La verità scoperta: lo scandalo delle scuole residenziali in Canada

Tradizione Famiglia Proprietà newsletter 4 Ottobre 2024

di Edwin Benson

Il 30 maggio 2021, le bandiere canadesi sono state abbassate a mezz’asta, in segno di lutto. Rimasero in quella posizione per cinque mesi, fino al 9 novembre. Questo dolore nazionale senza precedenti ha accompagnato la “scoperta” di centinaia di tombe di bambini vicino alle “Scuole residenziali indiane (IRS)”.

Le “scuole residenziali indiane”, chiuse da tempo, erano gestite da organizzazioni religiose, al 60% cattoliche. Pertanto, le rivelazioni hanno provocato un torrente di diffamazione anticristiana. Come risultato, nel febbraio 2024, oltre un centinaio di edifici ecclesiastici sono stati bruciati o vandalizzati.

Ma era un grave errore. Lo studio “Gravi Errori: Come i media ci hanno ingannati- la verita sulle scuole residenziali” (Grave Errors: How the Media Misled Us – And the Truth About Residential Schools) analizza il modo in cui governo e media hanno gestito malevolmente la crisi di queste scuole.

Un dramma politico internazionale

Il marcio è iniziato dall’alto. Il primo ministro (di sinistra) Justin Trudeau ha rilasciato una dichiarazione ufficiale il 24 giugno 2021. “I risultati di Marieval e Kamloops [sedi di due delle scuole] sono parte di una tragedia più grande. Sono un vergognoso promemoria del razzismo sistemico, della discriminazione e dell’ingiustizia che i popoli indigeni hanno affrontato – e continuano ad affrontare – in questo Paese”.

Justin TrudeauSommandosi al Partito Liberale di Trudeau, Erin O’Toole, allora leader del Partito Conservatore, e Jagmeet Singh, leader del Nuovo Partito Democratico (NDP), hanno fatto eco a simili sentimenti.

Il Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani si è unito all’offensiva, condannando la “violazione dei diritti umani su larga scala”. Papa Francesco ha compiuto un “pellegrinaggio penitenziale” in Canada. La sua dichiarazione disonora il modo in cui “le politiche di assimilazione e di affrancamento, che comprendevano anche il sistema delle scuole residenziali, sono state devastanti per le popolazioni di queste terre…. Come anche attraverso il sistema delle scuole residenziali le vostre lingue e culture sono state denigrate e soppresse; come i bambini hanno subito abusi fisici, verbali, psicologici e spirituali; come sono stati portati via dalle loro case in giovane età, e come questo ha influenzato in modo indelebile le relazioni tra genitori e figli, nonni e nipoti”.

Anche i comunisti di Pechino hanno fatto da cassa di rissonanza: “Storicamente, il Canada ha derubato gli indigeni della terra, li ha uccisi e ha sradicato la loro cultura”.

Un po’ di storia

Dopo l’indipendenza del Canada nel 1867, i trattati con le “Prime Nazioni” indiane affidarono la responsabilità dell’istruzione dei bambini indiani al governo centrale. Di solito, il governo istituiva scuole diurne nelle “riserve” indiane.

Tuttavia, alcune popolazioni indiane erano ampiamente disperse. Verso il 1880, il governo decise a malincuore di creare un sistema di IRS regionali. (1) Fornire alloggio e pasti ai bambini costava meno che mantenere centinaia di scuole diurne per poche manciate di studenti in aree molte remote.

Il governo ha stipulato un contratto con organizzazioni religiose per gestire le scuole. Come sottolineano Tom Flanagan, professore emerito dell’Università di Calgary, e Brian Giesbrecht, giudice in pensione della Corte Provinciale del Manitoba, “la decisione del governo federale di gestire le scuole in tandem con le chiese era in gran parte basata sui costi. Il programma delle scuole residenziali è sempre stato molto costoso per una nazione enorme dal punto di vista geografico, ma piccola dal punto di vista della popolazione e delle entrate”.

Grave Errors confuta le incendiarie accuse lanciate dai politici, da esponenti delle cosidette “Prime Nazioni” e dagli accademici di sinistra da quando è emersa la storia di Kamloops. Si tratta di uno studio molto documentato. Per darne un’idea, questa recensione presenterà le risposte ad alcune delle affermazioni infondate, stampate in corsivo.

Razzismo, discriminazione e ingiustizia

(Le IRS) Sono un vergognoso promemoria del razzismo sistemico, della discriminazione e dell’ingiustizia che i popoli indigeni hanno dovuto affrontare”, ha affermato il Primo Ministro Justin Trudeau.

