Liturgia, la prima Messa verso il popolo

Abstract:  Liturgia, la prima Messa verso il popolo e altre innovazioni liturgiche che portarono al Novus Ordo Missae del 1969 non furono conseguenza esclusiva del Concilio Vaticano II, tali innovazioni si erano già diffuse negli anni ‘30, attraverso le correnti neo-moderniste infiltrate in ampi settori dell’Azione Cattolica. Ecco, per esempio, la descrizione della prima Messa versus populum celebrato in Brasile nel 1933, 

Tradizione Famiglia Proprietà n.98 Giugno 2023 

1933: la prima Messa “versus populum”

Dom Clemente Isnard

Contrariamente a un’idea assai generalizzata, secondo cui le innovazioni liturgiche che portarono al Novus Ordo Missae del 1969 furono conseguenza esclusiva del Concilio Vaticano II, tali innovazioni si erano già diffuse negli anni ‘30, attraverso le correnti neo-moderniste infiltrate in ampi settori dell’Azione Cattolica. Ecco, per esempio, la descrizione della prima Messa versus populum celebrato in Brasile nel 1933, descritta da un partecipante, poi ordinato vescovo, figura centrale del progressismo liturgico brasiliano: mons. Clemente Isnard, OSB. Descrivendo un ritiro spirituale per pochi “iniziati” tenutosi in una fasenda vicino a Rio de Janeiro nel luglio del 1933, egli racconta:

“Nella sala principale, egli [Dom Martinho Michler, OSB] preparò un altane per la celebrazione della Messa. Ma, con nostra grande sorpresa, invece di accostare il tavolo alla parete, lo collocó al centro della sala, disponendo poi le sedie in semicircolo, dicendo che stava per celebrare di fronte a noi. Fu la prima Messa celebrata in Brasile di fronte al popolo! Nel salotto di una vecchia fazenda di Rio de Janeiro! Dom Martinho fece tutto ciò con naturalezza, ma in quel momento compiva in noi una rivoluzione, rompeva un tabù, obbligandoci a seguirlo negli altri passi che ci avrebbe fatto fare. Ci fù un’altra novità. La Messa fu dialogata. In latino, ovviamente. Tutti pregammo, per la prima volta, le parti che competevano al coro e ai cantori. Fu un colpo di fulmine! Era la prima volta in Brasile che, fuori da un convento benedettino si dialogava la Messa” (1).

Trent’anni dopo, ormai vescovo di NovaFriburgo, mons. Isnard raccontò questo episodio:

“Ricordo questa scena dopo la prima sessione del Concilio. La mattina del 4 dicembre 1963 stava per essere promulgata la Costituzione Sacrosantum Concilium sulla liturgia. (…) Mentre, commosso, attraversavo il portone della basilica di S. Pietro, incontrai provvidenzialmente l’abate Dom Martinho Michler, OSB. Ci siamo abbracciati e ci siamo congratulati. Tutto quanto egli insegnava nel lontanissimo 1933, la sua visione della liturgia nella vita della Chiesa, tutto era stato incorporato nel testo che stava per essere approvato da 2147 vescovi contro quattro, e poi promulgato dal Santo Padre. Le dottrine allora condannate come ‘liturgicismo’ stavano per essere canonizzate dalla Costituzione Conciliare!

“Non credo che quella mattina il cardinale Benedetto Aloisi Masella si ricordasse delIa prefazione che aveva scritto al libro di Plinio Corrêa de Oliveira (…)  Era per noi un giorno di gioia e di vittoria. (…)

“Oggi, quei supercattolici di allora sono sull’orlo dello scisma [sic] mentre quelli accusati di eresia vedono invece le loro dottrine canonizzate da un Concilio ecumenico” (2)

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(1) Josè Ariovaldo da Silva, OFM, O Movimento Litùrgico do Brasil – Estudio Historico, Vozes, Pertòpolis 1983, p.42. 

(2) Bernanrdo Botte, OSB, O Movimento Litùrgico – Apêndice de D. Clemente Isnard, OSB, Ed. Paulinas, Sao paulo 1978, pp.230,223

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Per approfondire:

Lo sai che Gesù stesso istruì gli apostoli sulla liturgia? Ecco perché l’uomo non può creare Messe per i suoi gusti