Le origini del capitalismo nel Medioevo (e non dalla Riforma)

Unione Cristiani Cattolici Razionalisti (UCCR) 17 Gennaio 2025

Quando nasce il capitalismo? Con la Riforma, come disse Max Weber o nel Medioevo cattolico? Un nuovo studio accademico analizza gli inventari del Capitalo Vaticano suggerendo che le origini del capitalismo vadano individuate già nel 1300.

la redazione

Le origini del capitalismo? A Roma, nel Medioevo cattolico.

Il capitalismo non fu affatto secondario all’ascesa della civiltà occidentale, d’altra parte persino Karl Marx scrisse che il capitalismo «ha creato forze più massicce e colossali di tutte le precedenti generazioni messe assieme» (1)

Purtroppo in ambito popolare è ancora viva la tesi di Max Weber, secondo cui il capitalismo ebbe origine dalla Riforma protestante ma in ambito accademico le cose stanno diversamente.

Lo si evidenzia ancora una volta da un testo altamente accademico e specialistico (non proprio rivolto al grande pubblico) di Etienne Hubert, membro responsabile del Centro nazionale di ricerca scientifica e già direttore della Scuola di studi superiori in scienze sociali di Parigi.

In titolo è Anatomia di un documento. Scrivere le case di S. Pietro in Vaticano a metà Trecento (Viella 2024), studio dedicato allo sviluppo delle scritture amministrative in ambito ecclesiastico e alla capacità di razionalizzazione gestionale delle proprietà fondiarie e immobiliari nell’economia medievale.

Lo studi sugli inventari del Capitolo Vaticano

Hubert analizza in particolare gli inventari dei beni del Capitolo di San Pietro, nato nel XI secolo per garantire la cura liturgico-sacramentale della Basilica di San Pietro in Vaticano.

Lo studio degli inventari è una pratica di crescente interesse da parte degli storici moderni perché permette di comprendere l’amministrazione delle proprietà ecclesiastiche e secolari.

La storica Marina Montesano, docente all’Università degli Studi di Messina, ha osservato anche che l’autore analizza in particolare un inventario del 1350, realizzato durante il secondo Giubileo del 1350.

Nel documento si registrarono beni mobili e immobili ma si proponeva anche una proiezione delle future tendenze economiche. Un approccio, sottolinea il ricercatore francese Hubert, il carattere innovativo del Capitolo Vaticano.

Lo studioso francese evidenzia due tipologie con cui il Capitolo Vaticano entrava in possesso dei beni immobili. Innanzitutto tramite donazioni e lasciti, e poi con acquisti di investimento.

Per quanto riguarda le donazioni testamentarie, emergono oltre 100 donazioni di case romane tra la fine del XIII e l’inizio del XV secolo. Questo garantì al Capitolo una vasta distribuzione geografica delle sue proprietà ma soprattutto le grandi capacità di amministrazione e gestione economica.

Le origini del capitalismo nel Medioevo

Giustamente Marina Montesano si domanda: «Che la nostra concezione delle origini del capitalismo debba farsi più ampia?».

Questa è propriamente la tesi del grande sociologo statunitense Rodney Stark.

Come abbiamo accennato (ma anche ricordato recentemente recensendo l’ultimo libro di Federico Rampini), la tesi ampiamente diffusa del sociologo tedesco Max Weber, secondo cui il capitalismo occidentale deriverebbe dalla Riforma protestante, è ampiamente screditata in ambito accademico, seppur resista a livello popolare.

Il motivo è anche “colpa” della Controriforma cattolica, scrisse (il non cattolico) Stark, in quanto «la nuova enfasi sull’ascetismo» sembrò porre la Chiesa contro il commercio e i sistemi bancari, tanto che «si è potuto erroneamente affermare che il protestantesimo aveva dato via al capitalismo, mentre invece il capitalismo era già pienamente sviluppato in Europa molti secoli prima che Lutero nascesse» (2).

Invece già dal IX secolo, le proprietà terriere monastiche erano implicate in forme avanzate di attività commerciali che «generarono un sofisticato sistema bancario all’interno di un libero mercato in via di sviluppo, dando così forma a un capitalismo in tutta la sua gloria» (3).

A conferma dell’origine del capitalismo nel Medioevo, Lester K. Little, professore emerito di Storia medievale allo Smith College di Northampton, ha osservato a sua volta che nel XIII secolo tutti i principali teologi cattolici avevano già discusso a fondo «sui principali aspetti del capitalismo emergente».

Ne emersero «concezioni generalmente favorevoli, in netto contrasto con gli atteggiamenti che avevano dominato per sei o sette secoli fino alla generazione precedente». (4).

(1) K. Marx, Manifesto del partito comunista, 1848

(2) R. Stark, Il trionfo del cristianesimo, Lindau 2012, pp. 429, 430

(3) R. Stark, Il trionfo del cristianesimo, Lindau 2012, p. 321

(4) L.K. Little, Religious Poverty and the Profit Economy in Medieval Europe, Cornell University Press 1978, p. 181