Numerose prove dimostrano che le scuole e il personale dell’IRS hanno lavorato secondo le migliori tradizioni dei loro ordini e delle loro professioni.

“Le suore… si prendevano cura degli studenti come se fossero i loro figli”. Questa fu la testimonianza di Leonard Marchand (1933-2016), il primo indiano eletto al Parlamento canadese o a far parte del Gabinetto del Primo Ministro. Era anche un diplomato della Kamloops School. Poco prima della sua morte, insistette: “Non sono mai stato maltrattato e non ho mai sentito di nessun altro che sia stato maltrattato nella scuola di Kamloops. [I sacerdoti, le suore e i fratelli] si preoccupavano veramente di noi e tutti facevano il loro dovere nei nostri confronti come ritenevano opportuno”.

Genocidio e genocidio culturale

“Erano istituzioni progettate per perpetuare un genocidio” ha sostenuto Jagmeet Singh del NDP.

L’accusa di genocidio implica lo sterminio deliberato di tutti i membri di un gruppo etnico definibile. Non c’è stato alcun atto di questo tipo. Anzi, le popolazioni indigene sono aumentate costantemente. Quando il Canada divenne indipendente nel 1867, la popolazione era stimata tra i 110.000 e i 140.000 abitanti. Nell’ultimo censimento (2021), il numero è salito a 1,8 milioni, con un aumento del 1.200% in un secolo e mezzo.

Come si sa, quando le prove di un vero e proprio genocidio non ci sono, gli esponenti della sinistra passano spesso a usare il termine “genocidio culturale”. Non potendo uccidere il popolo, gli oppressori si accontentano di sterminare la sua cultura.

Questa teoria non tiene conto del fatto che spesso e volentieri le persone assumono caratteristiche di altre culture, niente di più frequente da verificare ovunque

“Questo è il problema di considerare la distruzione della cultura come un genocidio, che esiste la natura fluida della cultura e la tendenza umana ad adottare aspetti culturali da altri gruppi”.

Perpetuare le lingue indigene

Tuttavia, le scuole di IRS hanno mostrato una notevole sensibilità culturale e tale tendenza è più facilmente riscontrabile nell’area del linguaggio.

“Gli studenti delle scuole residenziali avevano molte più probabilità di mantenere le loro lingue tradizionali rispetto ai bambini indigeni che frequentavano altri tipi di scuole”.

Tale mantenimento non è stato un caso né il risultato di una resistenza ostinata degli studenti alla lingua inglese. Gli Oblati di Maria Immacolata pubblicarono libri e opuscoli nelle lingue indigene, considerandoli una componente necessaria del loro lavoro spirituale.

“La conoscenza delle [lingue native] era fondamentale per ottenere il rispetto [degli studenti], per convertirli al cattolicesimo o per educarli meglio alla fede”.

In effetti, le scuole hanno incoraggiato i bambini a celebrare le loro culture native. “È sempre più evidente che i bambini parlano e cantano nella loro lingua madre durante gli eventi scolastici”.

Alcuni membri delle scuole dell’IRS erano abili linguisti. “Padre Le Jeune adattò la pronuncia delle parole del gergo Chinook in una forma scritta…. Impartì queste conoscenze ai compagni Oblati e al capo Louis Clexlixqen. Nel 1891 lanciò anche un periodico intitolato Kamloops Wawa (“Echi di Kamloops”), scritto sia in chinook che in inglese”. Il periodico continuò a essere pubblicato per oltre vent’anni e poi sporadicamente per un altro decennio.

Sepolti e persi?

“Duecento quindici bambini sono stati sepolti dalla loro scuola e persi per decenni” ha asserito Erin O’Toole, leader dei conservatori.

Il numero 215 ricorre spesso nelle notizie. Gli articoli iniziali riportavano questa cifra come numero stimato di studenti presumibilmente sepolti in una fossa comune presso l’IRS di Kamloops. Alla fine, gli “esperti” hanno affermato che un totale di oltre 2.600 studenti giaceva sepolto vicino a diverse scuole residenziali. Tuttavia, nei tre anni successivi alla pubblicazione delle prime notizie, non è stata individuata alcuna tomba di questo tipo.

