Aleteia Marzo 2016
[tratto dalla rivista Misiòn]
La bimba che durante la sua grave malattia esclamava “Gesù, quanto sei buono!” sta rivoluzionando le cliniche abortive
[Traduzione dallo spagnolo a cura di Roberta Sciamplicotti]
Ottobre 2014. Una giovane coppia agiata esce da una clinica abortiva di Madrid. È il suo primo figlio. Alla porta della clinica ci sono i “soccorritori San Giovanni Paolo II”, che lavorano con l’Associazione Más Futuro, un’organizzazione che aiuta le donne incinta in difficoltà.
“Quando sembrava che non ci ascoltassero, lei si è girata e ha preso un opuscolo nel quale offrivamo aiuto”, ha raccontato alla rivista Misión Marta Velarde, presidentessa di Más Futuro, “e ne abbiamo approfittato per parlare con loro. Dopo qualche giorno, la donna mi ha mandato un messaggio: ‘Non ce la faccio, abbiamo deciso di non portare avanti la gravidanza’”.
È stato allora che Marta ha lasciato tutto nelle mani di Mari Carmen González-Valerio, la bambina madrilena dichiarata venerabile dalla Chiesa cattolica e che ha vissuto in modo eroico la dolorosa malattia di cui ha sofferto prima di morire.
Da qualche mese, Mari Carmen ha “rivoluzionato” le cliniche abortive di Madrid, constata Marta Velarde, che ha commentato che da quando una volontaria le ha regalato una penna con il nome e la fotografia di Mari Carmen il numero dei bambini salvati è triplicato.
“Il cambiamento è tale che le cliniche abortive iniziano a innervosirsi”, ha spiegato. “Un giorno è anche venuta la polizia per impedirci di operare”.
Il potere della preghiera, però, è più grande, soprattutto quando è una vita ad essere in gioco. E così è accaduto con il bambino che aspettava quella coppia. Il giorno in cui i resti di Mari Carmen sono stati trasferiti nella parrocchia di Santa Maria di Cana, a Pozuelo de Alarcón (Madrid), Marta si è affidata alla bambina.
“Dopo un paio d’ore, la coppia si è presentata all’associazione per dirmi che avrebbe tenuto il bambino, e non potete immaginare la mia sorpresa quando mi hanno detto che se fosse stata una bambina l’avrebbero chiamata Carmen”.
“Mari Carmen sa capire il bambino non nato, che per molte persone è muto”, ha sottolineato Marta Velarde.
Mari Carmen non sta “lavorando” solo con Más Futuro. A lei si sono affidate anche persone come Ana, che di fronte a un tumore allo stomaco diagnosticato alla zia ha pregato Mari Carmen perché intercedesse per lei presso Dio. Poco tempo dopo, le metastasi sono scomparse!
Anche Miguel Ángel si è affidato a Mari Carmen prima di un intervento per eliminare un carcinoma papillare alla tiroide. “È andato tutto benissimo”, ha riconosciuto, e in azione di grazie si è recato a Madrid a farle visita, portando con sé la moglie, da due anni disoccupata e che “viveva la cosa molto male”. Miguel Ángel ha presentato la situazione alla bambina e le ha chiesto un lavoro. “La visita è avvenuta un giovedì, e il lunedì hanno chiamato mia moglie per offrirle un lavoro”.
Mari Carmen González Valerio, di appena sei anni, si è offerta a Dio per la salvezza delle persone che avevano ucciso suo padre nella Guerra Civile. Questa bambina che ha vissuto tanto poco a livello temporale suscita con il suo esempio di purezza e di amore per Dio la preghiera di intercessione di decine di fedeli, che aspettano i miracoli che potranno farla diventare santa.