La verità sull’8 marzo delle donne

mimosaLaRepubblica.it, 7 marzo 2009

Anche le femministe in un libro riconoscono che l’8 marzo è una festa “inventata”…

di Silvana Mazzocchi

Se, nella parigi del Fronte popolare si distribuivano i mughetti, nel 1946 quando l’Udi, l’Unione donne italiane, si trovò a organizzare il primo 8 marzo dell’Italia libera, le partecipanti alla discussione decisero di optare per le gialle mimose.

“A noi giovani romane vennero in mente gli alberi coperti di fiori gialli… pensammo che quel fiore era abbondante e, spesso, disponibile senza pagare…”, recita tra l’altro la testimonianza di Marisa Rodano, una delle tante voci raccolte nel bel volume 8 marzo, una storia lunga un secolo, in cui Tilde Capomazza (femminista e programmista televisiva) e Marisa Ombra (ex partigiana e presidente, negli anni Settanta, dell’editrice di Noi donne) ricostruiscono un secolo d’impegno femminile, restituendo dignità e adeguata importanza a una data troppo spesso ridotta a puro rito consumistico.

Il libro, già uscito nel 1987 con il titolo: Storie, miti e riti della giornata internazionale della donna per la casa editrice di nicchia Utopia e presto andato esaurito, esce ora per Jacobelli con una nuova edizione impreziosita dal Dvd originale, (anche questo introvabile fin dal 1988), che intreccia rare immagini storiche con le interviste e le testimonianze di alcune protagoniste della politica italiana degli ultimi cinquant’anni. Un documento molto utile per comprendere il vero significato dell’8 marzo e, dunque, per incentivare l’indispensabile passaggio di memoria tra le generazioni.

E’ ricco di notizie e di ricostruzioni storiche il lavoro di Capomazza e Ombra. E, già all’epoca, fece scalpore soprattutto una scoperta: il fatto che non fosse in realtà basata su alcun dato certo la convinzione comune che Clara Zetkin, nel 1910, avesse scelto l’8 marzo per ricordare le operaie americane morte due anni prima durante un incendio avvenuto nel corso di uno sciopero.

E come, invece, fosse provato da una ricca documentazione che, a fissare il giorno delle donne all’8 marzo, fosse stata la Conferenza internazionale delle donne comuniste nel 1921 “per ricordare una manifestazione di donne con cui si era avviatala prima fase della rivoluzione russa”.