “Chimica da capire — compendio di chimica generale con brevi cenni di chimica inorganica descrittiva”, manuale a uso delle matricole universitarie, ETS (2005) e poi Edizioni della Normale.
– “Il segreto della chimica”, Longanesi, 1999 (poi in altre edizioni Longanesi e TEA); pubblicato in traduzione spagnola dalla RobinBook di Barcellona.
– “Fischi per fiaschi nell’italiano scientifico”, Longanesi, 2010.
– “La chimica fa bene”, Giunti, 2012 ed edizioni successive.