Corrispondenza Romana 1 Novembre 2017
di P. Paolo M. Siano
Il Grande Oriente d’Italia – Palazzo Giustiniani (GOI) è la più antica Obbedienza (Gran Loggia) massonica italiana, fondata a Milano nel 1805 all’interno della Massoneria del Supremo Consiglio del Rito Scozzese Antico e Accettato del 33° ed ultimo grado (RSAA).
Attualmente il GOI è giuridicamente indipendente dal Supremo Consiglio RSAA e amministra i Tre Gradi di Apprendista, Compagno, Maestro. Comunque molti Maestri Massoni del GOI sono anche membri del RSAA.
Pochi mesi fa, su Corrispondenza romana, ho pubblicato un breve articolo sulla formazione iniziatica ed esoterica riscontrabile nel GOI (https://www.corrispondenzaromana.it/per-il-bussante-del-grande-oriente-ditalia-iniziazione-e-gnosi/). Alcuni amici mi hanno chiesto di tornare sull’argomento dato che il 12 novembre p.v., a Siracusa, ci sarà un dibattito dal titolo Chiesa e Massoneria, così vicini così lontani? cui parteciperanno alcuni esponenti del GOI a livello nazionale, regionale e locale, l’Arcivescovo di Siracusa e il Vescovo di Noto.
Dove si vuol arrivare con quel dibattito? L’ago della bilancia penderà sul “così vicini” o sul “così lontani”? O una “via di mezzo”? È risaputo che da 50 anni si susseguono tentativi massonici ed ecclesiastici (a volte discreti e riservati, a volte espliciti e pubblici) di avviare dialoghi o forme di reciproca collaborazione… Liberi di dialogare. Ma poiché è bene sapere con chi si dialoga, è doveroso scrutare il mondo massonico.
L’ambiente laicista ed esoterico del GOI, dall’Ottocento a oggi, promuove (o, almeno, non-ostacola) tutto ciò che si oppone ai dogmi di fede e di morale della Chiesa Cattolica. Ad esempio, si pensi a: divorzio, laicismo socio-politico, scuola a-confessionale, aborto, contraccezione, Pacs, gay pride, eutanasia, forse anche il gender.
Il GOI nasce nel 1805 all’interno del RSAA. Nella Bolla di Fondazione del Supremo Consiglio del RSAA d’Italia, i fondatori massoni del 33° grado spiegano che essi costituiscono tale Supremo Consiglio anche perché in Italia «le Alte Scienze mistiche, alla cui conoscenza i Massoni aspirano ardentemente, non possono essere comunicate, né convenientemente approfondite, perché l’insegnamento non è stato ancora organizzato in Italia» (L. Sessa, I Sovrani Grandi Commendatori e breve storia del Supremo Consiglio d’Italia del Rito Scozzese Antico ed Accettato Palazzo Giustiniani dal 1805 ad oggi, Foggia 2004, p. 25).
Cosa sono quelle «Alte Scienze mistiche»? Forse un aiuto a rispondere ce lo dà il massone Francesco Brunelli († 1982) che su Rivista Massonica (GOI), n° 8 del settembre 1971, scriveva: «Negli Statuti del Grande Oriente di Francia (1804, t. I, fasc. 4, pag. 369) così è scritto: “Fra i diversi Riti di cui si sono occupati, da tempi immemorabili, i Massoni più istruiti e più convinti intimamente che la loro perseveranza nei loro lavori deve accrescere il numero delle loro conoscenze e farli pervenire alle alte scienze, il Rito degli Eletti Cohens è quello che ha conquistato il maggior numero di allievi e che conserva il segreto dei suoi misteriosi lavori con la massima accuratezza…”» (p. 432).
Gli Eletti-Cohens erano, e sono, un ordine massonico o “paramassonico” dedito alla teurgia (cf. ivi, p. 434), ossia magia “angelica” tesa a reintegrare l’Uomo nello Stato Edenico Primordiale…Sono queste le «Alte Scienze mistiche» del RSAA? Il Francesco Brunelli sopracitato (da non confondere con un omonimo massone vivente) era membro del GOI, martinista, kremmerziano, “Vescovo” Primate della Chiesa Gnostica, Gran Jerofante dell’Antico e Primitivo Rito di Memphis-Misraim (APRMM).
L’APRMM, dedito ad Alchimia, Cabala, teurgia, evocazioni, magia “egiziana”, è uno dei 5 Riti praticabili dai Maestri Massoni del GOI. Dal 1986/1988 c’è un Protocollo d’Intesa tra l’APRMM e il GOI.
