Gemellaggio tra Iglesias e Pisa
di Andrea Bartelloni
Venerdì 14 agosto il tratto più significativo del percorso lungo le restaurate mura pisane della città di Iglesias è stato intitolato al prof. Marco Tangheroni (1946-2004); strada che parte dalla piazza intitolata al fondatore della città, il conte Ugolino della Gherardesca.
La cerimonia, presente la vedova Patrizia Paoletti, ha coinciso col decennale del conferimento al prof. Tangheroni della cittadinanza onoraria (1 agosto 1999) per il suo lungo lavoro sulla ricca storia di questa città che, dopo la pubblicazione del suo volume La città dell’argento (Liguori, 1985), conobbe un’accresciuta notorietà anche in campo internazionale.
Il rapporto tra il prof. Tangheroni e la Sardegna è antico e solido e risale agli anni in cui vi si trasferì con la famiglia mentre frequentava il secondo anno di università e, in seguito, approfondì la conoscenza per quest’isola. “La Sardegna è piena di luoghi incantevoli che esercitano un fascino immediato. Iglesias, invece bisogna imparare ad amarla. Lo si fa attraverso la conoscenza, il lavoro e lo studio della sua ricchissima storia”, così diceva il Prof. Tangheroni.
Egli stabilì, inoltre, un rapporto stretto con i suoi abitanti, con i quali faceva lunghe lezioni itineranti, individuando vestigia di quella che fu la città medioevale, senza dimenticare gli intrecci tra tutte le varie componenti dello sviluppo umano. Gli studi compiuti ad Iglesias contribuirono non poco nell’elaborazione della sua originale concezione del “fare storia”. Infatti, come scrive il prof. David Abulafia nella Prefazione al volume Della Storia (Sugarco, 2009), Tangheroni ha maturato una sua concezione umanistica della storia “non perdendo mai di vista che, dovremmo sempre agire con umiltà nei nostri tentativi di ricostruire le vite di uomini e donne che hanno realmente respirato, pensato e sognato”.
Proprio della città medioevale, racconta l’ex sindaco e oggi parlamentare, Mauro Pili, il prof. Tangheroni indicò quello che, secondo lui, doveva essere il tracciato delle antiche mura. Gli credette e oggi tali fortificazioni sono state portate alla luce grazie all’opera delle varie amministrazioni comunali iglesienti. La cerimonia di intitolazione della strada ha visto la presenza di musici, figuranti, sbandieratori, amici e colleghi che hanno ricordato l’accademico e l’uomo pieno di entusiasmo, di voglia di fare, di vivere e di “incontenibile positività sempre molto vicina all’allegria” come ha voluto ricordare la prof. Barbara Fois.
La mattina precedente, nella sala del Consiglio Comunale, è stato firmato l’atto di gemellaggio tra Iglesias e Pisa alla presenza del sindaco di dieci anni fa, Mauro Pili, dell’attuale, Pier Luigi Carta, l’ex assessore Maria Dolores Dessì, gli assessori in carica e la delegazione pisana guidata dalla presidente del Consiglio Comunale, Tina Maccioni, sarda e amica del prof. Tangheroni.