Notiziario di un gruppo di volontari libanesi membri di “Oui pour la vie”, associazione di volontariato con sede a Damour in Libano, legalmente riconosciuta e operante in favore dei più poveri.
p. Damiano Puccini
E’ nel quartiere di Nabaa alla periferia di Beirut dove esistono alcune situazioni molto toccanti che assistiamo. Tra le tante segnaliamo, per chiedere un aiuto, quella di una famiglia, composta dal padre insieme a 2 figlie handicappate mentali, che vive nel vano di un sottoscala, con una sola finestra.
Un’altro nucleo e’ alloggiato in condizioni simili e l’anziano ha problemi a reperire la sua dose quotidiana di insulina. In una casa vicina il bambino e’ caduto e ha il cranio perforato e non potendo sicuramente sostenere il costo dell’operazione e non ha quindi la possibilita’ di frequentare la scuola, perche’ se ricevesse una spinta da un compagno e battesse la testa verrebbe compromesso il tessuto che e’ vicino al cervello. Le nostre insegnanti al mattino offrono il loro tempo per aiutare i ragazzi poveri nella preparazione al prossimo anno scolastico.
Ogni mese i nostri volontari di Oui pour la Vie utilizzano fino ad un terzo del loro guadagno, per acquistare i viveri e poi recarsi a donarli a questi casi veramente disastrati e abbandonati. Nei nostri locali dell’associazione a Damour si discute appassionatamente su come poter ripartir nel migliore dei modi le poche risorse in rapporto ai grandi bisogni che si incontrano in ogni uscita. Si riflette su queste situazioni come se si trattasse di persone di famiglia senza guardare alla loro provenienza.
Fa sempre piacere vedere i nostri volontari sedere volentieri accanto a queste persone indigenti, abbracciarle, scherzare con loro, aiutarle a rimettere a posto attraverso tante piccole attenzioni, sull’igiene soprattutto, quella a fatica si puo’ chiamare una casa, accompagnarle in ospedale e pagare le visite mediche e esami clinici o adoperarsi per semplici fisioterapie, gioire per i progressi scolastici dei ragazzi.
Capita molto spesso che la confezione di medicine venga ripartita tra 2 o 3 situazioni: una signora malata, che vive molto bene lo spirito dell’associazione, mi tranquillizzava dicendo che un po’ della sua porzione di pastiglie potevamo darla ad una vicina che ugualmente ne aveva bisogno, e aggiungeva: “Il Signore come pensa a lei pensera’ a me”. Questo per dire che in ogni situazione pesante e ingiusta e’ sempre possibile stare calmi.
Al ritorno da queste visite c’e’ sempre il sorriso sulla bocca e l’entusiasmo di chi lascia trasparire che Oui pour la Vie, non e’ solo il nome di un’associazione, ma un “Si, per tutta la vita”, uno stile di vita che proponiamo ai poveri aiutati che coinvolgiamo affinche’ siano nostri amici e collaboratori nel ricambiare il bene ricevuto. La visita di Papa Benedetto XVI il prossimo settembre e’ un segno di grande speranza.
Chi è interessato a maggiori informazioni o a conoscere le modalità per una testimonianza in Italia o un contributo in favore della nostra opera può inviare un sms al 333/5473721 o un email a: info@ouipourlavielb.com