(tratto da: Totustuus.it)
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Nel 1976 si era agli inizi della legalizzazione dell’aborto procurato nel mondo. Anche se in Italia tale pratica era ancora reato, i cattolici intuivano la necessità di prepararsi a una guerra che sarebbe presto scoppiata: l’handbook dei coniugi Willke fu il primo libro – meglio: strumento culturale – che fu diffuso in Italia..
Due anni dopo arrivò la terribile legge n. 194 frutto della suicida logica del “cedere qualcosa per non perdere tutto”, tipica dei politici sedicenti cattolici. Nel 1981, al referendum contro la 194 (perso per l’inazione del partito che allora deteneva la maggioranza in Parlamento e il silenzio di buona parte dell’episcopato) solo la voce tuonante di San Giovanni Paolo II, l’inattesa opposizione all’aborto di un piccolo partito all’opposizione e il libro dei coniugi Willke furono di aiuto al manipolo di coraggiosi che spesero giorni e notti in conferenze, volantinaggi, affissione di manifesti.