(da Totustuus network)
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Presentazione con parole del Ven. prof. G. Toniolo: “Gli influssi sinistri delle dottrine razionalistiche del rinascimento e della riforma protestante avevano penetrato l’intima essenza della civiltà, pervertendo gli ordini politici e quelli etico-giuridici della società cristiana attraverso successivi stadi di degenerazione, segnati dalla rivoluzione inglese e da quella francese, figlie ambedue della rivoluzione germanica del secolo XVI, atteggiando il tipo dello Stato e della società a quello dell’antichità pagana. […]
Già Enrico VII, il primo dei Tudor, aveva inaugurato in Inghilterra il regno dell’arbitrio, fra l’apparente rispetto della forma costituzionale, convocando una sola volta negli ultimi sette anni del suo regno il parlamento. Ma Enrico VIII cominciò ad abituare i grandi corpi dello Stato alla servile approvazione d’ogni suo atto insipiente e violento.
L’accentramento raggiunge il fastigio con Elisabetta che, dopo aver dato forma organica alla Chiesa anglicana di Stato (“by law established”), raccoglie effettivamente nelle sue mani tutto il potere esecutivo, legislativo e giudiziario. Giacono I pronuncia “Io solo faccio la legge e il vangelo”. L’assolutismo di corte si tramuta in quello del parlamento sotto la repubblica (1649) e poi in quello personale militare sotto il protettorato di Cromwell (1653)…”
(Ven. prof. G. Toniolo, in “Rivista internazionale di scienze sociali e discipline ausiliarie”, a. 1, Vol. I, 1893, fasc. I-II).