L’antisemitismo è una notizia solo quando di destra

Newsletter di Giulio Meotti 28 Gennaio 2022 

300.000 ebrei via dall’Europa in pochi anni, dozzina di uccisi e nascondono i simboli. Per colpa di chi? I nuovi persecutori non gridano “Heil Hitler” o tanto meno “No Pass”, ma “Allahu Akbar”

di Giulio Meotti

Se un corteo di No Vax espone i simboli della deportazione ebraica o un gruppo di neofascisti omaggia la svastica, l’indignazione inizia subito a girare a pieno ritmo sui tg, le prime pagine dei giornali e i social (nessuno scandalo per la stella gialla indossata dai musulmani di Parigi). Fenomeni folcloristici di degenerazione di una società.

Se invece, come ieri a Londra, una “risorsa”, un figlio del multiculturalismo, pesta a favore delle telecamere due anziani ebrei il Giorno della memoria, va da sè che nessuno (o quasi) se li fili. Lo sanno tutti, ma è come se ci fosse una coazione a mentire: l’unica vera minaccia esistenziale agli ebrei europei non viene dai rigurgiti neonazisti, ma dal fondamentalismo islamico. 12 ebrei sono stati assassinati in Francia dal 2012 e tutti per mano degli estremisti musulmani.

Parlando a Le Point, Pinchas Goldschmidt, il presidente della Conferenza dei rabbini europei che non lesina certo critiche alla destra, alla domanda se si senta più al sicuro per strada, a Mosca, dove vive, o a Parigi o Bruxelles dove va regolarmente, ha risposto: “Mi sento molto più al sicuro a Mosca. Tanto più che sono stato personalmente aggredito a Bruxelles.

Ho incontrato tre mesi fa a Dubai, negli Emirati Arabi Uniti, ebrei che si sono trasferiti lì perché si sentono più al sicuro che a Parigi o Bruxelles. In un paese arabo!”. Poi Goldschmidt ha sciorinato numeri impressionanti: “Alcuni anni fa, in Europa erano rimasti 1,6 milioni di ebrei. Oggi quel numero è diminuito di almeno 300.000”.

Prendiamo la Svezia. Gli episodi antisemiti hanno rappresentato il 27 per cento di tutti i crimini di odio religioso nel 2021 in Svezia, dove gli ebrei costituiscono lo 0,1 per cento della popolazione. Da chi sono aggrediti? Skinhead? La sinagoga di Trondheim è diventata uno degli edifici più protetti di tutta la Norvegia e gli ebrei vivono sotto assedio nella città svedese di Malmö, dove i bambini ebrei giocano dietro un vetro antiproiettile. Chi li assedia? A Marsiglia, il leader della comunità ebraica ha esortato gli ebrei, per la loro sicurezza, a evitare di indossare in pubblico simboli ebraici, come ha chiesto di fare agli ebrei tedeschi il Commissario del governo Merkel per la lotta all’antisemitismo. Quali sguardi rifuggono?

Da chi sono scappati i 300.000 ebrei d’Europa? Da chi nascondono i propri simboli? Contro chi alzano barriere e mettono telecamere di fronte alle sinagoghe? Contro i fanatici del Quarto Reich o del Califfato? 

Notizia di pochi giorni fa che 3.500 ebrei sono fuggiti dalla Francia verso Israele nel solo 2021, mille in più dell’anno precedente. Chi ha spinto loro a fare le valigie e cambiare vita? Quei cattivoni reazionari che sostengono il saggista ebreo Eric Zemmour? “L’antisemitismo è una delle modalità dell’islamismo diffuso nella società”, ha detto con non poco coraggio Malek Boutih, l’ex deputato socialista e già presidente di Sos Racisme.

Lettere di minacce di morte recapitate nelle case degli ebrei, aggressioni spicciole e quotidiane per strada, metà del contingente militare francese stanziato a presidiare i 700 siti ebraici, bombe molotov contro i negozi kosher, quartieri ebraici che si spopolano, sinagoghe che vanno deserte… A causa di chi? I nostalgici di Vichy? Il giornalista israeliano Zvika Klein si è messo una kippah e, munito di telecamera, è andato in giro per le banlieue parigine. A malapena Klein è uscito vivo.

SullObserver, il rabbino Shmuley Boteach ha raccontato invece come vivono oggi gli ebrei in Olanda. “Eravamo in piedi fuori, parlando innocentemente dopo i servizi rituali, quando la guardia di sicurezza si avvicinò per la seconda volta e ci disse di disperderci. ‘Non è sicuro riunirsi qui’. Benvenuti in Europa, dove anche soltanto stare in piedi fuori da una sinagoga può costarti la vita”.

In un articolo titolato “Jüdenrein Europe”, Joel Kotkin ha scritto che tutti i dati disponibili mostrano che l’odio anti-ebraico continuerà a diffondersi in tutta Europa e che ciò potrebbe significare la fine della presenza ebraica nel continente: “Per millenni, dopo la distruzione del Secondo Tempio e l’inizio della diaspora, l’Europa ha ospitato la maggior parte degli ebrei del mondo. Questo capitolo della storia è chiuso. Gli ebrei continuano a fuggire dal continente e alla fine del secolo tutto ciò che resterà della loro presenza saranno i cimiteri ebraici”.

Tutti sanno quello che sta succedendo e tutti conoscono la storia dell’ebreo canarino della miniera, ma l’onestà intellettuale oggi è la merce più rara e negheremo la realtà anche quando finiremo a terra come l’uccellino.

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