Abstract: La conversione religiosa della comunista d origini italiane Bella Dodd, l’astro nascente del comunismo americano, ma la provvidenza aveva altri piani per lei. La svolta decisiva fu un incontro: quello con il venerabile Fulton John Sheen
Il Timone n. 227 Aprile 2023
Il vescovo e l’agit-prop
Bella Dodd era l’astro nascente del comunismo americano, ma la provvidenza aveva altri piani per lei. La svolta decisiva fu un incontro: quello con il venerabile Fulton John Sheen
di Rino Cammilleri
Il venerabile Fulton John Sheen era un pastore della tempra di sant’Ambrogio: inflessibile sulla dottrina, paterno con l’umana debolezza, predicatore eccezionale (fu proprio ascoltando i sermoni di sant’Ambrogio che sant’Agostino si convertì). Sono note le sue trasmissioni prima radio e poi televisive con cui batteva ogni record di ascolti e teneva avvinti milioni di americani, anche non cattolici.
A differenza dei telepredicatori protestanti, la sua non era una esposizione apocalittica, con uso di toni drammatici e abbondanza di riferimenti all’Inferno. No, solo logica e paradossi alla Chesterton, di cui tra l’altro era amico,. E, soprattutto, un sapiente intercalare di fine umorismo, inframezzando nei punti giusti quelle battute di cui il pubblico americano è ghiotto. Uomo di profonda cultura, trovava anche il tempo di aggiungere agli impegni come arcivescovo i numerosi libri che ancora oggi istruiscono gli incerti e rianimano gli sfiduciati.
Una donna promettente
Molti quelli che dovettero a lui la conversione. Come Clare Boote Luce, poi famosa e battagliera ambasciatrice statunitense a Roma. E la meno nota (leggendo il seguito si capirà perché) Bella Dodd, la cui conversione non fu inferiore in importanza – importanza sociale e politica, intendo: dal punto di vista spirituale, infatti, hanno tutte la stessa importanza – e sulle cui tracce mi sono messo incuriosito da un articolo sull’agenzia Aletheia.org del 6.12.22. «Bella» perché era italiana e si chiamava Isabella. Per l’esattezza Maria Assunta Isabella Vissono ed era lucana di Picerno, in provincia di Potenza.
Nata nel 1904, si accorse anche lei che gli americani non amavano gli immigrati che non si sforzavano di integrarsi. A cominciare dal nome. Dei suoi tre, il secondo non era americanizzabile. Il primo si, ma lei, tendente all’ateismo, non lo prese nemmeno in considerazione. Invece, «Bella» agli americani ricordava i tempi del saloon del vecchio West. E Bella fu. «Dodd» era il cognome del marito, che mantenne anche dopo il divorzio perché sempre meglio di Vissono. Sveglia e portata agli studi, grazie ad una borsa di studio statale potè frequentare la prestigiosa Columbia University.
Si laureò in giurisprudenza e divenne avvocato, nonché docente di scienze politiche all’Hunter College di New York. In breve fu a capo della New York State’s Teacher Union, l’associazione che riuniva i docenti dello Stato. Animo battagliero e da suffragetta, nel 1932 si iscrisse al partito comunista americano (CpUsa), scalandone la cima, tanto che in dieci anni arrivò a far parte del consiglio nazionale.
Il partito come religione
Grazie all’amico Fiorello LaGuardia, sindaco di New York, riusciva ad avere tutti i congedi sul lavoro che le servivano per dedicarsi al suo vero scopo nella vita: l’attivismo nel partito. Nel 1930, nel corso di un lungo viaggio in Europa, conobbe John Dodd, col quale si sposò nello stesso anno. Durante la Guerra civile spagnola lui e lei si attivarono per spedire quanti più volontari potevano a combattere nelle file dei repubblicani. Nel 1940 lui abbandonò il tetto coniugale per imprecisate divergenze ideologiche.
Dopo aver visto il film Come eravamo, con Barbara Streisand e Robert Redford (un classico), sospetto che lui, pur comunista, a un certo punto non ne abbia potuto più del fanatismo di lei. Ancora dieci anni, anzi nove, ed ecco la mazzata finale: venne espulsa dal partito. La scusa ufficiale fu che lei, avvocato, aveva assunto le difese di un proprietario contro il suo affittuario. Un avvocato comunista dalla parte del padrone? Non sia mai. L’affittuario doveva essere anche nero, tant’è che le appiopparono della «razzista» e infine, come tutti gli epurati a sinistra, della «fascista». Il che lascia pensare che Bella fosse incappata in una delle tante purghe interne Stalin-style con cui periodicamente i comunisti rinnovano i ranghi.
La conversione
Solo che per lei il partito era tutto. La sua vita, la sua ragione di esistere e vivere. Per esso aveva rinunciato a ogni cosa, perfino a suo marito. E ora? Il senso di sbandamento, solitudine, straniamento, angoscia, delusione che deve provare qualcuno finito in tale situazione deve essere abissale. Ovviamente, i vecchi compagni le fecero il vuoto attorno. Solo che non ne aveva altri. Intanto la Stampa si era impadronita del suo caso.
Bella era stata un’esponente di sinistra molto in vista e ben nota per le sue battaglie. Nel 1951, a New York, dove lei stava, arrivò come vescovo ausiliare Fulton Sheen. Non si sa bene in quale occasione i due si incontrarono. Tra i compiti nel partito, bella Dodd aveva anche quello di infiltrare comunisti nei seminari cattolici. Perciò doveva avere qualche dimestichezza col palazzo vescovile. Ma questa volta qualcosa si era rotto e si ritrovò a singhiozzare sulla spalla del magnetico Sheen. E poi, non si sa come, in ginocchio nella cappella dove lui l’aveva portata.
Scrisse in seguito che non avrebbe saputo come e perché, ma si era inginocchiata disperata e si era rialzata con una pace profonda nel cuore. Sheen, dopo, le disse che lei aveva odiato il cristianesimo perché non lo conosceva. Era laureata, aveva il dovere di studiarlo. E così fu. Bella Dodd, sotto la guida del vescovo, compì la sua istruzione catecumenale e il 7 aprile 1952, lunedì della Settimana Santa, ricevette il battesimo dalle mani di Sheen nella Cattedrale
Un piano per sovvertire la Chiesa
Scrisse un libro, School of Darkness, nel quale spiegò come il comunismo proponeva una specie di religione della giustizia sociale che faceva presa sui semplici. E anche sui cattolici, che erano più attenti alle istanze degli ultimi. Parlò dei potentati economici, non solo americani, che finanziavano il comunismo per plasmare e soggiogare le masse, e soprattutto distruggere il cristianesimo.
Per questo ultimo scopo, secondo le direttive di Mosca, lei stessa aveva convinto «almeno 1.200 giovani» a entrare nei seminari, onde farli diventare sacerdoti e vescovi per corrodere la Chiesa dall’interno. Perché la Chiesa cattolica? Perché era la meglio organizzata anche sul piano internazionale. Quando venne convocata al Senato per riferire di queste attività, dichiarò che sapeva di almeno di quattro cardinali che in Vaticano lavoravano per il partito comunista.
Alla commissione senatoriale raccontò di come i comunisti fossero presenti in numerosi uffici legislativi del Congresso e in alcuni gruppi che fornivano consigli di settore al Presidente. Oltre alle presenze nei sindacati e nelle altre istituzioni di rilievo, naturalmente. Bella Dodd morì nel 1969, a causa di un intervento chirurgico
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Frasi, pensieri, discorsi e meditazioni (del venerabile Fulton Sheen) Libro