Notiziario di un gruppo di volontari libanesi membri di “Oui pour la vie”, associazione di volontariato con sede a Damour in Libano, legalmente riconosciuta e operante in favore dei più poveri.
p. Damiano Puccini
Infatti, dei 5 milioni di profughi che ha determinato la guerra in Iraq, ben 1.6 sono stati accolti in Siria perché i fedeli sono stati presi di mira dai terroristi: alcuni sacerdoti sono stati prima rapiti e poi uccisi mentre molte chiese sono state distrutte.Una famiglia irachena che stiamo aiutando qua in Libano ci offerto la testimonianza di Padre Amir Jaie: un prete sopravvissuto a Baghdad ad un tragico attentato.
“Mi sono detto che se non ero tra i martiri uccisi quel giorno era perché Dio aveva bisogno di me. Ho capito che la mia missione è quella di essere al fianco dei cristiani che non possono lasciare Bagdad e che ci ripetono sempre che noi siamo il loro unico bene”.
In questo spirito, sentiamo come il Signore chiami tutti a condividere il necessario anche con i poveri dei gruppi nemici.Norma, una ragazza-madre, che ha avuto un mese fa un bambino da un uomo che si disinteressa totalmente di lei, vive ora sola in una stanza. Lei ha imparato dalle nostre volontarie di Oui pour la Vie ad occuparsi con ordine e attenzione di suo figlio. Ora pero’ ci sono anche altre famiglie, che abbiamo mantenuto in passato, e che pur appartenendo ad un gruppo politico rivale, visitano regolarmente Norma e contribuiscono con le loro poche risorse al sostentamento del piccolo.
Tra poco riprende la scuola e gli alunni che non hanno pagato le rette degli anni precedenti possono vedersi rifiutare l’ingresso. E’sempre edificante vedere i volontari della nostra associazione, assidui nell’impegno delle ripetizioni scolastiche, concesse per ricavare il denaro per pagare i debiti delle famiglie bisognose, e nello stesso tempo offrire gratuitamente agli studenti in difficolta’ il loro supporto per superare gli esami di recupero.
Il contagio dell’AIDS si allarga sempre più nei quartieri di periferia. Ogni giorno accompagniamo giovani cristiani e islamici nella nostra sede per i test HIV, dopo averli visitati nei luoghi di ritrovo. La serenità dei nostri volontari é il loro riferimento per per un recupero completo.
Souead di 15 anni. Una ragazza picchiata ogni giorno da suo marito, che rifiuta di concederle la separazione perche’ si appoggia sul fatto che la moglie e’ tenuta alla restituzione dei soldi che ha dovuo spendere per lei nel matrimonio e nella dote. Lei ora obbligata ad accettare questa coabitazione e non c’e’ nessuna legge che la protegga.
Vive in un inferno a causa del marito che talvolta la obbliga a compiere gesti non onesti per procurarsi il denaro. La giovane ha cominciato per disperazione anche a drogarsi ma, per fortuna, i nostri volontari hanno potuto aiutarla a smettere, ma cerchiamo aiuti per sostenere le ingenti spese per la causa giudiziaria.
Chi è interessato a maggiori informazioni o a conoscere le modalità per una testimonianza in Italia o un contributo in favore della nostra opera può inviare un sms al 333/5473721 o un email a: info@ouipourlavielb.com
L’email per rispondere a questo messaggio è pdamianolibano@gmail.com. L’associazione di volontari libanesi, riconosciuta legalmente in Libano, e’ contattabile per ogni genere di informazioni e anche per un sostegno economico al seguente indirizzo info@ouipourlavielb.com Il sito si trova suhttp://www.ouipourlavielb.com/en/mission