Nel 1973 l’APRMM fu “risvegliato” dal Brunelli nel GOI (http://www.memphismisraim.it/id22.htm) . È bene sottolineare che l’esoterismo non riguarda solo una frangia, bensì compenetra tutto il GOI, anche se nell’APRMM esso trova una più intensa esplicazione. Vediamo alcuni brani della Costituzione del GOI promulgata il 31 marzo/1-2 aprile 2006.
Il GOI è «un Ordine universale iniziatico di carattere tradizionale e simbolico» (Art. 1). Il Grande Architetto dell’Universo è un «simbolo iniziatico» (Art. 2). Il GOI segue «l’esoterismo nell’Arte Reale» (Art. 5).
Circa l’iniziazione massonica il GOI afferma che «la qualità iniziatica è indelebile» (Art. 6). I massoni si impegnano «alla ricerca esoterica, all’approfondimento iniziatico ed alla proiezione dei valori muratori nel mondo profano», «a mantenere la discrezione sui Lavori iniziatici» (Art. 9).
Il massone «rifiuta il dogmatismo e non accetta limiti alla ricerca della verità» (Art. 9). Inoltre: «Ogni Loggia, in ciascun Grado, dedica periodicamente una tornata rituale di formazione, di esoterismo, affidandone il compito ad un Fratello preventivamente designato» (Art. 68).
La Loggia è «luogo sacro ed inviolabile» (Art. 17). Per quanto riguarda il Maestro Venerabile e il Gran Maestro, è scritto: «nell’esercizio del suo Magistero iniziatico la sua autorità è sacra ed inviolabile» (Art. 20; Art. 29).
Vediamo qualcosa dei Rituali dei Gradi Simbolici del GOI secondo l’edizione del 1998. Il candidato al 1° grado di Apprendista tiene il ginocchio destro scoperto e il piede sinistro scalzo «per rimarcare il contatto con l’elemento Terra e simboleggiante, con l’andatura claudicante, le difficoltà del cammino di Rigenerazione (Palingenesi)» (p. 35).«Viene precisato che l’Iniziazione deve effettuarsi sotto il Triangolo Sacro formato dall’incontro, sul capo dell’Iniziando, della Spada Fiammeggiante, simbolo del potere iniziatico del Maestro Venerabile, con le spade dei Sorveglianti» (p. 35).
L’Iniziazione comincia nel Gabinetto di Riflessione, uno stanzino angusto e oscuro, simbolo della Terra, dove avviene la morte simbolica cui seguirà «una rinascita, alla Vera Luce spirituale» (p. 37). Il Maestro Venerabile dice tra l’altro al candidato: «La spada che è puntata in direzione del vostro cuore, sempre pronta a punire gli spergiuri, è simbolo del rimorso che vi torturerà se tradirete questa Istituzione Iniziatica della quale volete entrare a far parte, o se ne aveste chiesto l’ammissione allo scopo di servirvi della Libera Muratoria per ottenere vantaggi sociali od economici» (p. 43).
Al 2° grado (Compagno), in Loggia, nel lato di settentrione, c’è «un quadro con la scritta: MOSÉ – PLATONE – ERMETE TRISMEGISTO – PITAGORA – PARACELSO» (p. 71). Il candidato legge ad alta voce quei nomi. Poi il Maestro Venerabile gli dice, tra l’altro: «I nomi che avete letto simboleggiano la continuità, attraverso i tempi, della Tradizione Iniziatica» (p. 77). Mosé, Platone, Ermete Trismegisto (a cui si collega la gnosi e la magia dell’Ermetismo), Pitagora sono personaggi noti. Ma chi è Paracelso? È il medico Philippus Theophrastus di Hohenheim (1439-1541), detto Paracelso, mago rinascimentale, esperto di alchimia, astrologia (cf. F. Hartmann, Il mondo magico di Paracelso, Edizioni Mediterranee, Roma 1982).
Facile intuire i contenuti della Tradizione Iniziatica. Non esamino la Leggenda di Hiram del Terzo Grado di Maestro Massone. Ci vorrebbe un articolo a parte. Intanto bastano questi pochi e inoppugnabili dati per far capire che massoni & cattolici sono «così vicini» geograficamente ma «così lontani» spiritualmente. Da un lato la Fede, dall’altro la Gnosi.
Nel dibattito di Siracusa, saranno affrontati temi come l’Esoterismo, la Gnosi, l’Iniziazione dei primi Tre Gradi e degli Alti Gradi? Oppure ci si limiterà a parlare dell’anticlericalismo risorgimentale, della stagione conciliare del Dialogo, del superamento di reciproche “incomprensioni” per cooperare al bene dell’Uomo, della Società, dell’Ambiente, ecc.? Attendiamo vigilanti.