(da Totus Tuus)
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«Se si considera l’uomo in sé stesso, se lo si isola da tutte queste macchine ingegnose e potenti, lo si ritrova altrettanto debole, inquieto, agitato, roso da desideri insoddisfatti: le sue miserie, i suoi tormenti, i suoi timori, le sue aspirazioni, le sue disillusioni ed i suoi avvilimenti, son rimasti gli stessi»
«Il potere di governar sé stessi è una forza vitale creatrice, non un letale strozzamento della libera esplicazione delle vitali energie»
«La nostra civiltà nostra, prevalentemente rivolta a soggiogare la natura esterna, ha perso la cura della personalità: il «governo della materia» ci ha fatto dimenticare il «governo di noi stessi».
Per i direttori di spirito: il testo ha valore e solidità assai maggiore di quelli proposti oggi nei seminari.