di Rino Cammilleri
Si tratta di un miracolo eucaristico verificatosi nel 1317 in Belgio e la cui reliquia è attualmente conservata nella cattedrale di Hasselt, nel Linburgo. Quel giorno, un 25 giugno, un prete del villaggio di Lummen era andato a dare gli ultimi sacramenti a un malato ormai al lumicino nella vicina Viversel.
Entrato nella casa, aveva appoggiato il contenitore con le ostie su un tavolo e si era avvicinato al capezzale del moribondo per confessarlo. Ora, non si sa chi e per qual motivo, all’insaputa del chierico cercò malamente di aprire il cosiddetto ciborio, così che il prete, tornato a prenderlo, lo trovò aperto e con le ostie frantumate. E sanguinanti.
Frastornato, richiuse il tutto e, biascicata una scusa, tornò a Lummen per consultarsi col titolare della parrocchia. Questi consigliò di sentire il padre Simon, eminente teologo della vicina abbazia di Herkenrode. Il prete, ancora dubbioso, si avviò ma a un certo punto si imbattè in un gregge di pecore che, tutte, si fermarono e piegarono le zampe anteriori di fronte a lui e a quel che portava.
All’abbazia, il teologo rimase impressionato da quel che vide e dal racconto del prete. All’ora della messa quotidiana, quel ciborio venne posto sull’altare dove il Simon celebrava. Dopo qualche minuto, tutti i presenti si avvidero che da quel ciborio emanava una luce intensissima e al centro di essa si poteva distinguere benissimo la figura di Cristo incoronata. Particolari ulteriori potrete trovare in uno dei tanti libri sui miracoli eucaristici usciti in concomitanza con questo Anno dell’Eucarestia.
Il Giornale 25 giugno 2005