elaborato da un lancio dell’agenzia AFP – France Press del 19/05/2016
Era una promessa elettorale della campagna che aveva suscitato numerose critiche. La regione Ile-de-France ha adottato, il 19 maggio la proposta presentata dalla sua presidente Valérie Pécresse (Les Repubblicaines, LR) di finanziare test della saliva per individuare l’eventuale consumo di droghe, nonchè dei test etilici per i liceali della regione, sì da poter lottare contro le dipendenze, “fonte di cattiva resa scolastica”. “C’è un andazzo in Ile-de-France, è la cattiva resa scolastica. Alla radice di questo andazzo, possiamo individuare questi motivi: dipendenze, droga, alcool e i videogiochi, che sono una ulteriore forma di dipendenza”, ha detto Pécresse lo scorso 25 aprile.
Malgrado l’opposizione della sinistra e l’astensione del Front National (FN), la regione chiederà ad ogni istituto scolastico “di stabilire una diagnostica sul consumo di sostanze che creano dipendenze” e di identificare gli eventuali traffici nei pressi dei licei. Per i presidi che vi aderiranno, i test saranno “utili strumenti di diagnostica”, fatti rispettando il segreto medico, e i cui risultati individuali non saranno comunicati ai presidi ma solo alle famiglie, o agli stessi liceali se maggiorenni.
Il 10% dei giovani della regione fuma più di uno spinello al giorno
La regione ha ugualmente adottato un provvedimento con cui sarà possibile individuare consumi di droghe grazie all’analisi delle acque usate dai licei, “tutto in forma anonima” che darà “una visione chiara ed obiettiva” del consumo in ogni liceo, ha spiegato il gruppo MoDem che ha presentato l’emendamento. Un eletto dell’Union des démocrates et indépendants (UDI) ha distribuito dei test salivari agli eletti dell’emiciclo, partendo dal presupposto statistico che 17 di loro dovrebbero essere fumatori regolari di cannabis, e 8 in forma quotidiana. Questo consigliere ha proposto di eseguire il test sugli eletti dei Verdi (EELV), il cui ha gruppo ha denunciato una “stigmatizzazione”. “Ma io non ho detto che voi siete risultati positivi”, ha replicato questo consigliere.
“Il 10% dei giovani dell’Ile-de-France fuma più di uno spinello al giorno” ha affermato Agnès Even, vicepresidente incaricata all’educazione, affermando che non si trattava “di un politica di sospetto ed accusa, ma di una politica di prevenzione”. Il Front National ha denunciato che si trattava di “fumo”. Il Fronte di sinistra ha deplorato una “stigmatizzazione caricaturale”, e il Partito Socialista (PS) “le prove di una cortina di fumo sui test salivari” e “le funzioni di polizia concesse ai presidi”. “Non sarà un meccanismo per creare reati penali, ma un meccanismo di prevenzione e protezione”, ha detto dal suo canto il gruppo LR. L’UDI ha salutato “il coraggio di affrontare un argomento tabu’”.