Alcuni studenti sono stati sepolti vicino alle scuole in cui sono morti. A volte le IRS fungevano anche da chiese parrocchiali e includevano cimiteri nel cortile, come tante chiese dell’America e dell’Europa settentrionali. Tuttavia, altre volte, tali sepolture avvenivano nei cimiteri dei villaggi vicini. Tuttavia, le voci che hanno sparso recentemente di sepolture di massa non registrate si sono rivelate completamente inventate.

“Sophie Pierre, ex capo della St. Mary’s Band, ha osservato: “Non c’è nessuna scoperta, già sapevamo che era lì, che era un cimitero. Il fatto che ci siano tombe in un cimitero non dovrebbe essere una sorpresa per nessuno”.

Hanno supposto che un numero così elevato di tombe non segnate sia un segno di un crimine. Questa supposizione è falsa per due motivi. In primo luogo, le popolazioni indigene non avevano la tradizione di segnare le tombe. Tuttavia, in passato molte di queste tombe erano contrassegnate da piccole croci di legno. Questi segni si deterioravano rapidamente e poche famiglie li sostituivano.

Consultazione dei registri

Nessuno dovrebbe interpretare questi fatti come se nessuno tenesse un registro dei luoghi di sepoltura individuali. Gli altri studenti che avevano la sfortuna di morire all’interno o nelle vicinanze della scuola venivano portati nei loro villaggi d’origine per essere sepolti.

“Le scoperte di Nina Green, ricercatrice indipendente, indicano che la maggior parte dei circa 500 decessi è avvenuta in ospedali sotto controllo medico. I certificati di morte, spesso firmati dai genitori, dai medici o dagli ufficiali degli Affari Indiani, confermano che la maggior parte di essi è stata inumata nei cimiteri delle loro riserve”.

Non ci sono stati omicidi accertati durante gli ottantotto anni di attività della scuola di Kamloops.

“Le sepolture di 215 studenti… avrebbero certamente catturato l’immaginazione degli studenti che vivevano tutto il giorno nelle vicinanze e avrebbero avuto la storia impressa nella loro memoria…. Tuttavia, nessuno dei 45 studenti intervistati che vivevano nella residenza ha menzionato tali tombe”.

Difetti minori

Come tutti gli sforzi umani, Grave Errors è imperfetto. I redattori sottolineano che hanno dovuto assemblare il libro in fretta e furia, perché c’erano indizi che avrebbero potuto utilizzare le leggi canadesi sulla “disinformazione” per censurare i dubbi che esso solleva sulla marea di accuse. Il negazionismo è, dopo tutto, uno dei grandi peccati dei dogmi della libertà di parola.

La fretta ha avuto due conseguenze spiacevoli.

Innanzitutto, Grave Errors è una raccolta di saggi originariamente pubblicati in varie riviste e siti web, il che comporta molti passaggi ridondanti. Come è prevedibile, alcune parti del libro sono vere e proprie pagine di svago, mentre altre possono risultare un po’ noiose.

Il secondo problema riguarda la meccanica del libro. Un indice sarebbe utile. Purtroppo, Grave Errors non ne contiene uno. Anche l’indice si limita a elencare i saggi, omettendo i numeri di pagina in cui ciascuno di essi inizia.

Significato duraturo

È chiaro che le informazioni presentate in Grave Errors interessano soprattutto chi studia la condotta del governo canadese con le popolazioni indigene. Tuttavia, il libro merita un pubblico molto più ampio giacché espone il largo intreccio d’interessi tra ideologi, politici e mezzi di informazione.

I media hanno due tipi di storie preferite: quelle con i cadaveri e quelle con forze conservatrici cattive. I racconti sulle sepolture segrete indiane combinavano entrambe le cose. S’ipotizzava un omicidio di massa ai danni di bambini indifesi da parte di preti e suore morti da tempo. I giornalisti radicali (e i loro alleati politici) si sono accalcati intorno a questo pseudo-scandalo. Poi, quando le prove non si sono materializzate, l’hanno semplicemente spedito nel “buco della memoria”, ignorando i danni provocati della loro corsa collettiva al giudizio demonizzante.

Si spera che un giorno appaia una narrazione ben organizzata di tutta questa triste vicenda. Tuttavia, le storie di prima qualità sono processi lunghi. Nel frattempo, Grave Errors fornisce un servizio essenziale.

Note

1) Scuole simili, gestite dalla Chiesa, esistevano da generazioni, alcune fin dal 1600.

Fonte: Return to Order, 21 Settembre 2024. Traduzione a cura di Tradizione Famiglia Proprietà – Italia.

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